Viaggiano a bordo di una vettura rubata e non si fermano all’alt, speronando l’auto della polizia. Al termine di un inseguimento per le vie di Trodica di Morrovalle, vengono fermate in un piazzale davanti al bar Galtor. La giovane alla guida cerca di nuovo di scappare, urtando più volte un veicolo della polizia che era posizionato in modo da impedire la fuga, ma stavolta non riesce ad eludere il controllo. Così oppone resistenza, sferrando calci e pugni agli agenti che riescono alla fine a bloccarla. Arrestata una 23enne nomade romana, già nota alle forze dell’ordine, che era al volante di una vettura rubata. Con lei, a bordo dell’auto, una 17enne. Uno degli agenti ha riportato lesioni guaribili in alcuni giorni.
L’episodio è avvenuto intorno alle 19,30, quando una pattuglia con due operatori della sezione di Polizia Giudiziaria, lungo la superstrada all’altezza dello svincolo per Montecosaro, ha intimato l’alt ad un veicolo a bordo del quale viaggiavano due persone sospette. La conducente della vettura, in un primo momento, ha rallentato per poi accelerare speronando l’auto della polizia e scappando in direzione Trodica, facendo perdere le proprie tracce. Sul posto sono subito intervenute altre pattuglie della Squadra mobile e della Volante e, in supporto, una dei carabinieri per un totale di circa dieci uomini operativi. Gli stessi agenti che avevano tentato di fermare l’auto, poi risultata rubata lo scorso luglio a Roma, sono riusciti ad intercettarla all’altezza di una rotatoria di Morrovalle. Intimato di nuovo l’alt, il veicolo si è fermato all’interno del piazzale del bar Galtor. Ma la donna alla guida, una 23 nomade romana già nota alle forze dell’ordine e con precedenti per furto, ha cercato ancora di scappare, speronando più volte l’auto della polizia che era stata posizionata in modo da impedire la fuga dal controllo. La ragazza, una volta fermata, ha opposto una fortissima resistenza agli agenti, i quali ha sferrato calci e pugni rifiutandosi di fornire le proprie generalità. Le due, in evidente stato di alterazione, alla fine sono state immobilizzate non senza difficoltà, tanto che un agente ha riportato lesioni guaribili in alcuni giorni, e portate prima al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova e poi in questura. La 23enne è stata arrestata per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre che per danneggiamento, ed accompagnata in carcere a Pesaro.
(Servizio aggiornato alle 10,30)
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Per gente cosi non si puo fare una legge che una volta presa la si possa riempire di schiaffi per una settimana?
Il carcere ha una funzione rieducativa e quindi gente così deve stare molto in carcere.
Il carcere non serve a niente,anzi peggiora quello che sei, invece sono daccordo con Sauro,una settimana di schiaffi per legge!!!!!
Il carcere per lei è un hotel a spese dello Stato. Lavorare per pagarsi il soggiorno!!