di Gabriele Censi
E’ stata una festa e tutti sono stati concordi nell’usare un termine invece improprio per i tanti tagli di nastri di soluzioni emergenziali e provvisorie dei mesi scorsi. Lo studentato Unicam inaugurato oggi nelle vicinanze del campus universitario donato dalle Province Autonome di Trento e Bolzano e il land del Tirolo è una struttura definitiva e ampliabile. Le due province hanno stanziato per quest’opera oltre 4,5 milioni di euro e il land austriaco del Tirolo 333mila euro. All’appuntamento erano presenti con il rettore Claudio Pettinari e il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi, il sottosegretario al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Salvatore Giuliano,, il commissario straordinario alla ricostruzione Paola De Micheli, il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui e tante autorità e cittadini. Chairmain della cerimonia il presidente del consiglio degli studenti Riccardo Cellocco: «Non partiamo oggi perchè non ci siamo mai fermati ma oggi è un grande giorno».
«E’ l’opera più grande del cratere. Siamo immensamente grati – ha detto il rettore Pettinari – al Trentino e al suo presidente Ugo Rossi che con la provincia di Bolzano e il land Tirolo hanno donato questi edifici, è un sogno diventato realtà, una richiesta di aiuto levatasi forte ed ostinata nei giorni successivi alle scosse che avevano cancellato improvvisamente 1800 alloggi degli studenti, l’aiuto è arrivato oltre ogni aspettativa». Il presidente Ugo Rossi si dichiara fortunato di guidare un territorio che ha il privilegio dell’autogoverno: «Autonomia significa responsabilità, l’impegno che ci siamo assunti è coerente con la scelta di investire nel capitale umano e nella conoscenza come motori di sviluppo puntiamo sui giovani e questa è la casa dei giovani. Insieme tre province di confine di un’Europa che funziona».
«Inauguriamo uno spazio straordinario per i ragazzi che vengono a studiare qui – ha detto Ceriscioli – caratterizzato dalla qualità dei materiali, dall’ampiezza dei luoghi, dalla vista sullo splendido paesaggio marchigiano. Noi abbiamo puntato da subito sull’ateneo di Camerino e sul suo rilancio come elemento fondamentale della ricostruzione è per questo che torniamo a chiedere che le università possano diventare soggetti attuatori nella ricostruzione. L’universita’ ha bisogno di tante cose, di spazi per la didattica e di servizi, ma più di tutto ha bisogno di tenere gli studenti che sono l’elemento essenziale. Questa università si e sempre dimostrata di grande qualità sia dal punto di vista dell’accoglienza che della qualità della ricerca e del rapporto con le imprese locali. Per noi oggi è una grande giornata di festa. Nel restituire questi spazi si dà la certezza di poter continuare sull’alta formazione per tutte quelle che sono le necessità del territorio. Ringraziamo quindi per questi doni preziosissimi che contribuiscono a ridare speranza a fiducia per il futuro». Il sottosegretario Salvatore Giuliano accoglie la nuova richiesta di Ceriscioli dopo aver portato a buon fine quella sul mantenimento degli organici nel cratere: inserire come soggetto attuatore anche l’università Unicam: «E’ importante ascoltare i territori, qui ho trovato tanto coraggio, non solo il futuro non crolla ma voi lo avete edificato»
E’ seguito un intervento del dirigente generale del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità della Provincia autonoma di Trento Raffaele De Col, che ha illustrato nel dettaglio le caratteristiche del progetto. Dopo il taglio del nastro, è stato possibile visitare gli alloggi. Il nuovo studentato conta 20 edifici, ognuno dei quali ospita in totale 23 studenti ed è diviso in 4 appartamenti di 100 mq. Ogni edificio ha 1 stanza per studenti disabili. Il costo complessivo del progetto è stato di 9.400.000 euro escluso il terreno nella disponibilità di Unicam . I lavori per l’area sono iniziati nel giugno 2017, mentre gli edifici hanno iniziato a prendere forma del settembre 2017. La scelta di edifici a due piani, che si inseriscono al meglio nel contesto paesaggistico e urbano, ha consentito di occupare meno territorio e di ottimizzare i costi su impianti e coperture. I moduli abitativi sono stati realizzati con tecnologie costruttive in legno e con un’attenzione particolare all’efficienza energetica, alla durabilità ed alla sostenibilità ambientale. Tutte le unità stanno portando a termine un percorso di certificazione congiunta “Arca” e “CasaClima Nature”. Tali certificazioni hanno l’obiettivo di garantire sia le prestazioni sismiche, di resistenza al fuoco e di durabilità della struttura in legno sia le prestazioni energetiche e di sostenibilità dell’edificio e dei materiali utilizzati. Le prime case consegnate hanno già superato i test finali di tenuta all’aria e si avviano ad ottenere i certificati finali.
Durante la cerimonia è stato consegnato, da parte del rettore Pettinari, l’attestato di benemerenza Unicam al presidente della Provincia autonoma di Trento e al presidente della società Superconti che ha sostenuto i costi per l’acquisto dei mobili del primo lotto degli appartamenti dello studentato anche grazie ai fondi raccolti attraverso la campagna lanciata dalle cooperative di consumo nell’autunno 2016. «Il terremoto dell’estate 2016 ha messo in seria difficoltà il tessuto sociale ed economico dell’intero territorio” – ha dichiarato il presidente di Superconti Gianni Barbetti – “ed è per questo che, fin da subito, il progetto relativo allo studentato ci è sembrato di grande valore e meritevole di essere sostenuto.” “Noi di Superconti siamo parte attiva di questo tessuto e riteniamo che il ritorno alla piena funzionalità dell’Università e la ripartenza delle attività istituzionali e commerciali, cuore dell’economia del territorio, sia fondamentale per la rinascita dell’intera comunità di Camerino».
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E’ bellissimo! Grazie a coloro che hanno permesso tutto questo perchè è anche il motivo per avere fiducia in un futuro sempre più roseo per Camerino, per la sua Università e per tutti noi.
Complimenti al fotografo che è riuscito a fotografare assieme
quasi tutti i portoghesi infiltrati. Se queste cose danno lustro ad altre provincie italiane che evidentemente hanno ben altri condottieri, mettono però in evidenza le carenze dei nostri governanti che con i sms solidali volevano costruire una pista ciclabile. Se da una parte, per gli studenti è sicuramente una festa perché se aspettavano Ceriscioli e company con la solerzia, l’attenzione e le premure che li contraddistinguono avrebbero fatto arricchire qualche venditore di sacchi a pelo,
d’altra parte per la comunità marchigiana non può essere che un giorno di grande tristezza e di ripensamento.