Ripetitore Tim a due passi dalla spiaggia, lungo la Statale a Civitanova, quartiere Fontespina. Ha destato preoccupazione la presenza in questi giorni di un antenna per cellulari installata su un mezzo mobile all’interno di un’area oggetto di un contenzioso legale. Si tratta di un dispositivo dell’azienda di telefonia per far fronte alla moltiplicazione di apparecchi nel periodo estivo. Al Comune, a cui l’area risulta privata, è arrivata dal gestore di telecomunicazione solo una richiesta. L’installazione ha carattere temporaneo in quanto rimarrà sistemata lì per 60 giorni. Ma non sono pochi i residenti che hanno storto il naso di fronte alla presenza del ripetitore, preoccupati per la salute e alcuni ne fanno anche un problema di tipo economico e si chiedono se ad usufruire dell’affitto che il privato paga per tenere lì il ripetitore sia l’ente pubblico (e quindi la collettività) oppure il privato. Il problema di quell’area infatti è di lunga data e ha dato anche origine ad un contenzioso. Quella striscia di terra fra la ferrovia e la Statale infatti era stata acquistata da un privato dall’Arcidiocesi di Fermo che però avrebbe venduto un bene che non era di sua proprietà (al prezzo di 5.000 euro), ma della Provincia di Macerata che a sua volta l’aveva ottenuto dietro donazione di un privato nel 1884. A far scoprire tutta questa vicenda nel 2014 alcuni residenti e turisti che diedero battaglia con una petizione per via della chiusura da parte del privato del piccolo sbocco a mare, un sottovia ferroviario pedonale, che insiste proprio nel lotto acquistato dal privato a 5.000 euro. Ne è nato un contenzioso legale che dura tuttora e che fa porre oggi a quegli stessi residenti la domanda su chi beneficerà dei proventi derivanti dall’affitto alla Tim del terreno su cui poggia il ripetitore.
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Violati i principi europei della precauzione e della concertazione.
civitasvolta@gmail.com
Sarà necessario interpellare l’ARPAM Marche.
Spuntano funghi elettromagnetici dalla sera al mattino e nessuno si fa premura di avvertire del perché e del per come. Il comune che cosa ha risposto alla richiesta della Tim? Sì, no, forse, vedremo, chissà, dipende… Ma c’è ancora qualcuno al comune, perché se prendiamo ad esempio l’ Atac dove è rimasto solo l’unico che neanche per legge ci potrebbe stare essendo stato condannato dal Tribunale di Ancona e la Severino ne ha predisposto l’allontanamento dagli uffici pubblici, mi sa che un po’ di confusione ci sia. Dopo un anno ancora non hanno stabilito una linea gerarchica in quanto il sindaco comanda ma se comanda a modo suo poi può essere mandato a casa dalla minoranza della sua maggioranza che cogliendo il momento giusto potrebbe rispedirlo a fare il ragioniere anche se non converrebbe a nessuno. Quindi se ci fossero i moschettieri ad amministrare si potrebbe usare e con molta ma molta coerenza il famoso slogan” Uno per tutti tutti per uno”. In questo caso sfido chiunque a trovarne uno nella sensazione di leggera follia, come cantava Battisti e che aleggia a Palazzo Sforza. Certo di superficiali ed usuali quando si parla di politici se ne potrebbero trovare a iosa, ma a che servirebbero?
MA IO DICO.
DIETRO LA EX LICEO. COMPETENZA PROVINCIA!!
IL COMUNE DORME??
TANTO SPAZIO!!
SE E’ PROVVISORIO ..SI CHIAMA IMPATTO AMBIENTALE..