Hotel House
Presidio permanente delle forze dell’ordine e tavolo di lavoro con ministero e prefettura. E’ quanto prevede la risoluzione approvata dal Consiglio regionale sull’Hotel House di Porto Recanati. Con questo documento la Regione prevede di sottoscrivere un protocollo d’intesa col dicastero dell’Interno per partecipare, anche economicamente, alla realizzazione del presidio permanente. La giunta guidata dal governatore Luca Ceriscioli ha anche comunicato l’approvazione della dotazione finanziaria. Previsto inoltre un tavolo di lavoro permanente tra Regione, ministero, prefettura e Comune. Soddisfatto il gruppo Uniti per le Marche, dopo la risoluzione approvata in Consiglio il 15 maggio scorso – frutto delle precedenti interrogazioni e della mozione presentata il 23 marzo scorso dall’ ssessore Pieroni e dal consigliere Rapa, e sottoscritta dai capigruppo di maggioranza – che «ritiene necessario concorrere nel dare concreta e fattiva attuazione a quanto deliberato dall’assemblea con l’atto risolutivo». «E’ tempo di uscire dalle inutili polemiche e dalle zuffe elettorali – commenta il consigliere dell’Udc Luca Marconi – Credevo che su queste proposte i colleghi della Lega e di Fratelli d’Italia concorressero in maniera positiva per una soluzione aiutandoci con il ministro Salvini, oggi in visita nelle Marche, a trovare una soluzione concreta. Tutt’altro scenario, invece, in Consiglio regionale: barricate contro le nostre proposte. Si ha l’impressione che il senso delle istituzioni vari a seconda delle maggioranze e delle latitudini: l’Hotel House era un problema quando Lega e 5 stelle non erano al governo, oggi non lo è più e ci si rifiuta pure di discutere la mozione in Consiglio regionale. Viene da chiedersi come agirebbe il ministro Salvini se l’Hotel House fosse in un qualsiasi Comune della Lombardia o del Veneto visto che lì hanno proposto barricate e isolati interi quartieri per la presenza di poche decine di extracomunitari».
L’OPPOSIZIONE – Critici sul provvedimento approvato Lega Nord e Movimento 5 Stelle. «Abbiamo assistito oggi all’ennesimo teatrino del Pd regionale – commenta il capogruppo del Carroccio Sandro Zaffiri – di spicciola propaganda politica, alla quale da anni ci ha ormai abituato. L’assurdità di questo modo di governare è lampante. Ancora una volta sale all’evidenza – prosegue Zaffiri- la inconsistenza di questa maggioranza che non ha, ne capacità politica, ne di gestione ne di programmazione nel risolvere le problematiche del nostro territorio. La stessa istituzione di un presidio h24 non può essere frutto di un’azione immediata e improvvisata per la necessaria pianificazione di risorse interne ai presidi territoriali. Il foverno regionale gioca con la sicurezza dei nostri cittadini: propone loro bolle di sapone che tanto attirano l’attenzione ma che presto si sa, si risolvono nel nulla per loro stessa natura. Piuttosto che la realizzazione di un presidio che andrebbe solo a spostare l’annoso problema dello spaccio e dei delinquenti di qualche metro – conclude Zaffiri – vi è la necessità di una revisione organica e radicale delle condizioni di vita in quell’area». Contestato anche il metodo, con la maggioranza che ha inserito all’ordine del giorno una mozione, poi trasformata in risoluzione. «Una speculazione politica quella messa in atto oggi dal Pd che, con un tentativo patetico, forza l’aula a discutere di un problema che – inaspettatamente – la maggioranza prima e la giunta poi, mette in urgenza: l’Hotel House di Porto Recanati», critica il Movimento 5 stelle. «Il metodo, l’imposizione di una risoluzione della giunta, arrivata dopo che, a causa dell’assenza della maggioranza, l’aula ha bocciato la discussione della mozione – aggiunge la Fabbri – la dicono lunga sulla incapacità di affrontare i problemi da parte di un partito alla deriva come il Pd». E il portavoce dei grillini Maggi conclude: «Il Pd dovrebbe imparare a conquistarsi i voti lavorando con serietà, rispettando la gente, non con questi tentativi patetici di strumentalizzazione politica. Se vogliamo lavorare in modo congiunto per delle soluzioni serie, siamo pronti subito. La speculazione politica non ci interessa».
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