di Gianluca Ginella
Una violenza sessuale che sarebbe avvenuta in ospedale con una donna di circa 30 anni costretta ad avere un rapporto completo da un infermiere. Dopo la denuncia la polizia ha individuato il responsabile della presunta violenza. Si tratta di un infermiere sui 40 anni che lavora nel reparto dove la donna era ricoverata. Le indagini sono in mano alla Squadra mobile di Macerata e gli accertamenti sono in corso per sentire persone che possono fornire indicazioni utili a fare luce su quanto accaduto. Era la sera dello scorso 10 luglio quando un infermiere aveva convinto una donna ricoverata da qualche giorno nel reparto in cui lavora a seguirlo in una stanza. Lì l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale completo. Questo in sintesi quanto sarebbe accaduto all’ospedale di Macerata, un episodio choc su cui sono ora in corso le indagini della Squadra mobile di Macerata, diretta dal commissario capo Maria Raffaella Abbate.
La donna vittima della violenza sessuale è una giovane di circa 30 anni, italiana. Ricoverata al nosocomio del quartiere Santa Lucia, la ragazza già nei giorni precedenti il 10 luglio, emerge dalle indagini, sarebbe stata oggetto di approcci, sempre respinti, da parte dell’infermiere. Poi l’uomo, sempre stando alle indagini, la sera del 10 luglio avrebbe convinto la giovane a seguirlo in un’altra stanza e lì l’avrebbe costretta ad avere un rapporto sessuale. Ieri pomeriggio, dopo che il personale dell’ospedale ha avuto la denuncia da parte della donna di quanto accaduto, ha segnalato tutto alla polizia e sono scattate le indagini della Squadra mobile di Macerata. La dirigente della Squadra mobile ha raggiunto l’ospedale insieme a personale specializzato per episodi di violenza sessuale. Gli agenti hanno iniziato così le indagini per accertare cosa sia successo e verificare quello che aveva denunciato la paziente. Alla fine, grazie sia agli elementi raccolti, sia alla competenza della dirigente della Mobile nel trattare casi di persone vittime di violenza sessuale, il responsabile è stato individuato. Le indagini comunque proseguono. Altre persone verranno sentite per definire meglio il quadro e ogni aspetto dell’accaduto.
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a macerata questa ce mancava
tra tagli, attese di 2 giorni in pronto soccorso e personaggi di dubbia professionalita mancava il toro da monta fra gli intermieri
Posso dire che ci sono infermieri molto professionali e Medici
molto preparati recente esperienza PNEUOMOLOGIA evidentemente il deficente di turno lo si trova ovunque la cui professionalita’ non ha valore assoluto saluti
Molto bene!! E’ evidente che la grandissima parte degli infermieri sono persone capaci e oneste. Ma cosa c’entra? La notizia sta proprio nel fatto che si tratta di eccezione.
Nicola Lalla – Segretario Generale Provinciale Co.I.S.P.
E’ strano che in tanti casi in Italia ci siano trecentomila persone che si occupanodi una sola cosa,hanno tutti una mansione, e ognuno giustifica o si oppone all’altro, generando cosi’ l’intervento di altre persone che si coinvolgono e si avvalgono di allllllltre personeche impiegate con allllllllltre personechiamano allllllllllllllllllllltree persone….UN POPOLO VERO E PROPRIO ultracartaceo dovealtreeeeeeeee persone si impiegano con camion pieni di carta a trasportare neiluoghi dove altttttttttre persone li attendono ed altreeeeeeee persone stivano gli ammassi di carta…………….etcetcetc
tutto cio’ costa ed e’ importante.per allllllllllllllllltre persone…..anche troppe…
ok una volta definito il quadro…..chissa’—-
comunque..abbiamo leggi assurde.Io uno che tocca le donne lo radierei a vita , e’ roba da matti, non ci stiamo conla testa.