di Giancarlo Liuti
Non meno degli esseri umani anche gli animali hanno avuto problemi per le tempeste che dopo splendide mattinate hanno recentemente imperversato nel Maceratese durante i pomeriggi e all’inizio delle sere. Giornali e televisione ne hanno dato notizia con interviste, commenti e fotografie ponendo in evidenza il disagio e talvolta la paura delle persone. Ma la cronaca quotidiana, che si è giustamente soffermata sui danni alle stalle dei bovini e dei cavalli e agli ovili delle pecore, ha quasi ignorato la sorte dei cani e dei gatti. Eppure, stando ai progressi di civiltà che il nostro rapporto con ogni aspetto della natura ha via via avuto negli ultimi anni, mi sarei atteso (posso dirlo, senza farmi ridere dietro?) un moto di solidarietà pure nei loro confronti.
Una solidarietà che a prescindere da questi ultimi fatti ho invece notato a Camerino, dove Roberto Cola, responsabile del “Rifugio Colle Altino” con 230 cani, ha annunciato l’imminente realizzazione di una casa in legno proprio per “cani anziani”. Ebbene, oltre alla bontà dell’iniziativa, ciò che mi ha colpito è stata l’amichevolezza del linguaggio: non “vecchi”, quei cani, ma “anziani” (ciò che è “vecchio” – non sto parlando, sia chiaro, di persone, ma di animali – ci piace meno, mentre nell’espressione “cani anziani” c’è un sentimento di autentica e vitale amicizia verso di loro). Strano? Può darsi, ma non è strano a Camerino. Del resto, in una società sin troppo individualista ed egoista come l’attuale, le vere amicizie fra esseri umani stanno perdendo terreno e allora non deve sorprendere che certe nostre manifestazioni di amichevole colleganza riguardino invece gli animali, sempre più incuriosendoci e appassionandoci a quanto accade fra noi e loro, che sono anch’essi , proprio come noi, creature piovute dall’alto dei cieli.
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Da Arthur Schopenhauer possiamo trarre l’insegnamento secondo il quale “la sconfinata pietà per tutti gli esseri viventi è la più salda garanzia del buon comportamento morale e la pietà stessa verso gli animali è talmente legata alla bontà del carattere da consentire di affermare fiduciosamente che l’uomo crudele con gli animali non può essere buono e quindi questa compassione proviene dalla medesima fonte donde viene la pietà verso gli uomini”.
Grilli, tiggnòle, bbagarozzi e rruche
sò ccrature de Ddi.o come che nnoi:
sola diverzità cche ssò ppiú cciuche.
Gioachino Belli, La mmaledizzione
Monziggnor nostro cor messale in mano
du’ schizzi d’acqua-santa e cquattro strilli,
è annato fora a mmaledí li grilli
e a pproibbijje de maggnasse er grano.
Circ’a l’inibbizzione de lo spano
nun je se po’ impuggnà ssenza cavilli;
ma, ar mi’ poco ggiudizzio, er maledilli
nun me pare un’azzione da cristiano.
Grilli, tiggnòle, bbagarozzi e rruche
sò ccrature de Ddio come che nnoi:
sola diverzità cche ssò ppiú cciuche.
Eh ccome dunque Monziggnor Croscifero
pò mmaledilli, e ppredicacce poi
ch’è inzin peccato a mmaledí Lluscifero?
Roma, 29 maggio 1834
Mi volevo complimentare per gli articoli del sig. Liuti in particolar modo per l articolo in oggetto, ho conosciuto Roberto Cola molti anni fa in camerino perché nel canile che lui protegge e gestisce adottai un cucciolo nero e ricordo la straordinaria umanità di Roberto che è una persona meritevole di sostegno anche economico perché chi rispetta gli animali rispetta l ambiente, le persone corrette e segue il buen vivir che è uno stile di vita rispettoso dei TEMPI della natura.
Quando adottai il cucciolo nero – ora cane adulto in perfetta forma – lo feci perché in san severino marche uccisero un cane di piccola taglia che viveva con i miei genitori e l artefice fu un pastore tedesco che veniva lasciato libero in un abitazione senza cancelli ne limiti di nessun tipo e nessuno segnalo mai questa incuranza a tutto tondo, ci furono denunce contro il proprietario del pastore tedesco che diffuse calunnie perché i settempedani sono avvezzi a diffondere calunnie e diffamazioni verso tutti coloro che li denunciano, ci fu un processo che il calunniatore perse perché inventò anche fatti pur di non ammettere le sue responsabilità.
Roberto – come me – è abituato a convivere con gli animali perché sa – come me – che sono i migliori in assoluto, sanno essere care giver senza fare corsi di formazione, capiscono perfettamente il linguaggio umano – verbale e comportamentale – e spesso ti indicano la strada giusta e sono alleati formidabili.
Purtroppo si parla poco in provincia delle persone capaci – in ogni ambito – si fa focus su questioni marginali dandone un enfasi fuori luogo – indipendentemente dalla mia opinione – è una provincia che ha sempre zoppiccato in mezzo alle truffe e quindi viene da sé che di persone capaci ce ne sono poche altrimenti la provincia sarebbe stata dinamica e fiorente.
Roberto segnalo presso l azienda sanitaria di san severino marche dei comportamenti contro natura legati a parti di cagne maremmane o pastori abruzzesi -riconducibili ad una famiglia di pastori sardi presente nel territorio comunale di san severino m. – i cuccioli venivano abbandonati lungo la strada e il dipartimento di competenza – dipartimento di prevenzione – fece finta di non sentire la segnalazione perché non volevano ‘ disturbare questa famiglia ‘ verso la quale avevano alleanze non chiare. Pur di non far sterilizzare le loro cagne facevano partorire a vanvera molti cuccioli per poi abbandonarli e che poi finirono nel canile di camerino già carico di presenze.
Mi allineo alle segnalazioni di Roberto Cola perché – come per le persone – quando si dedice di far nascere una vita si deve obbligatoriamente proteggere quella vita direttamente o indirettamente e tutto il resto è latitanza superficialità assenza di senso civico strafottenza ecc ecc.
Dssa Cristina Ciccarelli
Scienze sociali per la cooperazione e lo sviluppo socio economico