Ritardi sae, Pasqui bacchetta Sciapichetti:
«Collaborare con voi è stata una fregatura»

SISMA - L'assessore regionale: «Non si comprende perché il sindaco debba negare il ruolo centrale della Regione che ha consentito di sbloccare varie criticità». Il primo cittadino: «Chi siede su confortevoli e sicuri uffici anconetani gioca e si diverte a riversare colpe fuori dalla finestra»

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Dalla Regione Angelo Sciapichetti bacchetta il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui che aveva accusato palazzo Raffaello di «scaricabarile» per i ritardi, ormai clamorosi, accumulati nelle aree sae della città ducale. Ne sono state consegnate solo 7 a fronte di oltre 300. Pasqui dal canto suo accusa Sciapichetti di aver «disertato la riunione con il capo della Protezione civile Angelo Borrelli» e di aver «trionfalmente annunciato la consegna delle casette che in realtà non erano pronte». E va oltre: «la pazienza è finita – dice Pasqui -, sembra proprio che il sisma ha toccato solo chi ci fa i conti tutti i giorni, mentre chi siede su confortevoli e sicuri uffici anconetani gioca e si diverte a riversare colpe fuori dalla finestra. Purtroppo sento di dover chiedere a tutti quei cittadini che ormai da tempo mi dicevano che con certa gente sarebbe stato inutile mostrarsi collaborativi perché avrebbe significato rimanere fregati». E lo scontro istituzionale è servito. L’assessore regionale alla Protezione civile e il sindaco (e rappresentante Anci per i comuni terremotati) di una delle città più colpite dal sisma prima e dall’incartamento normativo poi. I ritardi sono oggettivi, i motivi invece ancora sono da capire e le versioni molto diverse.

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Angelo Sciapichetti

«REGIONE, RUOLO CENTRALE NELLO SBLOCCARE CRITICITA’» – «E’ stata forse l’assenza del sindaco Pasqui alla riunione dell’8 maggio che giustifica certe esternazioni – dice Sciapichetti – o forse ha interpretato male quello che gli hanno riferito i suoi delegati altrimenti non si comprende perché debba negare il ruolo centrale della Regione che ha consentito di sbloccare varie criticità. L’amministrazione ha mantenuto gli impegni presi in quella sede e lo possiamo dimostrare con due fatti. Domattina ad Arcofiato inizieranno i lavori di trivellazione ed arriveranno le prime armature dei pali. Prima di tutto ricordo a Pasqui che era stato proprio il Comune a individuare l’area originaria per la realizzazione delle sae, zona che si è rivelata inadatta e per la quale sono state fatte numerose verifiche che hanno bloccato i lavori. Dalla data della riunione la Regione si è mobilitata e le attività possono cominciare perché dalle verifiche previste per legge è risultato che l’ammontare dei costi è sotto il 50%. In caso contrario l’iter sarebbe ripartito. Dalle indagini geotecniche e geologiche è risultato necessario spostare l’area sae individuata dal comune di circa 20 metri più a monte perché il terreno non era adatto per poggiare le fondazioni. L’azienda incaricata dei lavori ha già realizzato la pista in piano per la macchina trivellatrice. Una volta realizzate le fondazioni si valuterà se a valle sarà necessario prevedere un muro (peraltro già contemplato nel progetto) o una terra armata. Secondo: ricordo che è grazie alla Regione se è stato possibile consegnare al Comune le 5 sae a Vallicelle b e le 20 sae a Cortine ovest perché siamo intervenuti per sbloccare il gestore del gas convenzionato dal Comune. In particolare, a Valiccelle b, la direzione dei lavori ha accolto la richiesta del comune, inoltrata circa 20 giorni fa, di sostituzione della balaustra in legno prevista dal progetto con una in ferro. La sola operazione di zincatura prevede 20 giorni. L’ultima parte della balaustra verrà installata domani, nel frattempo le sae sono state consegnate secondo i criteri di massima sicurezza per i cittadini. Per quanto riguarda Vallicelle b, nonostante le casette fossero pronte, abbiamo concordato con il Comune di completare alcune piccole finiture. Domani ci sarà un sopralluogo alle 15 per verificare nuovamente interni ed esterni. Alla luce della nostra volontà concreta di accelerazione abbiamo anche deciso di convocare ogni 15 giorni una riunione e la prossima sarà martedì 22. Mi auguro che il sindaco Pasqui questa volta sia presente», ha dichiarato Sciapichetti.

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Gianluca Pasqui, sindaco di Camerino

«PER ANCONA I TERREMOTATI SONO SOLO UNA ROTTURA DI SCATOLE» – In tarda serata è arrivata la replica al veleno di Pasqui. «Sciapichetti sembra addebitare le tragiche mancanze della Regione Marche all’assenza del sottoscritto ad una riunione a cui erano comunque presenti, per il comune di Camerino, il segretario comunale, l’ingegnere responsabile dell’ufficio tecnico e la responsabile dello staff del sindaco. Una riunione che la Regione ha fissato arbitrariamente, senza avvertire, nella convinzione che noi quassù non abbiamo niente da fare e che quando loro fischiano noi sindaci terremotati dobbiamo smettere di contare le macerie e correre nella bella Ancona. Quel giorno avevo un altro, improrogabile, impegno, così come comunicato alla dottoressa Sara Giannini dal segretario comunale. Una comunicazione in cui si chiedeva, tra l’altro, che la riunione venisse spostata. Ovviamente senza essere minimamente presi in considerazione.
L’assessore dovrebbe sapere che l’amministrazione comunale ha avuto il compito politico di individuare una serie di aree, ma che, materialmente, è stata la Regione a scegliere quali aree di quella serie fossero idonee, validandole e curandone i progetti. Posso capire se i cittadini se la prendono con il sindaco, ma non tollero che giochi allo scaricabarile chi, invece, dovrebbe sapere benissimo dove e in chi risiedono le colpe. La pazienza è finita e, con essa, anche la volontà di mantenere sempre un atteggiamento istituzionale e collaborativo, nella convinzione che il sisma ha toccato tutti e messo tutti in condizioni di disagio. Invece sembra proprio che il sisma ha toccato solo chi ci fa i conti tutti i giorni, mentre chi siede su confortevoli e sicuri uffici anconetani gioca e si diverte a riversare colpe fuori dalla finestra. Purtroppo sento di dover chiedere scusa a tutti quei cittadini che ormai da tempo mi dicevano che con certa gente sarebbe stato inutile mostrarsi collaborativi perché avrebbe significato rimanere fregati. Ecco – prosegue Pasqui – le 299 casette ancora da consegnare a Camerino sono la prova della fregatura. Anche perché, al contrario di quanto afferma Sciapichetti, le 20 sae delle Cortine non sono affatto state consegnate in quanto non prese in carico dal Comune poiché mancano ancora lavori, come da mail inviata questa mattina proprio alla Regione. Per la Regione, a Camerino, parlano i numeri e non è possibile che ogni volta l’unico impegno concreto dimostrato da palazzo Raffaello sia stato quello di trovare altrove i responsabili. L’8 maggio c’è stata una riunione convocata dalla Regione per mettere una toppa al fatto che lo stesso assessore Sciapichetti aveva trionfalmente annunciato che a giorni sarebbero state consegnate le casette di Camerino. Invece mancavano addirittura gli allacci del gas (la distribuzione del metano è affidata in concessione a Italgas. Per le Cortine, in circa 20 unità, la documentazione prodotta – non certo dal Comune, ma Sciapichetti dovrebbe saperlo – per poter effettuare i contratti di fornitura era errata e, quindi, gli assegnatari non avrebbero potuto fare i contratti). Ebbene, nel corso di quella riunione ci era stato promesso che si sarebbe avuta una accelerazione e il dato di fatto è che se il sottoscritto non avesse alzato la voce ieri, domani non si sarebbe effettuato alcun intervento. In conclusione mi si conceda una ulteriore domanda: nella riunione con il capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, lo stesso aveva richiesto di procedere a doppi turni di lavoro per chiudere nel minor tempo possibile alla consegna delle casette, perché i doppi turni non sono mai stati attivati? Perché Sciapichetti non c’era? Perché non glielo hanno riferito? Oppure perché ad Ancona i terremotati sono solo una rottura di scatole e, finché non urlano, si possono lasciar parlare?».

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