Viaggia sull’autobus con la copia dell’abbonamento del fratello e, alla richiesta di esibire i documenti da parte di un controllore, lo aggredisce prendendolo per il collo. Denunciato per resistenza un 35enne di origine marocchina, residente a Macerata, sette giorni di prognosi per il controllore. L’uomo, intorno alle 13,40 di oggi, si trovava su di un bus della Contram, a Corridonia. E’ dipendente di una ditta che si trova nella zona industriale. A bordo del mezzo c’erano tre controllori, uno dei quali ha chiesto di poter verificare il biglietto, proprio mentre l’uomo si stava apprestando a scendere dalla corriera. Il 35enne ha mostrato un abbonamento, che è risultato essere la copia di quello del fratello che si trovava all’interno dello stesso autobus e che era già stato controllato. Al momento della contestazione, alla richiesta di esibire un documento, l’uomo ha dato in escandescenze. Ha aggredito il controllore, prendendolo per il collo e graffiandolo ad un braccio. E’ stato calmato dagli altri due controllori e poi è sceso dal bus che nel frattempo era giunto alla fermata. Il fratello, che ha assistito alla scena, era già sceso alla fermata, disinteressandosi di quanto stava accadendo. Uno dei controllori aveva però già avvisato i carabinieri che, giunti subito sul posto, hanno raccolto la descrizione dell’uomo e si sono messi alla ricerca nella zona industriale di Corridonia: hanno rintracciato il marocchino di fronte alla ditta in cui lavora, proprio mentre si apprestava ad entrare. Il 35enne è stato accompagnato in caserma ed è scattata la denuncia d’ufficio. Il controllore, 47 anni, è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Tolentino e medicato, viste le escoriazioni che ha riportato sul collo e sul braccio. Gli sono stati diagnosticati sette giorni di prognosi.
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Sempre peggio. Tanto ci sarà qualcuno che dirà che tanto lo fa anche gli italiani.
i marocchini sono piu’ tranquilli dei nigeriani,se gli chiedi il biglietto non ti staccano i diti a morsi,massimo ti menano.
Qui c’è anche la premeditazione. Hanno fotocopiato l’abbonamento. Si tratta quindi di truffa continuata ai danni della comunità.
Dobbiamo cambiare certi tipi di mentalità, altrimenti il Paese va a rotoli.
I bus, come ogni servizio pubblico, è un bene della comunità sovvenzionato anche dalle nostre tasse. Se l’azienda che lo gestisce va in perdita, le spese le paghiamo tutti. Furbetti e non furbetti del biglietto.
In Germania le stazioni della metro non hanno i tornelli, ma provate a farvi beccare senza biglietto e…..Buona fortuna.
Per Bellesi. Gli imbrogli li fanno anche gli Italiani, perché dobbiamo stupirsi?