«Ciarapica dovrebbe dimettersi dalla vergogna, inadeguato e privo di etica». Parole di Mirella Franco del Pd dopo la pubblicazione della graduatoria del Paolo Ricci per la selezione pubblica per un posto da collaboratore amministrativo. La graduatoria può essere utilizzata anche da altri enti pubblici, sia del comune di Civitanova che di altri enti e nella lista, in buona posizione, al quinto posto compare anche la moglie del sindaco, Sandra Fontana. Una inopportunità etica secondo la Franco, mentre per il sindaco non c’è illecito e il diritto di partecipare a concorsi pubblici va garantito a tutti. «Si mette alla gogna una persona che è arrivata quinta, se vinceva che facevano?» ha commentato laconico Ciarapica. La pubblicazione della graduatoria e la notizia della presenza della moglie del sindaco ha scatenato numerose reazioni politiche: «Ciarapica si dovrebbe dimettere immediatamente dalla vergogna – scrive la Franco – del tutto inadeguato e privo di etica, un sindaco che non comprende la gravità di quanto accaduto. Un incarico politico decade prima o poi, un posto fisso, come un diamante, è per sempre. Non si riesce proprio a cogliere la differenza tra un sindaco che rinuncia alla sua indennità, e un sindaco che non esita di fronte a ciò che nessun sindaco prima di lui aveva osato? Di fronte alla difficoltà dei cittadini civitanovesi, con la presentazione di oltre 400 domande per il Reddito di Inclusione, ben consapevole della situazione di grave emergenza occupazionale (essendo peraltro stato in passato anche assessore ai Servizi sociali), lui non si fa alcuno scrupolo a far partecipare la propria moglie ad un concorso in una Azienda controllata dalla sua stessa amministrazione; guarda caso, come diceva qualcuno a pensar male a volte si indovina, la signora si piazza al 5° posto in graduatoria, posto più che sicuro se si applica la regola dello scorrimento della graduatoria».
Un problema di opportunità politica anche per il consigliere Stefano Ghio che sottolinea il diritto della signora Fontana in Ciarapica a candidarsi per la posizione, ma ne biasima l’opportunità sul piano della trasparenza e della eticità: «tutti possono partecipare ad un concorso pubblico quindi anche la moglie di un sindaco presso il Comune da lui amministrato. Però al di là dei diritti individuali è opportuno che ciò avvenga? Sono state messe in conto le polemiche e i dubbi? Non ricorda il sindaco le polemiche su parentopoli? La prima domanda che mi sono fatto è stata se me lo sarei concesso questo lusso e la risposta è stato un no deciso. La seconda domanda che mi sono fatto è stata quale fosse il modo per rendere il più trasparente possibile la selezione per far tacere le possibili chiacchiere e la risposta è stata fare uno streaming degli orali e rendere pubblici gli atti redatti per gli scritti. Oggi il sindaco ha una strada di passione segnata dalla poca avvedutezza e dalla scarsa sensibilità politica sempre nella speranza di una buona fede che solo altri potranno verificare. Come farà ad uscirne? Ci fa ascoltare in mondovisione gli orali della moglie? In questo caso è più scandaloso che Ciarapica abbia consentito tutto questo piuttosto che la partecipazione al concorso della moglie».
(l. b.)
Un posto al Paolo Ricci, in graduatoria la moglie del sindaco
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Tu sei buono e ti tirano le pietre. Sei cattivo e ti tirano le pietre. Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai, sempre pietre in faccia prenderai. Tu sei ricco e ti tirano le pietre. Non sei ricco e ti tirano le pietre. Al mondo non c’è mai qualcosa che gli va e pietre prenderai senza pietà! Sarà così finché vivrai. Sarà così. Se lavori, ti …
Anche Gesù non era amato da tutti…… ecco perché ci sarà sempre qualcuno pronto a criticare… qualunque cosa si faccia, qualsiasi cosa si faccia, per qualunque motivo si faccia…
Tutti gridano allo scandalo (dimissiopoli) nessuno cerca le soluzioni vere alla risoluzione del problema decisamente annoso! Civitanoi scrive su fb
Ci saremmo aspettati altro dalla politica cittadina che un rimpallarsi di responsabilità sui concorsi e le relative parentopoli. Sono come squadre di calcio, maggioranza e opposizione, cui fare il tifo mentre gestiscono il potere trascurando i cittadini che pretendono chiarezza e trasparenza.
CivitaNoi rifiuta questo gioco a perdere perchè lor signori (considerati politicamente sepolcri imbiancati) si indignano per fatti già conosciuti da decenni anche dalla loro parte.I consiglieri che hanno attraversato due legislature dovrebbero conoscere quale sia la strada per evitare future parentopoli/amicopoli dato che sulle passate ormai è steso un velo pietoso. La riforma del regolamento/statuto del comune in tal senso aiuterebbe a risolvere una vasta serie di incompatibilità nella partecipazione ai concorsi nell’ente, nelle partecipate e nelle aziende che collaborano con palazzo Sforza. “Vietare” la partecipazione ai concorsi a parenti stretti e amici sarebbe ottima azione e vi consigliamo di copiare le iniziative adottate in tal senso dal comune di Pistoia. Democrazia e legalità, anni fa, aveva presentato tra le 3 leggi di iniziativa popolare una a livello nazionale che potesse alienare la partecipazione di parenti e amici nei comuni di residenza. Neanche i pentastellati di allora a livello nazionale l’hanno fatta passare. Dove sono finiti la trasparenza e la legalità trasversale?