Al via domani, dalla zona del campo sportivo a Visso, l’operazione «tagliando Sae», varata dal presidente del consorzio stabile Arcale, Giorgio Gervasi. Tutte le casette già abitate, saranno controllate una per una dai tecnici del consorzio, che incontreranno gli inquilini e annoteranno inconvenienti o problemi relativi alle abitazioni. Scatterà poi la seconda fase, che prevede con interventi a carico del consorzio, la soluzione delle eventuali criticità segnalate dai residenti Sae. L’operazione è stata voluta dai vertici di Arcale che nelle Marche ha costruito la maggior parte delle Sae e ancora deve montarne circa duecento, per poter risolvere i problemi che a volte sono segnalati da chi vive nelle casette. Subito dopo Visso, toccherà a Pieve Torina, dove ormai la consegna delle Sae è stata completata da diverse settimane. Ai residenti delle diverse zone Sae, sarà data comunicazione della data in cui saranno presenti i tecnici del consorzio, in modo da metterli in condizione di poterli incontrare e segnalare inconvenienti, malfunzionamento di impianti o quanto altro rilevato. Successivamente, in caso di problemi, è previsto l’intervento per risolverli. Ai residenti saranno anche consegnati tutti i numeri dei tecnici degli impianti, per la segnalazione di eventuali guasti. Soltanto dopo che la Sae, come avviene ad esempio per le auto, avranno fatto il tagliando, decorrerà la data di quattro anni per la garanzia sulle stesse, garantita dal consorzio Arcale. Per segnalare inconvenienti e problemi è stato messo a disposizione un numero verde.
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/02/06/terremoto-anac-cantieri-delle-casette-affidati-a-ditte-senza-certificati-antimafia-sospetto-sfruttamento-di-lavoro-nero/4141128/
Il primo tagliando a km 0. Naturalmente sto parafrasando i tagliandi che si fanno sulle automobili. Poi il secondo tagliando a quanti KM/GG? Comunque questa prima emergenza sembra giunta alla fine. Mafia, lavoratori in nero, mancanza di certificati antimafia ed altro, se li vedrà Cantone, che c’avrà più esposti lui che tutte le Procure italiane messe assieme. Adesso che inizia la costruzione leggera, ci saranno altri problemi, ma più che di certificati antimafia, si dia lavoro a tutti e si controllino seriamente i lavori. C’è veramente qualcuno capace di districarsi negli ingranaggi una volta in movimento e dove poi dovranno muoversi tutti all’unisono? Si ferma un ingranaggio si ferma tutto, quindi oliare e basta sennò chissà quando finirà la ricostruzione leggera a cui dovrà seguire quella pesante. I controllori, si accertano che vengano usati cemento calce e ferro sennò facciamo come in quel processo in cui erano tutti e tre indiziati ed ad un certo momento il cemento disse ai giudici: ” Aho, non guardate me chi io manco c’ero” E sì, ci sarà chi lamenterà che i costi senza controllo aumenteranno a dismisura. Certo, fino adesso si sono contenuti, baracche di truciolato che costano più di villette in muratura e fatte come si suol dire a opera d’arte. Per me l’importante è che i lavori vengano fatti e bene, e soprattutto che ogni lavoratore in nero venga pagato con la stessa tariffa degli altri, più un supplemento su cui comunque il titolare risparmia non versando i contributi. Insomma, un po’, anzi tanta onestà nella disonesta, pareggia i conti e alla fine tutti contenti e soddisfatti. E basta che ogni volta vengano fuori sempre le stesse storie inutili e che fanno solo perdere tempo. Per chiunque pensasse che sto scherzando, garantisco che non sono mai stato così serio. Qualcuno potrà obiettare che così però non cambierà mai niente; bene, è meglio che tutto rimanga così, che non gli si dia modo di peggiorare. Bisogna anche sapersi accontentare. Sennò faremo sempre la solita figuraccia del ” gattopardo ” cambiare tutto per non cambiare niente!! Equilibrio ci vuole. La bilancia per pesare in maniera egualitaria, deve avere sui piatti gli stessi pesi. Ad esempio un chilo di pane ed un chilo di prosciutto. Si pensi che così il prosciutto potrebbe anche avanzare e quello o lo evadiamo o lo usiamo per un altra pesata. Non ci vogliono corsi di economia e quant’altro, tutti possiamo star bene, i miliardari che mangiano caviale Beluga e Dom Perignon, e i meno abbienti, spaghetti alla marinara e vino bianco fresco, tra i 6 e 9 gradi. Chi sta meglio dei due? Stanno bene i ricchi nelle loro Ferrari e i poveri nelle Punto. Questo è socialismo.