Furbetto del cartellino in ospedale,
scoperto e denunciato

CAMERINO - Il dipendente dell'Asur, un camerte sui 50 anni, secondo le indagini della Guardia di finanza si allontanava dal posto di lavoro per ore, a volte per fare la spesa, altre per prendere i figli a scuola o pranzare in agriturismi, e rientrava per timbrare a fine giornata. Deve rispondere di peculato, truffa, interruzione di pubblico servizio

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di Gianluca Ginella

Timbrava il cartellino e poi usciva a fare commissioni, andava a prendere i figli a scuola, oppure andava a casa e rientrava a fine turno: scoperto e denunciato per truffa aggravata, peculato e interruzione di pubblico servizio un dipendente dell’Asur che lavora all’ospedale di Camerino. A scoprirlo la Guardia di finanza. I militari della tenenza di Camerino hanno pedinato l’uomo, un camerte sui 50 anni, nel corso di 20-30 giornate in cui doveva essere al lavoro: hanno controllato i suoi spostamenti, lo hanno filmato, fotografato, lo hanno persino fermato per un controllo mentre era in giro con l’auto quando invece, stando alle indagini delle Fiamme gialle, doveva trovarsi al lavoro in ospedale. Stando alla ricostruzione fatta dai militari, guidati dal capitano Antonio Di Palo, il dipendente dell’Asur Area Vasta 3, che ha mansioni di operaio specializzato, durante l’orario di lavoro, sia la mattina che il pomeriggio, si allontanava per ore dall’ospedale, a volte usando un furgone dell’Asur, senza timbrare il cartellino e senza autorizzazione. L’uomo, da quanto emerso, non usciva per sbrigare lavoro fuori dalla struttura, ma per andare a fare la spesa, per andare a prendere i figli a scuola, altre volte per pranzare in agriturismi della zona di Camerino o ancora per rientrare a casa. Solo al termine della giornata lavorativa tornava e timbrava il cartellino per marcare l’ora di uscita dal lavoro.

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Il capitano Antonio Di Palo

Movimenti che la Finanza ha documentato anche con l’acquisizione dei tabulati delle presenze giornaliere e da un controllo ad hoc su strada cui l’uomo è stato sottoposto in un momento in cui doveva essere al lavoro in ospedale. Altro aspetto il fatto che l’uomo, come operaio specializzato, ricopre un incarico di particolare responsabilità e in caso di bisogno deve intervenire tempestivamente per evitare rischi all’incolumità di persone e di pazienti dell’ospedale. I finanzieri, raccolta la documentazione necessaria, hanno denunciato l’uomo per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, peculato, interruzione di pubblico servizio.

(Servizio aggiornato alle 16,25)



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