La consegna della laurea honoris causa a Rodotà dall’allora rettore Roberto Sani
Cultura e mondo della politica in lutto: è morto a Roma Stefano Rodotà. Nel 2010 ottenne la laurea honoris causa dall’Università di Macerata. Il giurista ed ex parlamentare aveva 84 anni. Dal 1997 al 2005 è stato il primo Presidente del Garante per la protezione dei dati personali. Fu eletto deputato per la prima volta nel 1979 come indipendente nelle liste del Partito comunista italiano. Rodotà è stato candidato, non eletto, per l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2013, quando venne rieletto Giorgio Napolitano.
Intesa anche l’attività da giurista: ha insegnato nelle università di Macerata, che nel 2010 gli conferì appunto la laurea honoris causa in Scienze politiche, Genova e Roma, dove è stato professore ordinario di diritto civile e dove gli è stato conferito il titolo di professore emerito. Ha insegnato in molte università europee, negli Stati Uniti d’America, in America Latina, Canada, Australia e India. È stato professore invitato presso l’All Souls College di Oxford e la Stanford School of Law. Ha insegnato presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne e ha collaborato con il Collège de France. Ha ricevuto la laurea honoris causa anche dall’Università Michel de Montaigne Bordeaux 3.
Si unisce al cordoglio anche il rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato:
“L’Università di Macerata partecipa con viva commozione alla scomparsa del prof. Stefano Rodotà, giurista autorevole e uomo politico di grande rilievo. In particolare, ricordiamo gli anni di Stefano Rodotà nel nostro Ateneo dal 1963 al 1968, Ateneo che ha costituito per lui un luogo importante per la formazione del suo pensiero giuridico e che, nel 2010, a riconoscimento dei suoi straordinari meriti, gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienza della politica”.
Stefano Rodotà, appena trentenne, è stato docente incaricato di diritto civile dal 1963 al 1966 e professore straordinario della stessa materia dal 1966 al 1968 nella facoltà maceratese di Giurisprudenza. Nel corso degli anni è tornato nell’Ateneo maceratese in diverse occasioni, come la tavola rotonda del 1974 organizzata da Adolfo Di Majo o il convegno sulla riforma dei contratti agrari del 1982 voluto da Carlo Alberto Graziani, la laurea honoris causa del 2010. “Qui – disse allora -è iniziata la mia carriera accademica, che si è sempre intrecciata con Macerata: l’Aula Magna, la prolusione che tenni in questo Ateneo 44 anni fa rappresentano momenti significativi di una riflessione proseguita fino ad oggi”. Tra le sue ultime volta a Unimc, la partecipazione al convegno “Umano e post-umano. Confronto con l’antropologia tecnologica” organizzato da Francesco Totaro nel 2011.
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Ciao prof resterai sempre nel mio cuore e di tutti noi Cosentini.Condoglianze e un abbraccio forte alla tua famiglia rii miyr
Molti di noi lo ricordano giovane, con in capelli neri, quando era un moderatore dei dibattiti.
Anni fa gli scrissi chiedendogli di garantire i diritti umani, in un periodo in cui erano, come oggi, messi in sofferenza. Mi rispose…
Era un Compagno vero, affidabile, onesto, equilibrato.
E’ una gran de perdita. Avremmo voluto averlo Presidente della Repubblica. Ci rimane il ricordo e l’insegnamento etico.
Messaggio del Rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato
“L’Università di Macerata partecipa con viva commozione alla scomparsa del prof. Stefano Rodotà, giurista autorevole e uomo politico di grande rilievo. In particolare, ricordiamo gli anni di Stefano Rodotà nel nostro Ateneo dal 1963 al 1968, Ateneo che ha costituito per lui un luogo importante per la formazione del suo pensiero giuridico e che, nel 2010, a riconoscimento dei suoi straordinari meriti, gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienza della politica”.
Stefano Rodotà, appena trentenne, è stato docente incaricato di diritto civile dal 1963 al 1966 e professore straordinario della stessa materia dal 1966 al 1968 nella facoltà maceratese di Giurisprudenza. Nel corso degli anni è tornato nell’Ateneo maceratese in diverse occasioni, come la tavola rotonda del 1974 organizzata da Adolfo Di Majo o il convegno sulla riforma dei contratti agrari del 1982 voluto da Carlo Alberto Graziani, la laurea honoris causa del 2010. “Qui – disse allora -è iniziata la mia carriera accademica, che si è sempre intrecciata con Macerata: l’Aula Magna, la prolusione che tenni in questo Ateneo 44 anni fa rappresentano momenti significativi di una riflessione proseguita fino ad oggi”. Tra le sue ultime volta a Unimc, la partecipazione al convegno “Umano e post-umano. Confronto con l’antropologia tecnologica” organizzato da Francesco Totaro nel 2011.
L’Italia perde una voce importante, uno studioso eccellente, ma soprattutto un simbolo di vera resistenza in un tempo difficilissimo come il nostro. Mi dispiace davvero tanto.