Cronache maceratesi 2017
Fatti e personaggi dalla A alla Z

UNA STORIA lunga dodici mesi: iniziando dall’Ave Maria recitata nel corso di una lezione da una docente di Unimc, e poi l’odissea delle casette, i casi di cronaca come il delitto Pinciaroli, le elezioni a Civitanova, Tolentino, Corridonia e Valfornace, i nuovi rettori di Unimc e Unicam, il dramma dell’hotel Rigopiano e le tragedie che si sono consumate sulle strade con le morti di 4 ragazzi tra i 17 e i 21 anni. Un anno riletto a 360 gradi con curiosità (le luminarie osé), sport (la fine della Maceratese e la Lube campione d’Italia), l’evento musicale del concerto dei Radiohead allo Sferisterio e la storica riapertura del Politeama, fino alla vicenda di Peppina, un caso, quello della 95enne di Fiastra, che per settimane è stato alla ribalta nazionale E, ultima solo per questioni d’alfabeto, la Ztl

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Una nostra selezione tra le notizie più importanti o che hanno fatto più rumore, in rigoroso ordine alfabetico. 

AVE MARIA – E’ stata proprio una preghiera a dare il la a uno degli articoli più commentati dell’anno. E’ il 13 ottobre, la professoressa di Unimc Clara Ferranti sta tenendo una lezione a palazzo Ugolini a Macerata.

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La professoressa Clara Ferranti

Ad ascoltarla i ragazzi del primo anno del corso di Lingue e del terzo di Letteratura. Oltre un centinaio in tutto. Alle 17,30 in punto la prof interrompe la lezione e propone agli studenti di pregare, un’Ave Maria appunto, per la pace nel mondo e contro gli integralismi. Qualcuno accetta volentieri, qualcun’altro sorride, chi rimane in silenzio. Ma quando gli studenti di Officina Universitaria rendono nota la vicenda, scoppia il finimondo. E non poteva essere altrimenti nella Civitas Mariae che omaggia Giordano Bruno. Tanto che sono intervenuti anche il rettore per censurare la prof e chiedere scusa a nome dell’ateneo e il vescovo, per ricordare la potenza di una preghiera.

BOLLENTE – Caldo record, la provincia bolle e supera i quaranta gradi. É stata un’estate torrida quella del 2017. L’anticiclone Lucifero, proveniente dal Sahara, ha conquistato l’Italia mettendola a fuoco per settimane. La sensazione che non si sia mai sentita un’afa del genere in provincia è supportata anche da dati preoccupanti. A inizio agosto per esempio, a Monte San Giusto, in località Villa San Filippo, la colonnina di mercurio ha segnato 44,7 gradi. Over 40 che si sono diffusi in tutto il territorio: 43,7 gradi a Villa Potenza e 43,4 gradi a Montalbano di Macerata, 43,3 a San Severino, 43,1 ad Appignano, 40,9 a Sant’Angelo in Pontano, 40,3 a Pievebovigliana e 40 gradi a Loro Piceno.

casette-pieve-torina-consorzio-arcale2-325x244CASETTE –  Di sei mesi in sei mesi, la soluzioni abitative d’emergenza attese in primavera arrivano, meno della metà, solo un anno dopo (tranne qualche decina consegnate in agosto). Come si chiudono le porte delle prime sae, si spalancano quelle dei i primi scandali e scontenti. Molte hanno difetti, altre vengono consegnate a lavori non finiti. La Cgil denuncia situazioni lavorative non dignitose, a volte illegali, per gli operai. Scaricabarile tra Regione e Arcale. Nel mezzo, chi aspetta. Ma arriva il Natale e già avere un tetto sopra la testa, anche se il boiler sopra magari si è rotto perché non coibentato, è un passo in avanti.

DELITTI – Diversi i fatti di cronaca che hanno sconvolto la nostra provincia. A partire dal 21 maggio, quando è stato trovato senza vita il corpo del veterinario 53enne Olindo Pinciaroli di Montelupone, ucciso a coltellate sulla Chiaravallese, a Osimo. Almeno quindici i fendenti, di cui uno fatale alla schiena. Un omicidio efferato, secondo la procura di Ancona, che ha chiuso le indagini, commesso dall’assistente del veterinario Valerio Andreucci, 23enne di Ascoli, per cui è stato chiesto il giudizio immediato. I due stavano andando a inaugurare un maneggio a bordo di un furgone, quando sarebbe avvenuto il raptus del giovane. Resta il mistero sul movente.

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Olindo Pinciaroli, 53 anni, viveva a Montelupone con la moglie Patrizia e una figlia piccola

Sul finire dell’anno due tentati omicidi, in entrambi i casi con donne come vittime. Besnik Habibaj, 55 anni di origine albanese, nella notte tra il 27 e 28 ottobre, attende l’ex moglie nel parcheggio del Liolà a Montecassiano, prima la investe, poi la colpisce a martellate. La donna, Trendelina Halimi 41 anni, sarà poi ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Torrette di Ancona. Nel pomeriggio del 27 ottobre Lino Quatrini, camionista 57enne di Apiro, dopo un litigio in casa con la moglie tenta di strangolarla con un cavo elettrico. E’ stato arrestato. Infine il giallo della pittrice Renata Rapposelli, scomparsa nell’Anconetano il 9 ottobre. L’11 novembre nelle campagne di Tolentino viene trovato il cadavere di una donna, pochissimi giorni dopo la conferma: il corpo è della 64enne. Si indaga per omicidio.

ELEZIONI – Sono quattro i comuni maceratesi andati al voto lo scorso giugno. E quattro sono anche le sorprese, una per ogni risultato. A cominciare da Civitanova: il presunto terzo incomodo Ghio, candidato civico, raccoglie ben poco rispetto alle aspettative e lascia spazio al ballottaggio tra il sindaco uscente Corvatta e il centrodestra di Ciarapica. Vincerà quest’ultimo, imponendosi con quasi il 58% dei voti. A Tolentino e Corridonia altre due sorprese: nonostante il folto numero di candidati e le previsioni, Pezzanesi e Cartechini sbaragliano la concorrenza al primo turno. E infine, la sorpresa più grande, che viene dal comune più piccolo: il primo sindaco di Valfornace (Comune nato il primo gennaio 2017 dalla fusione di Pievebovigliana e Fiordimonte) è Massimo Citracca. I suoi 395 voti rappresentano un numero doppio rispetto agli elettori del suo ex comune, Fiordimonte.

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FRANCESCO ADORNATO E CLAUDIO PETTINARI – Fresco di elezione il primo e neorettore il secondo negli anni più difficili per le loro università. Unimc e Unicam possono contare nel 2017 su un cambio della guardia con il cuore nell’ateneo e la mente sui progetti per rilanciarlo. Anche con l’aiuto dei fondi ministeriali. A Macerata si pensa a nuovi alloggi, all’ampliamento degli spazi per lo sport e la didattica.

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Claudio Pettinari

A Camerino l’università è volano di sviluppo e presidio irrinunciabile anche nei mesi sconfortanti in cui niente sembra muoversi nella città ducale. Le anime umanistica e scientifica della provincia mettono da subito a disposizione tutto il loro patrimonio di conoscenza per il territorio devastato dal sisma.

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Un mare di droga sulla spiaggia di Porto Recanati

GOMMONE –  Il 29 giugno sulla spiaggia di Porto Recanati vengono trovati chili e chili di marijuana, erano il carico di un gommone per la navigazione d’altura. In tutto erano stati trovati 28 pacchi. Il valore della droga era di 5 milioni di euro. A trovare il carico erano stati i carabinieri. E’ stato quello il sequestro più grosso avvenuto in provincia nel corso del 2017. Un fenomeno, quello dello spaccio di droga, che resta tra i reati più diffusi in provincia. Nel 2017 i carabinieri hanno arrestato 55 persone e ne hanno denunciate 172 per spaccio. Molti anche i blitz della polizia con controlli e servizi specifici svolti spesso a Porto Recanati all’Hotel House e al River Village.

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Il dramma di Rigopiano (nei riquadri Emanuele Bonifazi e Marco Tanda)

HOTEL RIGOPIANO –  Il 18 gennaio una valanga ha travolto l’hotel Rigopiano nel comune di Farindola nel Pescarese. È cominciato così un dramma che ha tenuto l’Italia con il fiato sospeso nella speranza che sotto la neve, fra le macerie dell’albergo, ci fosse ancora qualcuno in vita. Alla fine 29 erano stati i morti, 11 i sopravvissuti. Tra chi non ce l’aveva fatta Marco Tanda, 25 anni, di Castelraimondo e residente a Roma, pilota di Ryanair, che era in vacanza insieme alla fidanzata, Jessica Tinari ed Emanuele Bonifazi, 31, di Pioraco, dipendente dell’albergo.

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Samuele Cascone aveva 20 anni

INCIDENTI MORTALI – Ci sono nomi che hanno fatto piangere, nomi come Samuele, Giacomo, Francesca, Emily, altri ancora Raffaella, Alessandro, Roberto, e ancora altri Ernesto, Franco, Valter, Abou, Rolando, Ezio. Sono i nomi di chi nel corso del 2017 è morto in un incidente stradale. Storie diverse, età diverse, vite che sono state raccontate in seguito ad una tragedia che ha colpito loro e i famigliari. L’ultimo dramma è stato quello di Samuele Cascone, morto a 20 anni mentre tornava a casa, lo scorso 18 dicembre. La sua auto si è schiantata a Villa San Filippo con la vettura di una donna. Uno scontro frontale che non gli ha lasciato scampo. Era di un anno più vecchio Giacomo Zucchini, scomparso il 25 aprile in un incidente con la moto mentre andava dagli amici a Porto Novo. Giacomo, operaio di Porto Recanati, è morto lungo la provinciale del Conero. Altra vita stroncata a 20 anni quella di Francesca Neri De Mesquita, di Montecassiano, studentessa di Unicam. È morta a Sfercia

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Francesca Neri De Mesquita

il 22 marzo scorso. Risale al 22 agosto la morte di Raffaella Cotechini, 35, di Porto Sant’Elpidio, conosciuta in provincia perché lavorava alla piscina comunale di Civitanova. E’ morta lungo la A14, nel tratto che attraversa la provincia di Pescara. Un incidente in cui oltre a lei hanno perso la vita altre due persone: Annunziata Caforni, 59, di Valle Castellana (Teramo) e Concetta Irmici, 75, di San Severo (Foggia). Drammatica anche la fine di Franco Muzi che l’8 giugno 2017 ha perso la vita nel rogo della sua auto a Monte San Giusto. Muzi aveva 89 anni, era di Montecosaro, ed era andato dal meccanico. Nell’immettersi su via Macerata la sua auto si era scontrata con un’altra vettura e si era incendiata. Il 6 febbraio ha perso la vita in un incidente lungo la Carrareccia il 54enne Valter De Carlonis, parrucchiere molto conosciuto a Macerata dove viveva da anni. Era una domenica, quella del 23 luglio, quando Abou El Farah Amin ha perso la vita in un incidente lungo la vecchia statale 77, a Serravalle. Il giovane, 26enne, viveva a Bevagna ed era in moto quando ha avuto l’incidente. Sempre di domenica, il 15 ottobre, è avvenuto l’incidente in cui è morto Ernesto Paoletti, architetto di 51 anni di Montegiorgio. In sella ad una

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Roberto Seccacini

moto, è caduto in un dirupo a Sarnano. Era un mercoledì notte, il 12 aprile, quando morì il ristoratore Roberto Seccacini, 53 anni, di Sarnano. La sua auto è finita contro un albero mentre si trovava poco lontano da casa. E’ stato invece stroncato di un malore mentre si trovava al volante della sua auto Rolando Ceschini, 60 anni, di Corridonia, portiere dell’ospedale di Civitanova. Era il primo maggio. Si trovava sul lungomare di Porto Sant’Elpidio e in seguito al malessere la vettura era finita contro una pianta. Due giorni prima, il 29 aprile, è morto a 88 anni Ezio Paganelli, di Castelraimondo. Stava percorrendo una strada di campagna tra Rustano e Castel Santa Marina a Castelraimondo quando la sua auto è uscita di strada e si è schiantata contro una pianta. Il 29 maggio

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Emily Cotton

Alessandro Cucculelli, 65, pure lui di Castelraimondo, è morto lungo l’A13, all’altezza di Ferrara. Il camion di Cucculelli è stato travolto da un altro tir e il 65enne era morto nell’incendio della cabina. Il 19 novembre ha invece perso la vita Pacifico Porfiri, 87 anni, un suv ha travolto l’auto su cui viaggiava insieme alla moglie, in località Campogiano di Corridonia, proprio davanti al vialetto della sua casa. Infine la vittima più giovane: Emily Cotton. Aveva solo 17 anni. D’origine inglese, viveva con la famiglia a Penna San Giovanni. Il pomeriggio in cui è avvenuto l’incidente, il 6 novembre scorso, Emily si trovava in auto insieme al fratello William, 18 anni. La loro auto si è cappottata e la giovane è morta dopo essere stata sbalzata dall’abitacolo.

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Le luminarie osè di Civitanova

LUMINARIE OSE’ – Le luminarie più famose (o famigerate) del mondo ce l’ha Civitanova. Complice un’installazione ambigua che lascia poco all’immaginazione i giardini di piazza XX Settembre fanno il giro dei social e del mondo. Le palme, colpite dal punteruolo rosso, senza più le foglie, somigliano a grossi falli luminosi. Una gaffe che inizialmente imbarazza l’amministrazione che fa spegnere la sommità del “glande” vegetale lasciando le lucine solo sul tronco, poi, presi dall’entusiasmo per il successo di click e like sui social network vengono riaccese in tutta la loro possente virilità. Tanto che parte anche il contest per la foto più originale con il comune che invita a fare selfie con l’hashtag #toccalapalma. E ne parla perfino la Littizzetto a Che tempo che fa: i “walter vegetali” sono la trovata involontaria del Natale civitanovese, poco incline alla tradizione, ma svettante e occhieggiante al doppio senso. Tanto che ovunque sul web scoppia l’ilarità per le palme falliche. Contrastanti i giudizi dei civitanovesi.

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Gli ex presidenti Filippo Spalletta e Maria Francesca Tardella

MACERATESE  – Otto mesi di chiasso, frastuono, parole, personaggi più o meno sfuggenti che si sono alternati sul proscenio dirigenziale di un calcio biancorosso in affanno che faceva da contrasto ad una squadra che, incurante di tutto ciò che le capitava attorno ed addosso, ha conquistato sul campo una onorevole salvezza in Lega Pro. Poi quattro mesi di assordante silenzio, disinteresse, quasi fastidio nel solo pronunciare la parola Maceratese. Questo in estrema sintesi il 2017 vissuto dal glorioso club biancorosso che, dopo 95 anni di ininterrotta attività, è scomparso dalla mappa geografica del calcio nazionale, interregionale, regionale, provinciale e cittadino. Poi l’elenco dei tanti che pure sono entrati nella telenovela Rata quest’anno e il cui ricordo sta già sbiadendo: Filippo Spalletta, Giorgio La Cava, Luca Macaluso, Marco Fantauzzi, Angelo Massone, Claudio Liotti, Gaetano Battiloro, Alessio Matrecano, Fabio Marinelli, Alberto Ruggeri, Alessandro e Francesco Vella, Carlo Crucianelli. Se questo è il passato il futuro appare ancora nebuloso.

NERI MARCORE’ – Praterie costellate di cappellini colorati e magliette sotto il sole cocente di un’estate da record, scarpinate di chilometri tra paesaggi mozzafiato, artisti di tutta Italia uniti sotto una sola bandiera di colore arancione: quella di Risorgimarche. Il festival ideato da Neri Marcoré ha un successo clamoroso: i suoi spettacoli gratuiti in giro per i

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Risorgimarche, folla per De Gregori

territori colpiti dal sisma attirano migliaia e migliaia di persone da tutto il centro Italia e non solo. Ogni singolo concerto è rimasto scolpito nella memoria collettiva dei fortunati che sono riusciti a cogliere le sfumature della chitarra di Francesco De Gregori a Macereto, le canzoni indimenticabili di Ron a Bolognola, le delicate armonie di Malika Ayane a Cingoli. E ancora Max Gazzè, Samuele Bersani, Fiorella Mannoia, Enrico Ruggeri, Luca Barbarossa e tanti altri. Musicisti che, per una volta, hanno lasciato il vero palscoscenico a qualcun altro: le meraviglie di un territorio che trova constantemente la forza di risorgere. Appuntamento alla prossima estate, con la seconda edizione del festival.

OSPEDALE UNICO –  Ci sono voluti anni ma finalmente l’Area vasta 3 ha deciso: l’ospedale unico si fa a Macerata, alla Pieve. Anzi, a decidere è stato l’algoritmo della Regione, che con un sistema à la Google maps ha messo tutti d’accordo. Unico vero scontento Giuseppe Pezzanesi, il sindaco di Tolentino. Almeno in assemblea. Perché a Civitanova il Pd insorgerà contro la scelta avallata anche dal sindaco Fabrizio Ciarapica, chiedendo di riaprire i termini della questione. Carancini fa orecchie da mercante, la decisione è presa. Se i giochi siano aperti, si vedrà. A mancare al tavolo però è il banco. I soldi infatti restano ancora da trovare.

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NONNA TERREMOTO – Giuseppa Fattori, ribattezzata Peppina da Cronache Macertaesi

PEPPINA – 95 anni, terremotata e con la determinazione a non muoversi da San Martino di Fiastra, anche se la casa che ha tirato su dopo sisma, per la legge, è abusiva. Giuseppa Fattori, dopo l’appello delle figlie Agata e Gabriella che scrivono una lettera a Cronache Maceratesi per protestare contro lo sfratto della madre, diventerà il simbolo della resistenza sui monti Sibillini e dei paradossi della burocrazia. Sfrattata comunque perché la legge deve fare il suo corso, le sue lacrime mentre se ne va dalla casetta non restano inascoltate. Il Parlamento approva infatti una legge per aiutare tutti quelli che, come lei, per la fretta di restare sono inciampati in procedure ordinarie, in circostanze straordinarie. Ora la speranza sua e dei familiari è che, una volta accolto il dissequestro, presto possa tornare nella sua casetta.

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Fabrizio Ciarapica festeggia la vittoria delle elezioni

QUOTE ROSA – Il 26 giugno Ciarapica diventa il nuovo sindaco di Civitanova col 57.65% delle preferenze superando il suo avversario al ballottaggio il sindaco uscente Tommaso Corvatta e riportando la città al centro destra. Dopo appena due settimane di tempo il primo cittadino presenta la sua giunta con un assessore per ogni lista che lo ha appoggiato e un bonus per Vince Civitanova che incassa due assessorati. Due le donne su sette assessori, Maika Gabellieri (in quota Vince Civitanova) con deleghe al turismo cultura e sport e Barbara Capponi (in quota Obiettivo Civitanova di area cattolica) per la quale il sindaco conia la dicitura di assessorato alla famiglia che include servizi sociali e educativi. Ma per legge ne sono necessari 3 e allora l’opposizione pone il problema delle quote rosa e produce un esposto e un ricorso al Tar. Ad ottobre il sindaco ha firmato un piano di rimozione della discriminazione che lo impegna ad aprire le consultazioni per individuare la terza donna da inserire in giunta. Un iter della durata di 120 giorni che si concluderà dunque nei primi mesi del nuovo anno.

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I RADIOHEAD ALLO SFERISTERIO – Tom Yorke e Jonny Greenwood illuminano l’arena per un evento storico

RADIOHEAD –  Thom Yorke e Jonny Greenwood allo Sferisterio è una storia da raccontare per i prossimi 50 anni, e anche oltre. Il 20 agosto la città, che ha atteso mesi quel momento, è percorsa da molti curiosi che cercano di carpire le note del soundcheck dal vicolo dietro lo Sferisterio. Chi c’è c’è, chi non c’è vorrebbe esserci. Tre ore di concerto, una abbraccio reciproco per uno show indimenticabile. A volerlo lo stesso Greenwood, legato alle Marche perché ha casa nel Fermano, e che tramite il comitato Arte Pro Arte devolverà oltre 200mila euro per le opere d’arte danneggiate dal terremoto.

SPARO –Un pomeriggio di pioggia a Monte San Giusto, il 24 febbraio. I carabinieri ricevono una segnalazione, ci sono stati dei furti in via Valle. Arrivano sul posto e notano monte-san-giusto-2-364x400una Fiat Bravo parcheggiata in una traversa. Risulta rubata e quindi si appostano, decidono di attendere che qualcuno torni a prenderla. Quel qualcuno è Klodjan Hysa, 35enne albanese. Entra in auto e parte sgommando, i militari saltano fuori e gli intimano l’alt. Il giovane non si ferma, cerca di investirli. Uno dei due carabinieri strattona l’altro, per evitare che venga centrato dal veicolo: parte un colpo di pistola che, come stabilito dalla perizia balistica, rimbalza sul montante della vettura e centra alla testa il 35enne. L’auto finisce sulla scarpata che sale a margine della carreggiata, Klodjan Hysa morirà dopo 70 ore d’agonia all’ospedale di Macerata. L’indagine viene archiviata ad ottobre, il gip accoglie la richiesta della procura nonostante l’opposizione dei familiari del giovane: nessuna responsabilità penale del carabiniere.

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L’inaugurazione del Politeama con Lorella Cuccarini

TEATRO POLITEAMA – Il palcoscenico della rinascita. Il 18 maggio è stato inaugurato  il teatro Politeama, abbandonato dagli anni Ottanta e fortemente voluto e finanziato dall’imprenditore Franco Moschini. Madrina d’eccezione la showgirls Lorella Cuccarini. “In Italia di solito i teatri chiudono, qui al centro del cratere uno è stato aperto – ha sottolineato la più amata dagli italiani – Un simbolo della rinascita grazie a valori forti come cultura e imprenditoria illuminata che si mette a disposizione del territorio”. Lettera del primo ministro Gentiloni: “Restauro importante per la ripartenza delle zone colpite dal sisma”. E la stagione del Politeama è da subito iniziata nel migliore dei modi con pienoni e grandi ospiti.

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Giulia Pianesi e Ortencia Freitag

UNIONI CIVILI –  È il 21 gennaio quando Arianna Apolloni e Mariela Gabriela Maldonado si dicono sì a Civitanova. La loro è la prima unione civile tra donne nella provincia di Macerata. A celebrarla l’allora sindaco Tommaso Claudio Corvatta che sottolineò come quella era per la città una data storica. In realtà la coppia era stata preceduta di qualche mese, ma qui si torna al 2016, dall’ex sindaco di Fiuminata, Claudio Mazzalupi, che il 7 settembre dell’anno passato si era sposato con Emanuele Carta. Quella la prima unione civile in provincia, che si è celebrata a Esanatoglia. Altro matrimonio arcobaleno, il primo a Macerata, si è celebrato l’11 novembre, tra Giulia Pianesi e Ortencia Freitag. L’unione è stata celebrata dal sindaco Romano Carancini. L’8 dicembre a Camerino è stata celebrata invece l’unione tra Franco Verdarelli, storico dipendente dell’ufficio Anagrafe del Comune e Marco Dolci. La coppia stava insieme da otto anni. A celebrare il matrimonio il sindaco Gianluca Pasqui.

vittoria-scudetto-lube-2017_foto-LB-10-325x217VOLLEY – Civitanova prima vince la Coppa Italia (leggi l’articolo) e poi si cuce il Tricolore sul petto (leggi l’articolo) battendo Trento in un Eurosuole Forum gremito in ogni ordine di posto. Una storica doppietta, un 2017 impossibile da dimenticare per i biancorossi. Terzi in Europa (leggi l’articolo), secondi al mondo (leggi l’articolo): la squadra cuciniera, da sempre ai vertici internazionali del volley, ha vissuto un anno da assoluta protagonista vincendo i primi trofei dopo il trasferimento nella nuova casa in riva all’Adriatico. Ma il 2017 ha segnato anche all’avvio di un nuovo corso. Un tecnico di Treia siede sulla panchina biancorossa, a Giampaolo Medei il compito di ripercorrere la strada tracciata da Gianlorenzo Blengini (ora coach della Nazionale). L’unica vera, cocente, delusione dell’anno, è cioè la sconfitta contro Perugia nella finale di Supercoppa (leggi l’articolo), la prima grande competizione ospitata all’Eurosuole Forum di Civitanova, è già acqua passata: Stankovic e compagni promettono un 2018 ricco di soddisfazioni.

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Piazza della Libertà senz’auto e senza persone nei giorni pre-natalizi

ZTL – Il nuovo piano di sosta e mobilità del centro storico di Macerata è entrato in vigore l’8 e prevedeva una fase di sperimentazione fino al 31 dicembre. Il dibattito si è riacceso nei giorni prenatalizi con molti commercianti che hanno indicato la ztl h24 come la causa del deserto in centro nei giorni dello shopping natalizio. Un dibattito che ha scatenato le forze di opposizione e di maggioranza che chiedono un dialogo alla Giunta Carancini. La risposta è stata perentoria: la ztl non si discute, l’ex Parksì funziona alla grande e dunque nessun cambiamento e tanto meno nessun passo indietro. Si va avanti secondo il programma delle delibera sulla pedonalizzazione. Il primo passo nei giorni scorsi: un bus che dal 4 gennaio porterà la gente in piazza con 52 corse al giorno.

(testi a cura di Matteo Zallocco, Gianluca Ginella, Giovanni De Franceschi, Federica Nardi, Marco Cencioni, Leonardo Giorgi, Laura Boccanera)

(foto di Fabio Falcioni, Federico De Marco e Lucrezia Benfatto)



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