Lube ko con onore,
Civitanova seconda al mondo

VOLLEY - Ai biancorossi non riesce l'impresa di trionfare al Mondiale per Club. Alla Tauron Arena di Cracovia, in Polonia, fanno festa in tre set i russi dello Zenit Kazan, che confermano tutta la loro forza e vincono la competizione intercontinentale. La squadra di coach Medei, comunque, esce fra gli applausi per aver disputato un gran torneo: premi individuali per Grebennikov (miglior libero), Sokolov (miglior opposto) e Juantorena mvp della finale

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La Lube in posa dopo l’argento al Mondiale per Club

 

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di Mauro Giustozzi

Lube seconda nel mondo, ma i campioni sono i russi dello Zenit Kazan di Alekno che, dopo tre assalti falliti, raggiungono la coppa più prestigiosa che ancora mancava nella propria bacheca. Percorso netto quello dei russi che hanno vinto tutte le partite disputate per 3-0. Per la Lube un sogno cullato a lungo ma, nella finale, i biancorossi hanno pagato il non poter utilizzare elementi come Sander e Stankovic ed il fatto che l’opposto Sokolov è stato neutralizzato dai russi, oltre ad essere incappato in una serataccia. Anche il servizio della squadra di Medei non ha funzionato per mettere sotto pressione i forti avversari. Non è bastata una prestazione superlativa di Juantorena, alla quinta finale del Mondiale dopo aver già vinto le precedenti quattro, a sollevare una Lube combattiva e orgogliosa ma meno efficace delle gare precedenti. Poi quando dall’altra parte della rete c’è il giocatore attualmente più forte al mondo, il cubano Leon, è davvero dura per chiunque. Resta comunque l’ottimo torneo disputato alla prima esperienza. Anche se Cracovia resta tabù per la Lube, una Tauron Arena stregata dove i biancorossi non sono mai riusciti a trionfare nelle finali disputate. Restano i premi individuali degli atleti biancorossi a questo Mondiale: Grebennikov come miglior libero, Sokolov miglior opposto e Juantorena mvp della finale.

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lube-kazan-finale-mondiale-per-club-5-289x400Kazan in formazione tipo mentre Civitanova deve ancora rinunciare agli acciaccati Sander e Stankovic. Primo set maratona, con le squadre che giocano punto a punto in una incredibile ed a tratti spettacolare altalena di sorpassi. Juantorena (75% e 10 punti) da una parte e Leon (67% e 5) dall’altra sono i protagonisti assoluti. L’avvio è dei russi ma dura poco perché la sfida torna in assoluto equilibrio. Fino alla fine dove un attacco out di Anderson e regala il 24-23 ai ragazzi di Medei ed anche la prima palla set: Lube che non la sfrutta e non sfrutta neppure la seconda opportunità che gli concede lo squadrone di Alekno. Così quando Leon va a conquistarsi la palla set per i suoi è un attacco di Sokolov murato da Samoylenko a far calare i titoli di coda in un parziale dove il servizio dei cucinieri non è stato esente da errori diretti (9). Nel secondo Civitanova sembra ripartire forte e mette in difficoltà lo Zenit. Prima un 8-5 poi n pallonetto di Juantorena e l’ace di Christenson lancia i biancorossi sul 13-9. Russi che marcano a muro Sokolov togliendolo di fatto dal gioco: una mossa che consente agli avversari di limitare Civitanova in attacco e di risalire grazie soprattutto al servizio di Leon. Così il 15-15 arriva su un’invasione a rete di Cester. Ma il peggio deve ancora arrivare per la Lube. Si presenta al servizio l’americano Anderson che infligge una tripletta di punti ai cucinieri che fa svoltare il set sul 17-20. Medei prova a gettare nella mischia anche Stankovic per alzare il muro, ma oramai la squadra di Alekno ha il vento in poppa e va sicura verso il successo nel parziale, non a caso chiuso dal campionissimo Leon.

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lube-kazan-finale-mondiale-per-club-2-325x217Nel terzo serve un’impennata Lube per non riprendere la strada di Civitanova. Resta in campo Stankovic per Candellaro. Si va punto a punto con la Lube che detta i ritmi fino a metà parziale: poi un attacco out di Stankovic ed il solito Leon danno benzina allo Zenit. Biancorossi che riuciono ma pio due errori di Sokolov ed un’invasione di Cester ampliano il vantaggio avversario (17-20). Civitanova non vuol arrendersi, torna sotto 22-23, ma sono ancora gli errori al servizio e il solito immarcabile Leon a spegnere le ultime chance dei cucinieri di restare in gioco. L’attacco out di Juantorena fa esplodere la festa di giocatori e tifosi del Kazan ed è la fotografia di una gara dove Civitanova ha pagato pegno alla forza dell’avversario ma anche ai suoi troppi errori.

lube-kazan-finale-mondiale-per-club-6-1-325x217Lube che rientra in Italia in testa alla classifica della Superlega. Infatti il netto successo di Modena a Perugia ha consentito ai marchigiani di resta da soli in vetta alla graduatoria dopo 12 giornate. Prossimo appuntamento, prima di Natale, giovedì sera alle ore 20 all’Eurosuole Forum in Champions League contro i belgi del Roeselare.

Il tabellino:

CIVITANOVA-KAZAN 0-3 (25-27, 22-25, 22-25)

CUCINE LUBE CIVITANOVA: Candellaro 1, Christenson 3, Juantorena 22, Cester 3, Sokolov 4, Kovar 7, Grebennikov (L), Stankovic 1, Sander, Zhukouski. NE.: Casadei, Marchisio, Milan. All. Medei.

ZENIT KAZAN: Anderson 6, Volvich 6, Leon 19, Butko 3, Gutsalyuk 1, Mikhaylov 12, Verbov (L), Samoylenko 3, Alekno L, Alekseev, Krotkov (L). NE.: Yudin, Panteleymonenko, Kononov. All. Alekno V.

ARBITRI: Simonovic (Serbia) e Mokry (Slovacchia).

NOTE: spettatori 5558. Durata set 30’, 29’, 29’ totale 88’. Lube: bs. 16, v. 7, m. 4, e. 27. Zenit: bs. 12, v. 5, m. 9, e. 17.

(foto Spalvieri/Lubevolley.it)

 

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