Vigilessa aggredita da ambulante,
secondo caso nel giro di 24 ore

CIVITANOVA - L'agente spintonata e fatta cadere mentre stava svolgendo il suo lavoro lungo il lungomare Piermanni. Non ha riportato danni e lesioni. Il sindacato chiede confronto urgente: «Ci viene scaricata tutta la responsabilità di risolvere una piaga dilagante»

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Spintonata e fatta cadere da un venditore abusivo, seconda aggressione nel giro di 24 ore ai danni della polizia municipale. L’ennesimo episodio si è registrato ieri pomeriggio attorno alle 17  sul lungomare Piermanni dove gli agenti della Polizia Municipale stavano svolgendo il servizio di contrasto al mercato illecito. Una vigilessa mentre stava svolgendo il proprio lavoro insieme ad un collega è stata spintonata e fatta cadere, non ha riportato danni e lesioni ma l’episodio desta preoccupazione e l’allarme cresce specie tra i sindacati che chiedono cos’ altro dovrà ancora succedere prima di prendere provvedimenti. Dopo quanto accaduto sabato mattina al mercato quando un abusivo ha perso il polso di un’agenda donna distorcendole il polso e provocandole una stiramento dei tendini (leggi l’articolo), ieri un altro episodio analogo. La vigilessa era insieme ad un collega sul lungomare per evitare che gli abusivi standessero le lenzuola con i prodotti contraffatti. Alla vista delle divise gli stranieri sono scappati e nella fuga hanno perso la merce. La vigilessa ha cercato allora di recuperare e sequestrare alcuni dei borsoni persi nel tragitto ma è stata accerchiata e spintonata fino a farla cadere.

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Benedetto-Crescenzi

Benedetto Crescenzi

«Dovrà succedere qualcosa di grave prima che si cominci seriamente a prendere in mano la situazione riguardante il Corpo di polizia municipale di Civitanova?» L’interrogativo è del responsabile regionale Ospol/Csa Marche (il sindacato autonomo della polizia locale), Benedetto Crescenzi. In riferimento agli ultimi accadimenti  Crescenzi scrive

«Non c’è solo la carenza di cultura della legalità da parte degli abusivi e di cittadini italiani acquirenti (è ormai storia vissuta, per chi conosce certe dinamiche, che il cittadino purtroppo è quasi sempre di parte contraria agli operatori di polizia municipale che procedono nei confronti di venditori abusivi). Ma ben altre motivazioni: la pressione a cui siamo sottoposti, ci viene scaricata tutta la responsabilità di risolvere la piaga dei venditori abusivi dilagante in tutte le città italiane, le continue iniziative e direttive operative alquanto discutibili (attività che per la polizia municipale. dovrebbero essere complementari trasformate in competenza primaria), la mancanza di organizzazione e pianificazione seria dei servizi, la mancanza di adeguata preparazione e strumenti operativi, la scarsa presenza e supporto degli addetti al coordinamento e controllo (i servizi notturni al Donoma ne sono un esempio)».

«E’ pura follia – continua Crescenzi- pensare di contrastare il fenomeno di cui trattasi il sabato mattina, giorno di mercato a Civitanova, ove si registra la presenza di centinaia di abusivi, con solo due vigili in borghese senza aver programmato un piano coordinato che producesse un minimo di operatività fattiva oltre che supporto e sicurezza per i due agenti. Non ci stancheremo mai di ribadire che certe attività vanno espletate attraverso un coordinamento interforze ove ognuno esercita la propria specifica competenza, si ricorda che il sanzionare l’acquirente degli abusivi è competenza primaria della guardia di finanza, che la gestione del contrasto alla clandestinità (molti di loro sono in tale condizione) è di competenza primaria della polizia, che il controllo sul modus vivendi di tali soggetti, che spesso hanno anche precedenti penali, spetta prioritariamente ai carabinieri.

Non ci tiriamo indietro ma per espletare le  primarie competenze e cioè il controllo amministrativo sulla regolarità delle autorizzazioni ed eventuale applicazione delle sanzioni e sequestri amministrativi. Nell’ultimo incontro avuto con il sindaco avevamo chiesto, e ci era stato concesso, un confronto in un tavolo tecnico, per discutere delle problematiche con  la presenza oltre che dell’amministrazione, del dirigente e del comandante, delle rappresentanze sindacali oltre ad una delegazione degli operatori stessi. Gli ultimi accadimenti pongono l’urgente l’attivazione di tale consesso.»

(l.b.)

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