di Laura Boccanera
«Somari, consiglieri comunali che non studiano, presuntuosi e somari». Esordisce così il capogruppo del Pd Giulio Silenzi, oggetto ieri di una conferenza stampa siglata dai consiglieri di Vince Civitanova e Noi con Ciarapica nella quale si rende noto la volontà di Silenzi di riaccreditare per il 2017 l’indennità alla quale aveva rinunciato una volta nominato vicesindaco per destinarla ad associazioni ed enti. Silenzi dimostra, busta del conto corrente in mano, che quei soldi, sono confluiti in un conto dedicato e che la motivazione del riaccreditamento dell’indennità era ben espressa nella richiesta fatta agli uffici: «destinerò quei fondi, 7.090 euro e non 9mila, alle associazioni, come ho sempre fatto, i consiglieri dovrebbero verificare, era tutto scritto nella determina pubblicata nel sito del Comune. Valuterò con il mio avvocato le illazioni sul passato del consigliere Pizzicara». Poi Silenzi spiega la vicenda e il perchè di quella scelta: «ho vincolato la cifra in un conto corrente dedicato che ho aperto appositamente e che mi consentirà di utilizzare quelle somme come fatto in precedenza. Verrà movimentato solo tramite bonifici bancari e renderò note le finalità. L’ho fatto perchè non volevo lasciare a disposizione della una nuova amministrazione quelli che erano soldi miei, magari Ciarapica li avrebbe usati per spostare i canestri del campo di basket e non per quello che avevo impostato io». L’ex vicesindaco spiega poi anche come sono stati utilizzati quei soldi che per essere utilizzati dovevano seguire procedure contabili ferree. Dal 2012 al 2014 infatti sono somme che sono rimaste nel bilancio come risparmio dell’ente. Le indennità del 2015 e 2016 sono state distribuite alle associazioni: «Quando abbiamo rimesso a posto i conti del Comune – dichiara – abbiamo deciso di lasciarle sul capitolo, registrarle come avanzo di amministrazione e metterle a disposizione secondo le scelte dell’assessorato. Questi sette mesi non li metto a disposizione di Ciarapica perchè sono soldi miei. Ho documentato e tracciato questi atti, è tutto nella lettera, se questi signori prima di fare le conferenze stampa in cinque andassero a vedere magari si evitano gaffe. Se non sapevano delle motivazioni sono sprovveduti, se invece non le hanno diffuse sono in malafede». Silenzi passa poi a mostrare quanto certificato nei confronti delle associazioni. Si tratta di 39.500 euro complessivi nel biennio 2015 – 2016 dell’indennità di Silenzi che è stata distribuita fra Anffas, Ant, Ail, Croce Verde, Caritas, Emodializzati. Nei due anni e mezzo precedenti, 2012, 2013 e 2014 la somma è rimasta nelle casse del Comune come risparmio. Poi il consigliere del Pd passa all’attacco: «questi rappresentanti non possono pensare che altri siano diversi da loro e che possa esserci generosità che è stata misuratamente comunicata. Piuttosto mi sarei aspettato che coerentemente, alla fine della conferenza gli stessi annunciassero la rinuncia al gettone di presenza o che avessero chiesto agli assessori di rinunciarvi dando l’esempio. E’ veramente singolare che gente come Monia Rossi che ha avallato la nomina del fratello in Atac, società che lavora con l’azienda della famiglia Rossi (ora c’è un bando per oltre 400mila euro) venga a fare la predica senza documentarsi. Anche perchè il fratello, poi spostato a Gas Marca, continua a percepire indennità. Valuterò anche se agire per vie legali e incrementare il fondo a disposizione delle associazioni dopo le parole di Pizzicara con le quali pone dubbi sulle cifre devolute in passato. Un consigliere di maggioranza dovrebbe verificare, è tutto scritto e tracciato, somari».
«Silenzi ha revocato la rinuncia all’indennità, però lo ha tenuto per sé»
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CIARAPICA ELETTO SINDACO A SUA INSAPUTA?
C’è da approfondire la ricostruzione fornita dall’ex vice-sindaco Silenzi. Se venisse confermata una data (che l’attuale capogruppo PD dimentica di citare), le sue tesi potrebbero perdere di efficacia. I cinque consiglieri di maggioranza riferiscono che la lettera con cui Silenzi richiede il riaccredito dell’indennità per l’anno in corso (da cui la determina degli uffici comunali) è stata protocollata il 20 giugno 2017. Ebbene a quella data Ciarapica non era ancora stato eletto Sindaco: il turno di ballottaggio, infatti, si è tenuto domenica 25 giugno 2017. Va ricordato che la coalizione dell’ex vicesindaco si era nel frattempo apparentata con quella di Ghio, che avrebbe potuto portare in dote 2000 voti e la vittoria per il candidato-sindaco Corvatta. Perciò se la data di protocollo della lettera è confermata, le ipotesi sono due: Silenzi ha doti di “preveggenza” o la sua ricostruzione non è pienamente attendibile. L’ex vicesindaco, infatti, non potrebbe dichiarare, come fa: “Visto che oggi c’è Ciarapica non volevo che i soldi miei potesse utilizzarli la sua Giunta”. Perchè alla data del 20 giugno 2017 (protocollo della lettera?) Ciarapica non era ancora stato eletto sindaco, nè tantomeno esisteva la sua Giunta. Al suo posto avrebbe potuto esserci la Giunta Corvatta, con Silenzi confermato assessore. Precisato che le indennità dell’ex vicesindaco sono state destinate alle associazioni per un biennio e non per l’intero mandato (come passaggi del pezzo lasciano intendere) ci sarebbe altro da approfondire. Oltre all’ex vicesindaco, come noto ha rinunciato all’indennità – seguendo le stesse procedure – anche l’ex Sindaco Corvatta. I cinque consiglieri di maggioranza dovrebbero valutare, dato che sono in ballo, anche la posizione dell’ex Sindaco. Ha richiesto anch’egli – come Silenzi – il riaccredito dell’indennità (e semmai in quale data) oppure ha continuato a destinarla, come nell’ultimo biennio, alle associazioni tramite Comune? Attendiamo chiarimenti sulla vicenda, convinti – fino a prova contraria – che alle buone intenzioni siano seguiti fatti concreti.
Questa volta salto il commento perché sarei costretto a scrivere solo banalità. Oramai parlare di Silenzi e Corvatta dal momento che siamo talmente a conoscenza di tutte le stupidaggini che hanno detto, sempre smontate una ad una e con la massima semplicità per cinque anni e che continuano ancora a strombettare nonostante siano stati rilegati in un angolino del consiglio comunale a fare la minoranza, si rischia di diventare noiosi più di loro.Parlano ancora come se fossero ancora loro a fare i sindaci. Prendiamo l’intervento del Silenzi sui numeri delle presenze che ci sono state a Civitanova quest’estate. Con i numeri Silenzi ha sempre avuto grosse difficoltà, basta ricordare quando disse che Civitanova si era riempita di turisti durante il mese di marzo. Fece una figuraccia tremenda quando venne fuori che si trattava degli operai che alloggiavano in città addetti alla costruzione del Palas e che neanche il Palas gli ha fatto prendere qualche voto in più né a lui e né a quell’altro così come i due tre mila voti del Ghio che sono volati in tutt’altra direzione così come viene riportato nel commento precedente e che mai Silenzi poteva immaginare un atterraggio così diverso da quello sperato.Dimentico forse di non essere più lui l’assessore al turismo, parla come se queste frotte di turisti siano venuti a Civitanova grazie a lui e non perché un aumento c’è stato sicuramente per l’apertura della superstrada dove giunti al semaforo, probabilmente molti avranno girato per P. San Giorgio o S. Benedetto del Tronto, molto più attrezzate e che da moltissimi anni curano la loro vocazione turistica. Per carità non ricominciamo col distribuire le colpe per cui Civitanova con diversi chilometri di spiaggia sia rimasta al palo. Silenzi può dire tutto quello che vuole, tanto per quello che vale, ma Civitanova, quaranta,cinquant’anni fa era si una metà per chi veniva dall’Umbria, dal Lazio e dall’estero. E l’estate profumava nell’aria, e l’inverno vedeva il corso strapieno di gente che non poteva chiudere la giornata sena aver fatto qualche “vasca “. Ma come c…o l’avete ridotta Civitanova?