L’Hotel 77
Sfollati dal sisma e ora sfrattati dall’hotel dove avevano trovato una sistemazione. Sono 84 i terremotati di Tolentino che a febbraio dovranno lasciare l’Hotel 77, passato a fine estate a una nuova proprietà che non intende rinnovare la convezione con Comune e Regione per offrire un tetto a chi ha la casa lesionata dal sisma. Il nuovo proprietario, un imprenditore di Camerino, per il momento non avrebbe cambiato idea. “Per noi è un problema, e nemmeno piccolo – commenta il sindaco Giuseppe Pezzanesi -. Ho provato a intercedere ma i termini restano questi, va avanti con i suoi interessi che non collimano. Spero che però capisca la situazione perché sono quasi 90 persone. Il problema ora è sociale e noi ci stiamo già preparando a trovare altre soluzioni che condivideremo con gli ospiti dell’hotel”.
L’area container di Tolentino
Gli hotel sono stati, già dalla scossa del 24 agosto dell’anno scorso, una delle possibili soluzioni per chi aveva perso la casa. A pagare le strutture per ospitare i terremotati è la Regione, che con ogni gestore ha stipulato una convenzione che copre vitto e alloggio. Le alternative istituzionali agli alberghi sono il contributo di autonoma sistemazione, per pagarsi un affitto da un’altra parte, oppure le casette (per la maggior parte non consegnate) e che comunque a Tolentino non sono state chieste. Per chi ha avuto casa con l’inagibilità di tipo b, cioè danni leggeri, si apre la possibilità di ristrutturazione entro la scadenza della convenzione con l’hotel. A Tolentino c’è anche l’area container, con circa 40 posti disponibili, ma molti non vorrebbero andarci. Altre vie già attivate dal Comune ci sono, come l’acquisto e la sistemazione di appartamenti dove sistemare le famiglie terremotate, ma anche lì esistono delle graduatorie e le prime assegnazioni sono state già fatte.
(Fe. Nar.)
Non diamo risposte assurde. ....bisogna trovarsi dentro per sapere. ...di certo e non per giustificare l'imprenditore ma le rette sono veramente basse. ....ve lo assicuro. ..e non tutti sono disposti a lavorare alla pari se non meno.....bisognerebbe vedere e capire la capienza della struttura. .... Ci si può salvare solo se 2/3 della capienza si riesce a lavorare a regime con prezzi pieni ed 1/3 a quel punto si riesce adxammortizzare e quindi poter ospitare senza alcuna difficoltà. .....
Ma dove vanno questi ?sotto il ponte ?
Sotto il ponte non ci dormono
Ma non può essere!!
Quando comprenderete che questo paese è fallito sarà troppo tardi.... italia è fallita! E le colpe sono di tutti....
Mah... Giusto così... il problema è dei comuni non del privato imprenditore.
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non si fanno i progetti per questi poveracci? ah giusto sono italiani….non portano soldi.
Eh ci credo che non ci vogliono andare nei container. Sai che depressione. Sembra un campo di concentramento e forse lo è.