Tentato omicidio davanti al Liolà:
“Lui tranquillo, ma geloso”

POLLENZA - Sotto choc la cittadina dove vivono Besnik Habibaj e la moglie. "Una famiglia ben inserita. Lina ormai è una del posto, i due figli sono bravissimi ragazzi"

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LA CASA dove risiede Trendelina Halimi con i due figli

 

di Leonardo Giorgi

«Una persona tranquilla, che ha sempre lavorato tanto. Ma evidentemente la gelosia lo ha portato a compiere un gesto così brutale. Questo è un dolore grande per tutta Pollenza». Fausto Orpianesi ancora stenta a crederci. A credere che il concittadino Besnik Habibaj la notte scorsa abbia investito l’ex moglie Trendelina Halimi nel parcheggio della discoteca Liolà di Montecassiano, per poi prenderla a martellate sulla testa (leggi l’articolo). Habibaj è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, mentre la donna è in prognosi riservata all’ospedale di Torrette. «Nessuno si sarebbe mai aspettato un gesto del genere – sottolinea Orpianesi, residente in borgo Santo Spirito di Pollenza -. Lui da diverso tempo non poteva più entrare a casa sua, dopo che era stato allontanato. Lo aiutavano don Roberto e la Caritas, ma probabilmente era troppo geloso della sua ex, una donna giovane, alta e molto bella. Lina (così la chiamano a Pollenza, ndr) ormai era una del posto e i due figli sono bravissimi ragazzi. Da un anno circa lavorava come sarta a Passo di Treia, dove aveva una relazione con un uomo del posto». La notizia dell’aggressione si è sparsa a macchia d’olio a Pollenza, dove nei bar, nelle pizzerie e nei locali pubblici non si parla d’altro.

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Besnik Habibaj

«Sono cose che non riusciamo neanche a metabolizzare ancora» raccontano alcune signore al bar Centrale. «Fa venire i brividi – spiega il parrucchiere Alberto Fattobene -, una cosa del genere non me la sarei mai aspettata, soprattutto da lui. Ci sono persone che magari a pelle non danno una buona impressione, ma lui sembrava davvero tranquillissimo. Forse la differenza di età con la moglie (55 anni lui, 41 lei, ndr) ha portato a uno scontro di mentalità. Della famiglia conosco comunque meglio il figlio Denis, che è un bravissimo ragazzo perfettamente inserito tra i giovani del posto, essendo cresciuto qui». La casa in via Marinozzi 15, nel centro di Pollenza, dove abitano Trendelina e i suoi figli oggi è deserta, con la famiglia che si è stretta attorno alla donna, in coma farmacologico. «E’ assurdo pensare che un gesto del genere – spiega Gina Marini, pensionata – arrivi da una persona così ben inserita. Non ci si spiega come abbia potuto essere così brutale con la madre dei suoi figli».



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