Segreteria provinciale del Pd, tutto pronto per il ring. Sarà Osvaldo Messi, sindaco di Appignano, a sfidare il segretario uscente Francesco Vitali. I renziani non ci stanno alla candidatura unica, se non condivisa. Così ieri, durante un convegno molto partecipato all’hotel Grassetti, hanno lanciato il guanto della sfida a chi in questi mesi non ha voluto sentire storie. Il loro candidato sarà Messi. A meno che, entro giovedì, gli altri dem non facciano un passo indietro, dimostrandosi disponibili a trovare un’alternativa concertata con tutte le anime del partito. Diversa da quella di Vitali, eletto a ottobre dell’anno scorso tra le polemiche dei “sindaci per il cambiamento”, tra cui figurava proprio Messi. I giorni scorsi il senatore Mario Morgoni aveva prima richiamato i colleghi di partito Angelo Sciapichetti e Irene Manzi sulla necessità di aprire le candidature al dialogo. Inascoltato, a detta sua, aveva rilanciato con l’appuntamento di ieri sera. La scadenza per le candidature è il 2 ottobre. “Dobbiamo rilanciare il Pd, renderlo un partito provinciale che dedichi le sue energie a cercare soluzioni ai problemi della gente e non a comporre equilibri tra capicorrente – dice Morgoni -. Un partito capace di iniziativa e di scelte coraggiose per essere un riferimento sicuro per le nostre comunità. Primarie per la scelta dei candidati, un nuovo rapporto con gli amministratori, maggiore presenza nei territori con un nuovo impulso all’attività dei circoli, un rinnovamento e un ampliamento della classe dirigente. Nelle candidature per le prossime politiche dare spazio non solo alle figure “professionali” della politica ma saper scegliere a valorizzare le energie migliori della società civile. Su questi temi i renziani sono pronti ad un accordo unitario che comprenda anche la figura del segretario provinciale”. E sul nome di Messi: “una figura che rappresenta con la sua storia, il suo operato e il suo profilo politico e umano quell’idea di politica e di partito caratterizzata da spirito di servizio, coerenza, serietà e indipendenza. Osvaldo Messi ha anche tutte le caratteristiche per poter essere valutato un candidato pienamente unitario, ma se per raggiungere una sintesi convincente per tutti fosse necessario individuare una figura diversa noi siamo pronti e primo fra tutti Messi”.
(Fe. Nar.)
(Servizio aggiornato alle 14)
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Mi piacerebbe che da questa componente renziana del PD che sta cercando di dire cose nuove rispetto all’appiattimento degli ultimi due anni venissero aperte ed esplicite critiche alle sfacciate operazioni clientelari della Giunta Reg.le e del PD Reg.le (Giannini, Comi, Lodolini, Casini, ecc.).
Un partito che è in cammino e punta al rinnovamento vero, e non di facciata, non può rimanere inerte dinanzi a siffatte operazioni, che mortificano la politica nel senso più alto e disgustano tutti i giovani che sono disperatamente alla ricerca di lavoro.
“Mi piacerebbe che da questa componente renziana del PD che sta cercando di dire cose nuove rispetto all’appiattimento degli ultimi due anni …”
“Un partito che è in cammino e punta al rinnovamento vero, e non di facciata…”
MA CHI CI CREDE, BOMMARITO? : TU?
Sì, è vero che di nefandezze ne hanno fatte tante alla faccia di chi cerca disperatamente lavoro, alla faccia dei democratici di sinistra se ce ne sono ancora capaci di sapere perché continuano a sostenere un partito senza volto se non quello di essere al servizio delle banche , alla faccia dei terremotati, di tutti i cittadini a cui vengono chiusi ospedali pronto soccorsi e reparti d’ospedale ( basta citare l’ora e venti di viaggio da Visso all’ospedale di Macerata per il parto prematuro miracolosamente finito bene a differenza di altri interventi tipo infartuati giunti già morti per la lunghezza dei soccorsi di cui però non ho mai sentito alzarsi una voce di denuncia ), alla faccia degli operai a cui per renderli muti ed obbedienti hanno tolto l’art. 18, alla faccia degli italiani invasi da migranti che ne stanno combinando di tutti i colori e che per forza di cose faranno saltare il tanto temuto da Minniti “ Stato sociale “ che mi sembra già sulla strada buona per un bel crack, alla faccia di chi in nome del Pd continua ancora a lucrare dopo non aver mai lavorato in vita loro e mantenuti da vitalizi, pensioni non certo da fame come quelle di cui non parlano mai ecc. ecc. eccetera. Come si può pensare che questa gente possa rinnovare tutto ciò che hanno distrutto da Berlinguer in poi. Si parla di un partito che ha perso milioni e milioni di elettori che si sono resi conto di non votare più per la sinistra ma per un non meglio identificato partito ridotto alla cura di interessi personali e corse alle poltrone. Da una parte i renziani sconfitti al referendum dall’altra non so chi ma l’articolo facendo i nomi di Sciapichetti e la Manzi la dice lunga sul vuoto dei personaggi che ostacolano le scelte di Morgoni. Ma che vogliono innovarsi, fanno già parte del passato anche se in televisione fanno vedere che un sacco di gente sta a sentire Renzi, sicuramente con il vecchio trucco dei viaggi in corriera gratuiti con pasto annesso.
Bah…Quale Bommarito , politicamente espostosi qui , contrastare ? Quello ex di sinistra, appartenente al vecchio PCI, o quello poi passato all’estrema destra con l’ MSI, oppure, quello più evanescente oggi, in subdolo accordo col Pd renziano ” della prima ora” , coi vari Morgoni , Lambertucci & Company? Bravo chi lo capisce. Anche se non necessario per nessuno, sapere come la pensi politicamente, Bommarito, s’intende.