Giorgia Meloni e il ministro Minniti con il fascicolo sull’Hotel house preparato dal consigliere regionale Elena Leonardi
L’Hotel house
La Regione non può permetterselo, il Comune nemmeno. Ma l’Hotel house di Porto Recanati va abbattuto o sistemato prima che la situazione degeneri ulteriormente e per questo serve attingere alle risorse della legge finanziaria. Ecco in sintesi la proposta di legge a firma dei consiglieri regionali Luca Marconi (Popolari-Udc), Fabio Urbinati (Pd), Boris Rapa (uniti per le Marche) e l’assessore dem Angelo Sciapichetti. Nel frattempo la consigliera di Fratelli d’Italia Elena Leonardi ha intercettato il ministro dell’Interno Minniti durante la manifestazione di Atreju a Roma, consegnando nelle sue mani un fascicolo sul palazzone multietcnico.
Luca Marconi
LA PROPOSTA DI LEGGE – “È da molto tempo – dice Marconi – che stiamo ragionando su questa emergenza, e abbiamo avuto più incontri con gli amministratori del comune di Porto Recanati. L’unica soluzione è attingere da una legge che stanzi fondi e stabilisca le modalità per arrivare anche all’abbattimento di questo palazzone e alla sistemazione di tutti i suoi residenti, che siano proprietari o no dell’appartamento in cui vivono. Siamo in una fase di ricostruzione post-sisma e anche questo è un altro terremoto sociale di fronte al quale non possiamo più tenere gli occhi chiusi e far finta di niente. Siamo al limite dell’ipotesi di sgombro forzato e mi metto nei panni anche del sindaco Mozzicafreddo e con lui sono in linea con quanto sta facendo. “La situazione del palazzone multietnico non è da paese civile – prosegue Marconi -. Si rischia di dover far sgomberare il palazzo con urgenza senza una soluzione per il dopo: pensare prima le cose credo sia un atto di umanità per chi è coinvolto, suo malgrado, in queste situazioni. Mi interessa che questo problema venga risolto anche se a prima vista sembra impossibile”. La proposta sarà presentata in Parlamento. “Crediamo – conclude – che il tempo delle chiacchiere, delle denunce e delle analisi sia finito: responsabilità impone risposte ed è ora di darle”.
Elena Leonardi
IL DOSSIER AL MINISTRO – Leonardi invece ha redatto un vero e proprio dossier e l’ha consegnato a Minniti. “Nel documento – dice la consigliera – evidenzio la grave situazione di illegalità diffusa e il proliferare della criminalità. Incentrata, in particolare, sul traffico di stupefacenti. Ho fatto presente il degrado ambientale e sociale che coinvolge in misura differente tutti i condomini dello stabile, e la potenziale imminente esplosiva situazione. Ho ricordato l’ordinanza del sindaco di Porto Recanati e la situazione della morosità delle utenze. Ad esempio con il gestore della fornitura elettrica, con il quale si sono accumulati ingenti debiti e con una lunga serie di fornitori e manutentori, tanto che gli ascensori non sono più funzionanti. Ho ricordato il tragico evento del 2015 quando uno dei portieri perse la vita precipitando nel vano di uno degli ascensori proprio nel tentativo di farlo ripartire. Nel breve incontro, che ha per un attimo interrotto il protocollo della manifestazione – conclude Leonardi – ho potuto rappresentare al ministro la problematica relativa all’Hotel House contenuta nel dossier consegnato, chiedendogli un interessamento diretto”.
Hotel House e River Village “Bombe sociali pronte a esplodere, il Comune è preparato?”
E per fortuna che state ragionando....prendere dal pubblico per dare al privato...bisogna vedere con quale parte del corpo ragionate...
Bel duo stiamo freschi.
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Beh le prossime casette SAE direi proprio di riservarle agli amici multietnici, sempre che le gradiscano…tanto i terremotati possono aspettare, stanno buoni e zitti mica sono pericolosi.
https://youtu.be/zTzr3biYmhA
Situazione incancrenita dalla politica governativa favorevole alla immigrazione incontrollata e dalle inconcludenti passerelle di suoi esponenti come CHAOUKI e la KYENGE, prima di spendere risorse pubbliche inutilmente bisogna bonificare il palazzo da tutti gli immigrati irregolari ed espulsione dall’Italia.
Forse non ho capito..
gli appartamenti sono di proprieta’,li hanno lasciati degradare e adesso lo stato cioe’ noi gli paghiamo I lavori?
nel mio condominio dove dovremmo risistemare il cortile esterno posso quindi chiedere I soldi in regione?
Credo di no,sono italiano, bianco e pago le tasse quindi mi devo pagare le cose da solo..ma dico siamo impazziti?
sono quasi tutti proprietari ,vogliono vivere in italia…se lo pagano,altro che umanita’ ,questo e’ approfittarsi di noi che siamo dei co.glioni.
ingegnosi i nostri politici!!!