La Panda rubata dal 20enne e la volante della polizia in via Spalato
Arrestato due volte in quattro giorni. Alla fine è finito nel carcere di Montacuto Mevudlin Musliji, il 20enne serbo residente a Macerata, che martedì si era schiantato contro una volante della polizia a bordo di un’auto rubata per evitare di essere fermato. Dopo il caos in via Macerata di quella mattina infatti, la polizia lo aveva arrestato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Per lui erano stati disposti i domiciliari, ma già la sera stessa era evaso una prima volta: gli agenti infatti durante un controllo lo avevano sorpreso a bere in un bar.
Il giorno dopo, durante la direttissima al tribunale di Macerata, per il ragazzo (denunciato a quel punto anche per evasione) il giudice aveva disposto i domiciliari con il braccialetto elettronico. L’altro giorno però, sempre durante un controllo, i poliziotti non lo hanno trovato in casa: evasione bis e altra denuncia. Così il Gip del tribunale di Macerata ha aggravato la misura cautelare, dai domiciliari al carcere. Stamattina quando gli gli agenti sono andato prenderlo a casa per portarlo dietro le sbarre, non c’era: terza evasione. E’ stato preso dalla polizia ferroviaria di Ancona alla stazione dorica, e ora si trova nel carcere di Montacuto. Fondamentale, per trovare il ragazzo in fuga, la collaborazione tra la squadra Volanti e la Mobile di Macerata con la polizia ferroviaria di Ancona.
Schianto con l’auto rubata: il 20enne confessa Domiciliari e braccialetto elettronico
Alla guida di un’auto rubata: frontale con la Volante della polizia Arrestato un 20enne
Si ma tra quanto esce??? Il paese degli impuniti!!!
A casa mandatelo
In italia siamo invasi da mine vaganti.!!!!!!!!
Che paese ridicolo
In carcere: Pure Li Li manteniamo!
doveva fare tre evasioni per finire in carcere? mah
a ciai la testa dura eehhh mazzocco'!!!!!
Non è questione di evadere .a questo evidentemente non importava proprio nulla del divieto imposto .
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Adesso voglio proprio sentire il suo avvocato difensore che si inventera’ per farlo uscire e rendere vani gli sforzi delle forze dell’ordine pagati da noi controbuenti !!!
Che gli avvocati si facciano un esamino di coscienza !! che tanto prima o poi se li troveranno dentro casa ..
Ma ci si rende conto quanto è costato sto Cagliostro!!…a incominciare dalla macchina della polizia, la burocrazia e ora anche vitto e alloggio!!
C’è da incominciare a far pagare i danni a sta gente! (senza distinzione).
Pulire i cessi pubblici, tagliare l’erba delle rotonde (che sembrano una giungla), raccogliere le foglie cadute, ecc. ecc. ecc.
Così facendo…la prossima volta ci pensa bene prima di fare cretinate!!
E il Comune risparmia!!
Ma come funziona esattamente il braccialetto elettronico?Chi me lo spiega?
Un altro bravo ragazzo.
Mi accodo a Filippo Corridoni perché la cosa sarebbe un ottimo spunto per un articolo giornalistico. Il braccialetto elettronico costa caro alle casse dell’erario ma dovrebbe garantire la geolocalizzazzione.
Se questo evade dai domiciliari, non è che le FF.O per accertare l’evasione devono essere all’interno dell’appartamento, eh! Non è possibile che debbano cercare “a naso” l’evaso. Il GPS nel braccialetto dovrebbe indicare l’ultima posizione utile.
Giornalisti di Cronache Macetesi, alzare le chiappe ed indagare su questo argomento è d’obbligo!