Continua il botta e risposta a distanza tra il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui e l’assessore regionale Angelo Sciapichetti sull’ufficio per la ricostruzione a Caccamo. Il primo cittadino attacca: «è un peccato dover constatare ancora una volta che l’assessore regionale Angelo Sciapichetti interviene solo quando gli vengono contestate situazioni che sono sotto gli occhi di tutti». Si riferisce all’intervento dell’assessore di ieri, quando ha motivato la scelta caduta sulla località di Serrapetrona come sede dell’ufficio perché legata a motivi di spazio e al maggior numero di dipendenti che possono lavorare all’interno della struttura (leggi l’articolo). Aprire un tavolo di discussione con i sindaci del territorio per valutare o meno la possibilità di trovare altre soluzioni, comunicare i tempi della promessa sistemazione dei locali dell’Unione montana, individuati dal presidente Alessandro Gentilucci come possibile sede dell’ufficio, e confermare o smentire l’inagibilità dei locali al piano terra della nuova sede (leggi l’articolo): questo chiede Pasqui a Sciapichetti nella sua nota.
«Mi accusa di fare sterile polemica riguardo ai rilievi che io e il collega Alessandro Gentilucci abbiamo mosso in merito alla decisione della Regione di affittare dei locali da un privato per collocare a Caccamo di Serrapetrona l’ufficio ricostruzione. In primo luogo, Sciapichetti dovrebbe spiegarci per quale motivo, se i locali che noi avevamo proposto per spostare a Camerino l’ufficio ricostruzione non sono sufficienti ad ospitare abbastanza personale, non ce lo ha mai comunicato. Forse ho smarrito la sua lettera – ironizza Pasqui – L’assessore è certo che non si possa trovare una soluzione pubblica per l’ufficio ricostruzione? A Sciapichetti a questo punto chiedo una cosa che non ha mai fatto ma che appare imprescindibile: aprire, su questa questione, un tavolo di discussione con i sindaci della montagna, con la parte del territorio che ha subito le conseguenze più devastanti dal terremoto. Aprendo un tavolo di confronto con i sindaci di Visso, Castelsantangelo, Pieve Torina, Muccia, Camerino e tutti gli altri primi cittadini dell’entroterra maceratese sarà possibile capire se c’è o meno la possibilità di trovare altre soluzioni – sottolinea il primo cittadino della città ducale – Da ultimo, mi si vuole far passare come “asso pigliatutto”, quando in realtà io non ho mai chiesto che l’ufficio ricostruzione fosse portato a Camerino. Io ho chiesto che venisse collocato in una delle zone più colpite dal sisma: Visso, Muccia, Pieve Torina. Poi è arrivata la disponibilità del presidente dell’Unione montana Alessandro Gentilucci per i locali dell’ente a Camerino e ci siamo messi a disposizione – precisa Pasqui che poi conclude, rincarando la dose – Ciò che maggiormente mi meraviglia è che a parlare sia chi si riempie sempre la bocca della parola “collaborazione” senza poi metterla mai in pratica. Assessore Sciapichetti, visto che siamo in tema e lei afferma testualmente “ho già effettuato una verifica con gli uffici, e come opera pubblica verrà finanziata, con le priorità attribuitagli dall’ente, attraverso il piano delle opere pubbliche e così restituita alla collettività”, vorrei sapere con certezza quali saranno i tempi della sistemazione dei locali dell’Unione Montana che il presidente Gentilucci aveva individuato quale potenziale sede dell’ufficio ricostruzione – conclude Pasqui – Perché oltre alle parole, è ora di passare ai fatti. Infine chiederei pubblica conferma o smentita sulla notizia della presunta inagibilità dei locali di Caccamo individuati quali nuova sede dell’ufficio ricostruzione».
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In effetti Sciapichetti, la ceriscioleria varia e tutta la marsumaglia del burocratismo regionale stanno trattando il povero sindaco Pasqui come un due di coppe quando la briscola è bastoni.
Questa faccenda della pesciata in faccia, ricevuta con la decisione di collocare a Caccamo e non a Camerino la sede dell’Ufficio Ricostruzione, è solo l’ultima sella serie.
L’appartenenza di Pasq
Un altroVero che Sciapichetti è uno che basta guardarlo in faccia per giudicarlo, ma
E’ partito l’invio prima della fine della scrittura del commento precedente …
Stavo scrivendo che a non aiutare Pasqui ad avere buona udienza presso Sciapichetti (uno che basta un po’ guardarlo in faccia per capirlo …) e la burocrazia regionale è la diversa collocazione politica del sindaco di Camerino rispetto al colore dell’attuale governo regionale. Un po’ come Sciapichetti stesso aveva provato a fare col sindaco di Cingoli Saltamartini, al quale avevano provato ad appioppare la grana della riparazione del ponte di Castreccioni, di proprietà del Consorzio di Bonifica. Ponte difettoso fino dalla costruzione ma che Sciapichetti stesso e Netti, presidente del Consorzio di Bonifica, s’erano impuntati a suon di interventi e pubbliche dichiarazioni, nel voler far riparare al comune di Cingoli, sostenendo che il Comune piglia ogni anno dei soldi per la manutenzione del ponte, e con quei soldi doveva provvedere a metterlo a posto. Messa a posto che doveva evidentemente ricomprendere, secondo il duo Sciapichetti-Netti, anche i difetti originari di costruzione … roba da chiodi. E Saltamartini, sindaco di centrodestra, è anche egli, come Pasqui, di diverso colore politico rispetto all’attuale governo regionale.
Lo schema con Saltamartini però non ha funzionato, e l’ottimo sindaco di Cingoli ha spuntato l’ottenimento dei lavori di sistemazione del ponte con i fondi della ricostruzione.
Sulla fregatura a Pasqui in tema di collocazione dell’Ufficio Ricostruzione invece pare che ben poco Pasqui stesso possa ancora fare, dato che sarebbe a quanto pare stato già firmato il contratto d’affitto col proprietario per i locali di Caccamo.
Vediamo un poco con quali altre future performance il governo regionale animerà le cronache della ancora impantanata e mai iniziata sul serio ricostruzione, che per ora ha visto impiantare pochi o nulli cantieri e invece assai più scaramucce di bassa cucina politica come queste.
polemica… idiota… nun se po sentiii
PS: la sede fatela a montelago che se sta frischi…ce fate unu eliporto na strada co otto corsie… tanto come sperperatori de sordi sete inbattibili…
Caro Bonfranceschi, lei dimostra di essere male informato e prevenuto. Sul ponte di Cingoli le cose non sono andate come dice lei, si informi meglio.I lavori si stanno effettuando perché la protezione civile nazionale ha verificato e certificato il nesso di casualità tra la scossa di terremoto 6.5 del 30 ottobre e l’aggravamento della staticità del ponte stesso e se è stato ottenuto il finanziamento completo dell’opera e fatta la gara di appalto in tempi record è grazie alla Regione Marche ed al consorzio di bonifica. Se ricorda, le polemiche invece ci furono perché dopo il primo terremoto del 24 agosto il Sindaco Saltamartini denunciò l’inesistente rischio Vajont e perché il Comune di Cingoli voleva fosse finanziato quello che fino alla scossa del 30 ottobre non era possibile perché non era dimostrabile il nesso di casualità con la prima scossa di terremoto…quanto alla faccia, ognuno ha la sua, la mia è al quanto brutta ma pulita,la sua non la conosco e non mi permetto di fare commenti
Non basta la burocrazia ha romperci, attacchi stupidi sulla sede,io sono di Tolentino, credo che una scelta migliore per tutti sia quella scelta, visto chela superstrada si trova nei paraggi.