di Marco Cencioni
(foto di Federico De Marco)
“Un capitano c’è solo un capitano”. Un’emozione fortissima ha travolto poco meno di 600 cuori neroazzurri questa sera a Civitanova nel momento in cui Javier Zanetti è entrato all’interno del ristorante Orso, location in cui la leggenda dell’Inter ha incontrato quelli che hanno voluto partecipare all’evento organizzato dalla Vis Civitanova in collaborazione con la Prince Sport di Paolo Biancucci e la Trementozzi Eventi comunicazione. “Siete fantastici, grazie per tutto questo calore e per questa accoglienza– ha detto la leggenda dell’Inter – Sono felicissimo di essere qui vicino a voi. Nonostante tutte le difficoltà sempre Forza Inter”. Il campione argentino è stato il grande protagonista della serata di gala nella quale è stato presentato il camp estivo gestito dall’associazione “Leoni di Potrero”(che “Pupi” gestisce con Esteban Cambiasso) che si terrà nelle strutture dei Salesiani dal 19 al 24 giugno e sarà riservato ai bambini dai 7 ai 15 anni. Durante la conviviale, resa possibile grazie alla partnership con l’associazione Sogni e Passioni, lo storico capitano e attuale vice presidente dell’Inter ha salutato i tifosi, ha firmato autografi e si è messo in posa per preziose foto ricordo. Il capitano é stato letteralmente preso d’assalto dall’affetto dei tifosi. “Grazie di cuore per l’amore che mi dimostrate. L’Inter siete voi, una testimonianza immensa di affetto per i nostri colori. Siete tifosi fantastici. Per questo noi dobbiamo fare le cose migliori per tornare a vincere perché meritate di godere dei nostri successi”. Appena la scorsa settimana Javier Zanetti era stato a Tolentino per la donazione – da parte dell’inter – di un centro sportivo (leggi l’articolo).
Un capitano per Tolentino, Javier Zanetti conquista tutti (anche il sindaco milanista) FOTO
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
E stata veramente bellissima serata…
Nel post terremoto ce mancava proprio un centro sportivo, prioritario
Non esiste una reale e oggettiva separazione tra suono e silenzio, ma soltanto tra l’intenzione di ascoltare e quella di non farlo.
Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno dell’Inter.