L’onorevole Lara Ricciatti
Tempi più lunghi per la restituzione dei tributi della ‘busta paga pesante’, estensione della zona franca urbana anche alle micro imprese, esenzione per le famiglie terremotate dal pagamento delle tasse universitarie. Sono le modifiche al decreto legge del 24 aprile 2017 sulle iniziative per le zone colpite dal sisma proposte dall’onorevole Lara Ricciatti, vice presidente del gruppo Art. 1 – Movimento democratico e progressista alla Camera. Il decreto, attualmente in fase di conversione in legge, prevede tra le altre misure la restituzione dei tributi sospesi con la cosiddetta ‘busta paga pesante’ in sole nove rate, a partire da febbraio 2018. “Rateizzazione che potrebbe creare non poche difficoltà per chi ne ha usufruito e che rischia di vanificare in parte l’utilità stessa della misura – spiega Ricciatti -, per questo nell’emendamento che abbiamo presentato chiediamo che i tributi sospesi e non versati possano essere dilazionati sino a 18 rate mensili. Inoltre abbiamo proposto la modifica della norma che istituisce la zona franca urbana, chiarendo che il provvedimento è valido anche per le micro imprese, quelle con meno di dieci dipendenti. Precisazione doverosa per un territorio come il nostro, caratterizzato da un tessuto produttivo ricco di realtà economiche di questo tipo. Infine, abbiamo riproposto una misura che ritengo doverosa: l’esenzione dal pagamento delle tasse universitarie per l’anno 2016-2017, per tutti gli studenti residenti o domiciliati nei Comuni del cratere. Non c’è nulla di più difficile per un genitore di dover dire ai propri figli che a causa del terremoto non possono più studiare. Credo che lo Stato debba farsi carico di queste situazioni e garantire a questi ragazzi il diritto a costruire il proprio futuro”.
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perché?
Gli “onorevoli” marchigiani, se degni di quel titolo, tutti,
di ogni colore politico, hanno il dovere di battersi in Parlamento per tutelare i cittadini delle nostre zone terremotate.
Tutti !
Ma cosa centra la zona franca con il terremoto. La zona franca esiste fin dal 1 Gennaio 1948, giorno in cui dovevano decadere tutte le leggi reggie e fasciste, per essere sostituite dalla costituzione Italiana. Coloro che non sono d’accordo mi dovrebbero dire qual’è l’articolo della costituzione Italiana che dice di tassare la proprietà, da non confondere con il reddito vero che la proprietà privata può produrre, perché quello si che va tassato. Io sono a conoscenza che la proprietà privata viene riconosciuta e garantita dall’art. 42 che ne determina il modo di acquisto e godimento, ma non parla d’imposte. Ma se arriva il ladrone politico che mi chiede il pizzo sulla mia proprietà acquisita con i soldi che lo Stato mi ha lasciato dopo che si è preso fino a l’ultimo centesimo di tasse sul mio reddito da lavoro, l’art. 42 non mi garantisce più nulla. Anzi: visto che il pizzo si ripete annualmente, la politica ladrona in pochi anni ruba la mia proprietà invece di garantirmela. Questo per ciò che riguarda le tasse sulla proprietà. E per quelle che riguardano il reddito da lavoro o di pensione, secondo l’art. 53 della costituzione le tasse si pagano in base al guadagno. Quindi: chi non lavora non deve pagare nulla, chi guadagna poco che non supera lo scaglione minimo non deve pagare nulla ugualmente, per chi guadagna molto, non è chiaro perché dovrebbe usufruire di una finta zona franca che invece di essere un favore potrebbe essere un danno. Se accettiamo tutto per buono quello che la politica ci mette sotto il naso, non dobbiamo lamentarci dei ritardi perché accettiamo anche che molti i politici mangiano bene con la confusione e burocrazia che creano ad arte.