di Gianluca Ginella
(Foto di Lucrezia Benfatto)
«Credevo stessi dormendo quando ti ho visto e allora ti ho chiamato per svegliarti: “Andrea, Andrea!”. Ma tu non mi hai risposto. Ti eri addormentato per sempre». Alfredo Mancini, titolare della Orim, con sé oggi al funerale del figlio Andrea, scomparso a 43 anni lo scorso venerdì mentre rientrava da Milano (leggi), aveva diversi fogli. «I miei dipendenti sanno che quando mi porto un discorso scritto è per dire qualcosa di importante e perché non voglio sbagliare nessuna parola» ha detto rivolgendosi dall’altare della chiesa dell’Immacolata di corso Cavour di Macerata, alle circa 500 persone presenti (tante rimaste fuori sul marciapiede).
Alfredo Mancini arrivato in chiesa alle 15,30 ha abbracciato i presenti, ha detto ad un amico «Noi siamo forti, vero?». Poi si è seduto di fianco alla moglie e ai nipotini Gabriele (7 anni) e Sofia (4) e alla nuora Cristina Orlandi. “Siamo forti”, e Alfredo Mancini ha cercato di esserlo veramente, nonostante l’immenso dolore. Lo ha fatto con le carezze ai nipoti, cercando e riuscendo a sorridergli quando si rivolgevano a lui. Lo ha fatto salendo all’altare, guardando i presenti, e spiegando che l’amore per suo figlio gli imponeva di ricordarlo «sperando di non piangere». Parole che ha scritto su di un foglio, ma che avrebbe voluto incidere su pietra con oro, ha detto. Ha ringraziato i presenti per «ogni bacio, ogni parola. Non credevo fossero così lenitive del dolore».
Poi si è rivolto a suo figlio «Amore mio, quando a casa tua sono venuti due poliziotti a dirci cosa era successo, ero dapprima incredulo. Poi ho avuto paura che tu avessi sofferto. Poi quando ti ho visto non credevo ai miei occhi. Avevi una espressione serena, parevi addormentato. Io ti guardavo, tu mi guardavi. Allora ho provato a svegliarti». «Andrea so che mi ascolti, l’ultima volta che ci siamo visti ti avevo chiesto se potevo fare i compiti con Gabriele – dice ancora Mancini –. Tra i compiti c’era quello di religione». Si parlava della resurrezione di Cristo:
«Ho detto a Gabriele che l’energia di una persona e i sentimenti non vanno in cielo ma restano con noi. Questo ci dà certezza che chi va in cielo resta tra noi. Mentre dicevo queste cose tu ti addormentavi in una piazzola dell’autostrada». Un carattere «meraviglioso. Potevi sembrare un po’ ruvido – ha detto ancora il papà -. Ma eri come un pezzo di pane abbrustolito. Di fuori ruvido ma assaggiandolo buonissimo (e Mancini a questo punto si è commosso, per poi scusarsi con i nipoti e la nuora, ndr). Spero il vuoto che hai lasciato sia lenito dai tuoi bambini». Mancini ha poi parlato della Orim, di come il figlio avesse avviato un progetto per organizzare in maniera perfetta l’azienda e di come chiederà aiuto ai collaboratori per portare avanti il lavoro del figlio. Poi alla nuora: «Hai una moglie bellissima, e l’hai amata molto. Cristina ha una strabiliante bellezza interiore. Saprà crescere Gabriele e Sofia con un amore doppio».
Il padre Alfredo Mancini
Poi ha concluso: «Non è naturale quello che è accaduto. Non è giusto, ma purtroppo è vero. Ciao amore mio». Parole che sono state salutate con un grande applauso in chiesa. Poi ha parlato la moglie di Andrea, Cristina Orlandi. «Amore mio, abbiamo avuto una vita felice e pensavo non sarebbe finita mai. Ora tutto si è spezzato, ma sono sicura che rimarrai vicino a me. Continuerò a parlare di te ai nostri figli, in modo che non dimentichino mai il loro papà. Sulle braccia hai tatuati i nostri nomi, ti accompagneranno dove sei ora. Tutte le sere prima di darci la buonanotte ci confermavamo che eravamo la persona più importante l’uno per l’altra. Anche ora te lo confermo. Buonanotte Andrea, buonanotte amore mio». La cognata, Francesca Orlandi, lo ha ricordato come il «cognato perfetto. Un amico, un fratello. Sei stato un grande uomo». Paolo Mosconi ha parlato invece per i dipendenti della Orim: «Te ne sei andato in un pomeriggio di mezza primavera. Lo hai fatto nel tuo stile: discreto, riservato, apparentemente timido. Ti ricordiamo come ti abbiamo visto mentre partivi per Milano: bello, sorridente, con il tuo vestito blu. Ci piace pensare che dall’alto ci stai guardando. Il giallo era il tuo colore preferito. Scaldaci ogni mattina con i tuoi raggi».
A celebrare il funerale don Egidio Tittarelli, insieme a don Fabio, parroco a Corridonia. Con loro anche due padri carmelitani: Fulvio e Gino: «Li avevamo sposati noi – dicono –. Ricordo che venne anche Katia Ricciarelli, che era amica di famiglia». Ad accompagnare il feretro all’arrivo una colonna di Harley Davidson, moto che poi hanno sostato di fronte alla chiesa. «Faceva parte del gruppo Harley Davidson di Civitanova» spiegano. Tra i presenti al funerale, dove sono arrivati ben tre furgoni di fiori, il sindaco di Macerata, Romano Carancini, Ferdinando Cavallini, direttore della Banca della Provincia di Macerata, l’imprenditrice Orietta Varnelli, Enrico Ruffini, presidente della Filarmonica, Giuseppe Giampaoli, direttore del Cosmari.
Paolo Mosconi
La cognata Francesca Orlandi
La moglie Cristina Orlandi
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Ciao Andrea! ! ! ! ! Le MIE PIÙ sentite condoglianze alla famiglia! ! !
Amen…R.I.P…..
Ciao andrea
Andrea che te devo dí? Il mio ricordo più bello è quando verso le 19:45 per andà a casa dal due fonti na sgarufatella col 318 la facevi sempre. Mancherai. Tanto.
Proprio vero mauro ….c’è una scena di quando era in questo periodo con la sua allergia hai pollini. …quando starnutiva allargava le mani racchiuse vicino al naso e faceva finta di mandare microbi ….a mani aperte. ..ridendo col suo modo di fare ….mi mancherai Andrea…le volte che ci incrociavamo salendo piediripa gareggiando in tranquillità…… sara’ sempre nel mio cuore nella mia testa la sua voce …il suo approfondire ogni argomento e discuterne x ore senza alcun peso …grazie Andrea ..
Condoglianze alla famiglia
Conosco benissimo la famiglia Orlandi……..le più sincere condoglianze alla signora Cristina!!!
Dai familiari di Andrea Mancini, riceviamo:
Le famiglie Mancini ed Orlandi ringraziano sentitamente tutti quelli che hanno dimostrato il loro affetto per Andrea. Risponderanno direttamente a tutti, con i dovuti tempi, e comunicano che sabato 6 maggio, alle ore 18,30, si terrà una messa di suffragio nella chiesa dell’Immacolata a Macerata.
Andrea sempre con noi❤
Condoglianze cristiane alla Famiglia Mancini. Ivano Tacconi