Il taglio del nastro
di Federica Nardi
(Foto e video di Lucrezia Benfatto)
Un’area camper nuova di zecca nel verde dell’Abbadia di Fiastra. Cinquanta posti in un prato morbido, affacciati sulle colline, sui fiori che colorano in questa stagione il parco e sugli animali al pascolo poco distanti. Accanto all’area c’è anche un ampio modulo con docce e bagni pronto ad accogliere gli amanti della natura provenienti da tutto il centro Italia. Perché, come ha ricordato questa mattina all’inaugurazione il vescovo Nazzareno Marconi, “qui siamo a due passi dalla superstrada”. Per questo, dice Marconi, la nuova area “può diventare un punto di attracco fondamentale, uno snodo di un turismo di chi ama i luoghi belli”. E annuncia “questa sarà per noi una cattedrale sostitutiva dato che la nostra è chiusa. La messa di Pasqua la faremo qui, così come la veglia e il giovedì santo”. Il vicesindaco di Tolentino Emanuele Della Ceca parla dell’Abbazia come “della prima fidanzatina per un bambino che scopre una bellezza così grande che deve necessariamente condividerla. Da qui ripartiamo ancora più carichi dopo il terremoto”. Per il primo cittadino di Urbisaglia Francesco Giubileo conta “fare le cose di qualità. Quest’area può diventare un volano per l’attività turistica e anche fonte di reddito. A questa speranza si unisce un senso di rinascita”.
Perché il clima di festa continua nell’antica abbadia, che riapre il percorso turistico del chiostro e del giardino dopo la chiusura forzata a causa del terremoto (leggi l’articolo). “Siamo intervenuti con dei primi lavori – spiega l’ingegnere della Curia, Gianfranco Ruffini – In questo modo il percorso, anche se il primo e il secondo piano restano chiusi, è sicuro anche in caso torni una scossa pari a quella del 30 ottobre”. Il resto del palazzo che ospita gli uffici della fondazione rimane chiuso: “il sisma ha provocato il distaccamento di alcune facciate – dice Ruffini – serve un intervento abbastanza complesso”. Presenti anche la presidente della fondazione Carima, Rosaria Del Balzo Ruiti e il presidente della fondazione Giustiniani Bandini Giuseppe Sposetti, che fin dalla chiusura del complesso abbaziale dopo il sisma si era impegnato per riaprire il prima possibile uno dei luoghi simbolo del patrimonio naturale e artistico della regione, tanto da finire insieme ad altri 49 location nella nuova campagna promozionale della Regione (leggi l’articolo). Sposetti è concentrato adesso sulle opportunità future. I lavori più importanti per rimediare al danno del sisma sono ancora da fare ma “ci sono piani di carattere nazionale che offrono opportunità anche per noi”.
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Finalmente una buona notizia!
Invece di farvi le foto, e mi rivolgo ai sindaci, perche non vi vergognate per come tenete la strada che da petriolo conduce appunto all’abbadia. VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!
Na sistemata alla strada saria ora ! Gli ammortizzatori li ho lasciati lì
la strada parallela rispetto all’area camper ..quella che arriva poi al bivio x petriolo – corridonia e’ in uno stato che a dire pietoso e’ un complimento….per i turisti che verranno ma anche x noi che ci transitiamo e’ un pericolo costante x le ns .auto…vedo in foto molti personaggi importanti e mi chiedo..”chissa’ se per caso si sono chiesti oppure hanno pensato ad una soluzione x eliminare del tutto (e non rattoppandolo)..questo “percorso di guerra”??…sarebbe pure ora….chi puo’ si prenda le proprie responsabilita’ e si dia da fare..grazie !!!!
Un nuovo Stato Pontificio sarebbe anche meglio della Svizzera.
Occhio, io controllo tutto.
I camper sul prato? E’ discutibile.