di Claudio Ricci
Una vita a coltivare la terra, a 94 anni gli è stato tolto il terreno cui si dedicava dal 1951. Ferdinando Giorgetti, fino a martedì, lavorava nel suo orto sotto via Zorli poco fuori dal centro di Macerata. “Un pezzetto di terra di cui si è occupato sin dal 1951 quando era contadino della famiglia Andrenelli che ha poi ceduto la proprietà”, racconta il figlio di Ferdinando, Massimo Giorgetti, che oggi ha assistito impotente all’ingresso delle ruspe con polizia e vigili urbani che hanno proceduto a restituire l’area ai proprietari. “Già la settimana scorsa, il 7 febbraio – spiega l’avvocato Mauro Chiariotti, che assiste la famiglia Giorgetti – un geometra incaricato è entrato con due escavatori nel campo in possesso a Giorgetti da circa 70 anni. Hanno buttato giù tutto, compreso il capanno dove Ferdinando teneva gli attrezzi del valore di qualche migliaio di euro. Abbiamo chiamato le forze dell’ordine che li hanno fatti smettere e sono stati querelati perché hanno esercitato, a parere nostro, un diritto arbitrario. Questa mattina sono tornati e noi faremo nuovamente denuncia”. Intanto stamattina l’avvocato Francesco Angelini, che assiste la famiglia Giorgetti per la parte civilistica, ha depositato l’azione possessoria, in quanto “Era stato messo su quel terreno dall’allora proprietario e aveva il possesso di quel terreno – continua Chiariotti -. Erano presenti anche 15 arnie che con l’ingresso dei mezzi sono state in parte danneggiate e alcune api sono morte”. Tre figli, cinque nipoti e un bisnipote, il signor Ferdinando si occupa del terreno da circa 70 anni e vive nel quartiere Pace da una vita. Oggi si vede portare via l’attività che più di ogni altra lo teneva occupato e attivo durante le sue giornate.
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Alle ruspe saprei io dove mandarle…
A scava’ buche per farci gentilmente distendere i promotori di questa “umana” azione… e non si preoccupino che quarched’uno passa de sicuro a ricoprirli….
La cattiveria di queste persone non ha confini..
io spero sia uno scherzo, perchè se no stiamo veramente partendo di testa. adesso spero almeno gli ridiano le spese improntate da quel signore.
Quanto siamo umani! !!!!!! Da non credere, prendersela con un uomo di 94 anni!!!! E lasciatelo fare a quell’età! !!!
Ma che bell’esempio di civiltà. .. !!!
Xkè non andate con le ruspe dove sapete… e non ve la prendete con i soliti cittadini….certo che i soldi e gli affari non guardano in faccia a nessuno. .. siamo proprio finiti male in qsto mondo…
Diritto usocapione
sono stato il vicino del signor giorgetti,splendida persona…
Dopo 20 Anni non c’è il diritto di usucapione qui è più di settant’anni e così che funziona la legge nelle Marche?
Non sarebbe opportuno sentire anche “l’altra campana”, prima di emettere sentenze?
L’articolo colpevolmente non ne parla, dando un’informazione parziale.
Forse sarebbe stata meno sensazionale?
Così come viene presentato il fatto non si può fare altro che dare ragione al 100% al Sig. Giorgetti, però voglio avvertire i lettori (come d’altronde giustamente fà anche il Sig Tartari) che prima di emettere una sentenza bisogna ascoltare tutte le campane: infatti se la proprietà si è ripresentata a distanza di una settimana dal primo bliz, forse c’è qualcosa che non collima con quanto riferito dalla famiglia Giorgetti e scritto da C.M. Purtroppo a volte i cronisti di C.M. non hanno approfondito più di tanto gli argomenti trattati! Sarei curioso di conoscere gli sviluppi futuri della vicenda, ed invito vivamente questa redazione a darcene notizia!
Ma in che lurida società viviamo? Solidarietà al sign. Giorgetti
A seguito dell’articolo pubblicato su Cronache Maceratesi questa mattina, oggetto anche di commenti errati (perchè errata è la notizia), mi permetto di precisare cosa davvero è accaduto e quale sia la reale situazione in fatto e diritto.
In primo luogo, il Sig. Giorgetti aveva un contratto di affitto del terreno in oggetto di durata di anni 15+15 scaduto ormai nel 2013 e non più rinnovato; peraltro i canoni del terreno, minimi, non venivano pagati nemmeno più fin dal 2011.
Pertanto, non avendo più alcun titolo per l’ingresso sul terreno, venivano impiantati cartelli indicanti la proprietà privata; non può esercitarsi, inoltre, alcun usucapione in virtù dell’esistenza di precedente titolo (affitto) che ne impedisce appunto la realizzazione.
Di nessun pregio invece, che in loco il terreno fosse coltivato o che vi insistesse un capanno dove il Giorgetti teneva i propri attrezzi; chiunque, dalle foto pubblicate, comprenderà che trattavasi semmai di una “quasi discarica” essendovi perfino frigoriferi rotti (e non vi è corrente in loco) ed altro di incerta provenienza.
Le arnie e le api, peraltro non di proprietà del Giorgetti nè da lui custodite, non sono state affatto danneggiate ed anzi, con il proprietario si è raggiunto un accordo bonario di comodato per farle restare in loco, attesa la delicatezza della problematica connessa con lo spostamento delle arnie.
Il Giorgetti, lo si ripete, senza titolo alcuno e senza che vi fosse possesso effettivo di alcunchè (le fotografie scattate attestano senza ombra di dubbio che il terreno non era nè coltivato nè lavorato in alcuna maniera), semplicemente non vuole che la proprietaria eserciti i suoi diritti per ragioni che certo potrà esporre in sede civile e/o penale.
Le stesse comunicazioni provenienti dal collega che lo assiste, testimoniano quanto sopra; inoltre, il Giorgetti ben avrebbe potuto diffidare la proprietaria a svolgere i lavori per i quali era anche stato avvertito eccependo l’esistenza di un titolo giuridicamente valido (possesso od altro), cosa questa invece non avvenuta.
Spiace per la situazione ma pretendere che altri, sulla proprietà di appartenenza, non siano liberi di effettuare i lavori che desiderano, non è propriamente “civile”; passare per vittime laddove non esiste alcun diritto, idem.
Questo dovevo sia a tutela della mia cliente che della verità, il tutto al netto del prosieguo e degli sviluppi -anche giudiziari- che potranno seguire.
Avv. Luciano Maria Bora
In termini giuridici sembra che l’azione sia legittima.
La domande che pongo sono le seguenti :
Alla proprietaria, necessitava in maniera urgente e tassativa, rientrare in possesso del terreno?
Una persona che coltiva la terra e quindi credo che la tenga pulita da erbacce e infestanti, dava così tanto fastidio?
Si fa presto ad avere ragione di un 94 enne.
In altri casi invece, ci si gira dall’altra parte…..
Il punto non è se alla proprietaria serviva o meno ma le conseguenze, stante l’evidente degrado e l’accumulo di materiale classificabile come rifiuto, in ordine ad una possibile “visita” della ASUR o della Polizia Municipale.
Siamo certi che, anche in quel caso, il Sig. Giorgetti avrebbe vantato la paternità della “discarica”?
Ad ogni modo, così come è stato raggiunto un accordo bonario e GRATUITO con il proprietario delle arnie (che dall’articolo sembrano appartenere al Giorgetti), la stessa cosa avrebbe potuto realizzarsi con il Giorgetti che però ha preferito lo scontro, anche attivando le forze dell’ordine, evitando ogni ipotesi di colloquio bonario.
La cliente, stante anche l’età del Giorgetti, come detto sopra, lo aveva avvertito che era sua intenzione realizzare lavori sul proprio terreno già anni fa…. non la settimana scorsa!!
Se poi si pretende di poterlo tenere per sempre, allora….
Non effettuerò alcun altro commento per rispetto anche della controparte che certo potrà dire la sua anche in questa sede.
Avv. Luciano Maria Bora
Ripeto, non vi era alcuna coltivazione ed il terreno non era assolutamente manutenuto da alcuno; Iil Sig. Giorgetti non coltivava assolutamente nulla nel terreno della mia cliente, pur avendolo certamente fatto in passato.
E’ una vicenda strana (sfratto per morosità, per finita locazione, altro?), perché in Italia i conduttori, gli inquilini, godono di notevoli tutele legali. Quindi occorre sentire i dettagli dello sfratto, che dovrebbe essere stato fatto con tutti i crismi di legge, vista la presenza delle forze dell’ordine.
sono bravi si……
«Il primo che, cintato un terreno, pensò di affermare ‘Questo è mio’, e trovò persone
abbastanza ingenue da credergli fu il vero fondatore della società civile. Quanti delitti,
quante guerre, quante uccisioni, quante miserie e quanti orrori avrebbe risparmiato al genere
umano colui che strappando i paletti o colmando il fossato, avesse gridato ai suoi simili:
«Guardatevi dall’ascoltare questo impostore. Se dimenticate che i frutti sono di tutti e che la
terra non è di nessuno, voi siete perduti». Ma è molto probabile che allora le cose fossero
già arrivate al punto di non poter durare così com’erano; infatti quest’idea di proprietà,
dipendendo da parecchie idee antecedenti che non sono potute nascere se non in
successione di tempo, non si formò tutt’ a un tratto nello spirito umano: fu necessario fare
molti progressi, acquistare molta abilità e molte cognizioni, trasmetterle ed arricchirle di
generazione in generazione, prima di giungere a quest’ultimo termine dello stato di natura.»
(Jean-Jacques Rousseau)
Per Tognetti.
E’ una società nella quale l’inquilino è difeso oltre ogni ragionevole forma di decenza, ossia anche quando detiene un immobile per mesi senza pagare 1 euro di affitto.