Il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, l’ex primo cittadino Dario Conti e il rettore Unicam Flavio Corradini
di Monia Orazi
Una proposta di legge “chiavi in mano” per istituire una zona franca per tre anni ed una zona economica speciale nei 131 comuni del cratere terremoto, è stata presentata oggi a Camerino. La proposta di legge, promossa per la prima volta su Cronache Maceratesi dall’ex sindaco Dario Conti (leggi), è già stata depositata in parlamento dal deputato socialista Oreste Pastorelli e consegnata al presidente della Repubblica Mattarella, nel corso della sua recente visita a Camerino. I contenuti sono stati illustrati dal gruppo di lavoro formato da docenti Unicam ed avvocati che l’hanno predisposta. È stato ricordato come nel terzo decreto legge sul terremoto fosse prevista una zona franca all’articolo 18, poi stralciato. In concreto la proposta è formata da due titoli, nel primo si parla di zona france per tre anni, nel secondo di una zona economica speciale in vigore sino al 2023, nei territori delle quattro regioni, Umbria, Marche, Abruzzo e Lazio, colpiti dal sisma. Beneficiarie della “zona franca urbana” sono le piccole e medie imprese.
I vantaggi fiscali previsti sono l’esenzione dalle imposte sul reddito sino ad un limite di 100mila euro, dall’Imu e dall’Irap sino ad un massimo di 300mila euro. La zona economica speciale prevede una serie di agevolazioni anche per le nuove imprese che si insedieranno nei centri del cratere fino al 31 dicembre 2018, con una serie di parametri per evitare una delocalizzazione in tempi rapidi. Chi rientra nella Zes non dovrà pagare fino al 2023 Ires, Irap, Imu, imposte sul trasferimento di terreni e fabbricati. Le imprese potranno inoltre beneficiare della riduzione sino al 50 per cento, dei contributi previdenziali da versare per i propri dipendenti. Spetterà allo Stato, concordare con l’Unione europea, l’eventuale esenzione dall’Iva. Promotore della proposta è stato appunto Conti, con il plauso del primo cittadino Gianluca Pasqui e del rettore Flavio Corradini. Gli estensori del testo della proposta di legge sono gli avvocati e docenti: Antonio Flamini, Fabrizio Lorenzotti, Francesco Rizzo, Francesco Casale, Roberto Esposito, Paola Morlupo, Serafina Larocca, Giuseppe De Rosa.
Il popolo dei Sibillini, orgoglioso del proprio passato, non deve chiedere l’elemosina
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Ottima idea. Qualche domanda: come mai se la zona franca riguarda, giustamente, tutti i comuni del cratere, ci sono solo il Sindaco di Camerino e l’ex Sindaco di Camerino a presentarla? I parlamentari marchigiani dove sono? La Regione? Gli altri sindaci del territorio? Perché Ussita ha stretto un sodalizio, per gli stessi temi, con l’Università di Macerata? Purtroppo sono perplesso e scoraggiato: neanche il terremoto ci fa marciare uniti.
La proposta risponde agli interessi dei terremotati, ma sarà totalmente ignorata: in primo luogo, perché una «no tax area» costituirebbe un pericolosissimo precedente; in secondo luogo, perché l’enorme debito pubblico e la sua crescita irrefrenabile rendono i nostri governi famelici; in terzo luogo, perché l’Unione Europea non consentirebbe mai l’istituzione di una «no tax area» sia per i due motivi menzionati (precedente pericoloso e debito pubblico) sia perché la «no tax area» sarebbe un aiuto di stato.
La proposta risponde agli interessi dei terremotati, ma sarà totalmente ignorata: in primo luogo, perché una «no tax area» costituirebbe un pericolosissimo precedente; in secondo luogo, perché l’enorme debito pubblico e la sua crescita irrefrenabile rendono i nostri governi famelici; in terzo luogo, perché l’Unione Europea non consentirebbe mai l’istituzione di una «no tax area» sia per i due motivi menzionati (precedente pericoloso e debito pubblico) sia perché la «no tax area» sarebbe un aiuto di stato.
Una no tax area di queste proporzioni, minerebbe alla base la prima funzione del nostro Stato: ” Tassa, arraffa, aumenta, preleva, che lo Stato deve mantenersi con i soldi di tutti e chi lo rappresenta ne deve cogliere il massimo utile per continuare a tassare, arraffare, prelevare, impoverire. Mors tua vita mea. Lo Stato siamo Noi! ( traduzione pluralista del famoso:L’état, c’est moi, (“Lo Stato sono io”) attribuita a Luigi XIV. Da un mio calcolo sicuramente errato, visto che alla prima scossa si parlava di 4/5 miliardi di euro ( il miliardo è costituito da milioni che se vengono dallo Stato, sono per loro natura stitici e spesso si presentano sotto forma di ectoplasmi ( spiriti, di natura incorporea )che non tutti riescono a vedere se non hanno il “dono “, adesso si dovrebbe arrivare a 40/50 miliardi. E’ una somma enorme da spendere, che creerebbe problemi enormi. L’unica soluzione, sarebbe quella di dire che si stanno spendendo ( qualche gru qui e la, qualche mucchio di mattoni e il gioco è fatto )poi si sa il tempo passa.. il tempo è galantuomo.. il tempo aiuta a dimenticare, ci sono le votazioni, il nuovo governo da fare, il grano da crescere, i campi da arare.
Guardare ogni giorno
se piove o c’è il sole,
per saper se domani
si vive o si muore
e un bel giorno dire basta e andare via.
Però, prima di prendere qualsiasi decisione e di scrivere qualche altro buono proposito da presentare a quelli “ che capisce “, vista l’incertezza di quella che sembrerebbe una vera scommessa, direi di aspettare i bookmakers inglesi che sicuramente non si lasceranno sfuggire una così incerta e ghiotta occasione.
L’Unione Europea dovrà chinare il capo di fronte al carisma camerte.
Dopo l’ennesimo terremoto non si sa ancora cosa c’è da fare. Neanche fosse il primo terremoto della storia in Italia. Ma!
Mi viene l’obbligo di pormi una domanda: ma questi luminari che pensano di far credere di lavorare a beneficio dei terremotati l’anno mai letta la costituzione Italiana? Se si, dovrebbero aver capito che la tassazione nel nostro paese è sancita dall’art. 53, che dice: tutti dobbiamo contribuire alle spese dello Stato secondo la propria capacità contributiva. E quale può essere la capacita contributiva se non il reddito in moneta liquida che ognuno possiamo avere durante l’anno? Se gli autori della NO TAX Area sono d’accordo e visto che non è gente da cultura elementare, dovrebbero capire 1) che in un paese come il nostro che si definisce democratico, è impensabile poterci fare una legge fiscale su misura per ognuno di noi, a meno che non si voglia dividere per imperare; anche se la solidarietà in casi di calamità naturali dovrebbe essere un atto dovuto; 2) sarà proprio difficile capire che il benessere di un paese, la ripresa di cui tanto si parla, compresa quella per i terremotati, dipende esclusivamente dalla quantità della moneta che circola nel paese? Visto che solo con una certa quantità di moneta che circola si può avere lavoro e benessere per tutti? 3)E’ mai possibile che non ci si debba rendere conto che paghiamo decine ti tasse incostituzionali che impediscono la circolazione della moneta perché viene sequestrata dall’enorme carrozzone parassitario pubblico, costituito da almeno ottocento parlamentari di troppo, da tutte le regioni, province e dalla mancata volontà politica di accorpare i comuni in maniera più efficiente facendo in modo che i sindaci potessero avere trattativa diretta con lo Stato senza aspettare le briciole dagli enti locali intermedi? Ritornando alla Costituzione Italiana, gradirei sapere da chi conosce la Costituzione meglio di me: in quale art. sta scritto che bisogna pagare le tasse sugli immobili sotto il nome di falso reddito catastale quando il reddito non esiste, e che invece credo sia giusto pagarle sul reddito vero che produce la proprietà e cioè soltanto quando esiste? A me risulta che volente o nolente, le tasse, qualunque nome abbiano, vengono pagate sempre da un reddito vero e non da quello inventato senza senso. Allora, perché devono esistere decine di tasse indirette utili solo alla delinquenza politica e molto dannose per tutti i cittadini? Ecco, se venissero eliminate tutte le tasse incostituzionali, non ci sarebbe bisogno della NO TAX Area.