La demolizione dei laboratori al Divini prima del terremoto. Il nuovo istituto sorgerà nella stessa area della vecchia scuola
di Claudio Ricci
Sarà una struttura in legno, acciaio e calcestruzzo prefabbricato su moduli costruiti con la tecnica del cassero a perdere. Una scuola da 9 milioni di euro il nuovo istituto tecnico Divini di San Severino che sorgerà sulle rovine del vecchio edificio e vedrà poi ricostruiti anche i laboratori. Un polo all’avanguardia, sicuro, in linea con le ultimissime normative antisismiche e antincendio inserito insieme ad altri 11 istituti nell’ordinanza per la ricostruzione emessa dal commissario Vasco Errani. Un provvedimento che lascia ben sperare nella celerità della realizzazione delle scuole – attesa per l’inizio del prossimo anno scolastico a settembre – che comprendono anche le nuove Dante Alighieri e Mestica a Macerata. Proprio la Alighieri sarà al centro di un incontro domani tra l’amministrazione del capoluogo e i dirigenti di Cassa depositi e prestiti, l’ente statale proprietario dell’area ex Cras che potrebbe essere, ma non è ancora detto, la sede del futuro plesso. “E’ ancora in corso la fase interlocutoria – spiega il sindaco Romano Carancini – il confronto di domani servirà ad ulteriori valutazioni da parte di Cdp per la cessione dell’area”.
Intanto l’ordinanza emessa da Errani fissa i parametri per la costruzione dei nuovi edifici. E prevede la “costruzione in sostituzione delle scuole che non possono essere oggetto di adeguamento sismico secondo la disciplina delle norme tecniche per la costruzione degli edifici strategici di classe d’uso IV (costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti)”. In ragione, continua il testo del provvedimento “dell’eccessiva onerosità degli interventi a tal fine necessari, da realizzarsi, per l’inizio dell’anno scolastico 2017-2018”. “La realizzazione di una nuova sede per il Divini è ormai una certezza con la pubblicazione dell’ordinanza 14 del commissario Errani – dice il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei -. Le istituzioni vanno ringraziate, Errani in primis, per il lavoro svolto sulla questione dell’Itts, scuola di proprietà della Provincia dichiarata inagibile a seguito delle scosse di ottobre». Anche a Macerata si procede verso la definizione di una tabella di marcia che possa garantire la consegna delle 2 nuove scuole in tempi ragionevoli. Secondo il ministero, una volta sbrigate le scartoffie, il cantiere potrebbe essere chiuso entro pochi mesi. Magari. Domani un incontro con cassa depositi e prestiti Fase di interlocuzione dirigenti.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Poco più di 2 mesi fa, con i soliti (abusati ed oramai ridicoli) squilli di tamburri e rulli di trombe, l’Amministrazione per la Dante Alighieri aveva chiaramente lasciato intender che oramai era cosa quasi fatta, visto che c’era stata “…la massima dispoinibilità…”
.
Le solite pompose (o pompate??) affermazioni di cerchi che si chiudono, proposte condivise da partner pubblici…
.
https://www.cronachemaceratesi.it/2016/11/12/una-nuova-scuola-alle-casermette-al-posto-della-dante-alighieri-ce-lok-del-ministero/885978/
.
Ma se tutti erano d’accordo: come mai questo stop??
.
Sorge il dubbio che qualcuno abbia capito male prima (e quindi nulla era stato condiviso) o che, peggio, qualcuno prima abbia forse cercato di vendere il gatto, senza averlo nel sacco (Trapattoni docet)
.
Ergo si dovrebbe scegliere tra i soliti dilettanti allo sbaraglio o tra i venditori di porzioni miracolose del far west.
.
Qualunque sia la scelta povera Macerata…
L’ordinanza n.14 non contiene un cronoprogramma per la realizzazione di ogni singola scuola, ma stabilisce che il centro nazionale unico di progettazione istituito a Roma da Errani con tecnici di sua fiducia, dovrà prevedere nelle scelte progettuali unicamente il sistema costruttivo detto a”secco”, cioè prefabbricato (legno, acciaio e cls prefabbricato). Nello stabilire ciò è stata di fatto cancellata la possibilità di partecipare alla gara d’appalto al 99% dell’imprenditoria edile marchigiana (basata sul sistema costruttivo “umido”). Non centrano i criteri di sismicità che devono essere sempre rispettati (abbiamo visto come si sono mal comportati la maggior parte dei capannoni prefabbricati con il terremoto dell’Emilia). No c’è dubbio che in questo modo saranno favorite le imprese del nord (emiliane in particolare). Certo, tutto legittimo e sicuramente trasparente, tuttavia le uniche due gare d’appalto finora effettuate, quella da 1,8 milioni per la rimozione delle macerie e quello delle casette in legno da 1000€/mq, sappiamo a chi sono state aggiudicate nonostante le white list.