di Monia Orazi
Sono arrivati i primi quattro moduli abitativi provvisori, nella zona industriale di Pieve Torina, dove da diversi giorni i militari dell’esercito stanno eseguendo opere di urbanizzazione primaria, per consentire l’insediamento di un centinaio di sfollati.
Gli uomini della seconda task force del Genio, al comando del colonnello Carlo Di Pasquale, hanno lavorato ininterrottamente per consentire quanto prima di ridare un’abitazione più confortevole, a coloro che non hanno più una casa. Da diverse settimane, in una vasta area pianeggiante, nella zona industriale di Muccia, si è insediata la task force, composta da circa trecentocinquanta militari giunti da ogni parte d’Italia, dotati di professionalità proprie dei reparti del genio, già intervenuti durante i terremoti all’Aquila o in Emilia Romagna, in zone di guerra come l’Afghanistan, o in caso di gravi calamità come ad Haiti o in Pakistan. Dalle divise si riconoscono i “marò”, il gruppo di fucilieri di marina della brigata San Marco, i paracadutisti dell’ottavo reggimento genio guastatori Folgore di Legnago, il decimo reggimento guastatori di Cremona, il ventunesimo reggimento guastatori di Caserta e il reggimento guastatori alpino di Trento. Imponente lo spiegamento di mezzi, tra le grandi tende che per diversi mesi saranno la casa degli uomini in divisa.
“Stiamo realizzando delle opere di urbanizzazione, su cui andranno poi installati i moduli abitativi, per permettere il passaggio da altre sistemazioni provvisorie, a questa”, spiega il colonnello Di Pasquale. Al momento altri due cantieri sono aperti a Cascia, i militari potrebbero provvedere alla realizzazione di altre aree urbanizzate, alla sistemazione di ponti e strade, secondo le direttive impartite dal centro di comando e controllo di Rieti, che sovrintende alle operazioni dell’emergenza post terremoto.
La prima task force del Genio dell’esercito si trova in servizio dal 24 agosto scorso nella zona di Amatrice, il recente insediamento dell’esercito a Muccia è il segno della grande devastazione subita dall’entroterra a causa del sisma, con la necessità del supporto militare, per eseguire tutte quelle opere necessarie a far tornare vivibilità e normalità nei piccoli borghi feriti dalle scosse. I militari trascorreranno tutti le festività lontano da casa, impegnati a servizio della popolazione locale.
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Complimenti !! Far lavorare le imprese del posto no ????
Magari. Non ci vanno le imprese perché non vengono pagate in più rispetto alla.loro normale remunerazione. I militari lo fanno col ♡