Uniti per le Marche cerca il riavvicinamento
ma Corvatta se ne va

CIVITANOVA - Stati generali della lista regionale all'hotel Cosmopolitan. Il sindaco arriva, sta qualche minuto poi esce. La critica di Costamagna: "Una scortesia, non capisce che il suo popolo è qui"

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Gli Stati generali di Uniti per le Marche

 

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di Laura Boccanera

(Foto Federico De Marco)

Stati generali di Uniti per le Marche, si riparte da Civitanova in cerca della convergenza del centrosinistra. Tutto il quartier generale della lista regionale e dei partiti e delle liste che la compongono si è riunita oggi pomeriggio all’hotel Cosmopolitan per cercare di cambiare le sorti della politica locale. Prende la parola quasi per ultimo Ivo Costamagna nel suo intervento sulla situazione locale, poco prima arriva il sindaco Tommaso Corvatta, scambia qualche parola all’orecchio con Costamagna e se ne va senza intervenire nè salutare la platea.  Un’occasione mancata per il socialista che rilancia: «mi spiace che il sindaco non abbia potuto o voluto fermarsi – dice Costamagna – Qui a Civitanova c’è la tempesta perfetta che qualcuno ha voluto e studiato con la destabilizzazione della lista prima e la richiesta di dimissioni del presidente del consiglio poi (il riferimento è alla lista di Piero Gismondi La nuova città e all’ex Upc Pier Paolo Rossi ora confluito nella lista del candidato Stefano Ghio ndr). Occorre riaffermare il primato della politica, noi diciamo no a liste ideate o adattate, in questo modo apriamo la strada ai cinque stelle consegnando mani e piedi ai grillini». L’idea è quella di ripartire dai valori riformisti e moderati e rilanciare una candidatura che sia espressione di tutto il centrosinistra: «ripartiamo dalla politica – continua Costamagna – scegliamo con Corvatta quale candidato possa essere il migliore. Chi crea lobby e si distacca non è la nostra politica. O ci mettiamo in mente questo e ritroviamo cortesia e dialogo personale o siamo destinati alla sconfitta». Non sembra però esserci il riavvicinamento sperato col sindaco Corvatta che sta qualche minuto e poi lascia la sala. Una “scortesia” che Costamagna si lega al dito e condivide con la platea durante il suo intervento: «spiace che il sindaco non sia qui a capire che è qui il suo popolo, quello che l’ha eletto, non capisce che ci sia necessita di un confronto. Resta difficile pensare a una coalizione con liste inventate o barattate per il polo museale». L’assemblea ha però anche analizzato aspetti di più ampio respiro regionale con una ampia rappresentatività di forze politiche. Tra i presenti, tra gli altri Moreno Pieroni, Massimiliano Sport Bianchini, Gianluca Carrabs, il presidente della provincia Antonio Pettinari, il consigliere regionale Francesco Micucci e il segretario Pd Civitanova Mirella Franco, Francesco Comi e Luca Marconi.

 

 

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