Una istituzione per i cittadini di Macerata il “front office” del Municipio si direbbe oggi ma nel 1976 quando ha iniziato più semplicemente ‘usciere’. Per Mario Monachesi, poeta e cultore delle tradizioni, animatore culturale, oltre che dipendente comunale oggi è l’ultimo giorno di lavoro. «Sono stato assunto il 5 luglio 1976,- dice Mario – avevo 23 anni non compiuti. Ricordo quel giorno come fosse oggi, non dimentico quel vestito bianco della “festa”, che mia madre ha voluto che indossassi, dicendomi: “vai su lu cumune…e recordete de sorride sempre”.
Ha attraversato epoche politiche diverse con tanti sindaci che si sono succeduti in quel palazzo oggi inagibile per il terremoto, da Ireneo Vinciguerra a Romano Carancini. «Serbo di tutti i sindaci e delle loro amministrazioni un ricordo bellissimo, credo di aver sempre offerto loro il mio impegno da diligente dipendente. Ho sempre collaborato con tutti con estrema professionalità».
Monachesi con il collega ed amico Mario Pazzarelli, nel giorno dell’esposizione in comune della coppa del mondo di calcio
In 40 anni non ha mai preso un richiamo, ne scritto e ne a voce, la sua cartella personale è immacolata.«Ho invece lettere di encomio da parte dell’indimenticato dottor Fabrizio Liuti, dirigente ufficio stampa. Non dimentico certo tutti gli altri dirigenti, in special modo il segretario generale Luciano Salciccia, Vittorio Gianangeli e Luciano Gasparri. Sin da subito sono stato nominato Messo notificatore e negli ultimi anni ho avuto anche l’incarico di coordinatore uscieri addetti all’accoglienza palazzo centrale. In questi 40 anni ho conosciuto anche un infinità di cittadini, spero di aver accolto tutti con il sorriso e di non essere stato maleducato o scortese con nessuno. Io sono fiero di aver lavorato in comune. Un grande abbraccio a tutti i miei colleghi di qualsivoglia livello, ai colleghi che sono andati in pensione prima di me. Non scordo chi purtroppo non c’è più. Sono stati anni belli, gioiosi con tutti e tutte. Per ultimo ma non per ultimo vorrei ringraziare Mario Pazzarelli, Matteo Carancini e Sandro Cipolletta, le tre persone con cui ho collaborato fino all’ultimo”.
Ora che avrà più tempo libero l’auspicio è che cresca la sua produzione poetica e letteraria, magari potrà redigere quel diario che in combutta con la nostra redazione aveva annunciato il primo aprile di 4 anni fa: “Vizi privati e pubbliche virtù degli amministratori maceratesi”. Una pubblicazione che prometteva scottanti rivelazioni ma in realtà era solo un pesce dì’aprile ben riuscito.
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Auguriiiiiiiiiiiiiiiii…..Mario…… 🙂
Auguri Mario !!!!
Tanti auguri, da oggi sei un collega. La vita da pensionato è bella: io sto scrivendo un libro in dialetto.
Auguri carissimo Mario, con te si allontanano il sorriso e le “sudate carte” che sempre, in Consiglio e fuori, mi mostravi. Carte dei tuoi versi, appunti di carattere storico, foto e immagini. Un abbraccio da guido
Pur vivendo a Corridonia, mio comune di nascita, continuo a sentirmi cittadino maceratese. E come tale non dimentico una persona sempre sorridente, affabile, disponibile e squisita come Mario Monachesi.
Adesso che è in pensione avrà più tempo per creare arte. Una collaborazione con Cronache Maceratesi sarebbe auspicabile, sia per la validità delle opere, sia per avere la costante presenza di Mario, raggiungibile almeno attraverso i “commenti”.
Auguri, Mario, ci mancherai.