di Michele Carbonari
Regna la piena confusione nella Civitanovese. Come dimostra una nota pubblicata nella pagina facebook della società rossoblu, è stato sollevato dall’incarico per gravi inadempienze, e con risoluzione immediata del contratto, il direttore tecnico Felice Quinto. Lo stesso è diffidato «a recarsi presso lo stadio, gli spogliatoi e gli uffici annessi, a rilasciare interviste e ad assumere qualunque iniziativa in nome e per conto della Civitanovese. Può recarsi allo stadio solo come spettatore pagando regolarmente il biglietto». La decisione poteva anche essere prevedibile poichè a portarlo a Civitanova fu il vecchio Dg Mario Cerolini, dimessosi lo scorso 8 novembre, e venendo meno la sua figura l’ormai ex direttore tecnico non aveva più un braccio destro con cui lavorare. Resta da capire quali siano state le inadempienze che hanno portato a questa scelta. Nel frattempo ha preso una brutta piega anche la trattativa per la cessione della società: sembrerebbe che l’imprenditore locale che si era fatto avanti abbia fatto poi un passo indietro. Al momento sono cucite le bocche in casa rossoblu. Probabilmente la nuova triade incaricata alla cessione (l’avvocato Domenico Basile, la vicepresidente Giuseppina Marinozzi e il direttore sportivo Antonio Cardinali) sta attendendo che qualcun altro si faccia avanti. In ultimo, resta complicata la situazione, soprattutto logistica, dei calciatori. Dieci su ventitre hanno problemi di alloggio. Capitan Negro, il vice Lignani, Rubino, Battisti e Loconte girano gli alberghi della zona di notte in notte, Vassallo, Progna e Sindaco hanno trovato sistemazione momentanea all’interno della sede visto che entro il 30 saranno costretti a lasciarla a causa di uno sfratto in arrivo, ed infine Wade e Gregora dormono temporaneamente all’hotel Gallo. Insomma, una situazione che non garantisce serenità ai giocatori che domenica saranno impegnati nella sfida interna contro l’Alfonsine.
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Informatevi meglio su come sono andate le cose con l'”imprenditore locale” e come è stato trattato da questi personaggi.
Questa società deve solo vergognarsi e andarsene via prima possibile.
Spero che la giustizia faccia il suo corso il più velocemente possibile.
Gatti, potresti informarci tu, non dimenticando che la Civitanovese ha moti tifosi, ultrà e no che potrebbero alfine arrabbiarsi e prendere in mano la situazione. Oramai le cose sono andate in una certa maniera, però a questo punto nessuno dovrebbe interferire ad un passaggio della Civitanovese ad altra proprietà, anzi alla luce dei fatti che la vedono per l’ennesima volta naufragare tra truffe, imbrogli e raggiri, chiunque ne ha la possibilità dovrebbe fare di tutto per facilitarne la cessione. Sembra che da qualche anno, anche se le due cose dono distinte e dalla giunta Corvatta non c’è mai stata solidarietà se non per qualche spunto pubblicitario da parte del Silenzi a cui pur di mostrarsi sopra un palco farebbe anche il presentatore di” Politici allo Sbaraglio “, sia l’amministrazione cittadina che l’amministrazione della squadra siano, la prima per completa inefficienza e giù altri mille sinonimi e la seconda quella sportiva colpita innocentemente da tutta una serie di sventure legate alle dirigenze, ambedue sempre traballanti. Ma se la prima è da condannare senz’appello, la Civitanovese è ora che trovi qualche persona seria, possibilmente del luogo, tifosa della squadra, come sembrava fosse lo sconosciuto ” imprenditore locale” che non trascini la squadra nei propri rovesci finanziari o di qualsiasi altro tipo.
Micucci, la persona che si era fatta avanti (ormai lo sanno tutti chi è…)e che ha avuto più di un incontro con la dirigenza era persona certamente seria e più che mai affidabile e forse sarebbero cambiate tante cose.
Siccome questa persona giustamente ha una sua dignità, quando ha visto che questi dirigenti stavano solo facendo finta di voler vendere si è sentito preso in giro e la storia è finita.
Le persone che sono al comando di questa società sono le peggiori in 97 anni di storia,e sono di Civitanova, pensa un pò!
Per il resto concordo con te riguardo all’amministrazione
Da quanto mi risulta le quote della Civitanovese sono in mano ad una societa’ riconducibile a Cerolini. Societa’ sotto sequestro. Se cosi’ e’ la vendita dovrebbe avvenire sotto l’egida nominato dal tribunale. Correggetemi se sbaglio
Valentini, questi non hanno alcuna intenzione di togliersi dalle scatole, stanno cercando solo qualche altra figura da mettere dentro che porti loro una liquidità per l’immediato.
Cerolini non venderà prima del verdetto della cassazione, fanno solo finta di voler vendere e intanto i giocatori non hanno mai percepito uno stipendio per intero e ora non hanno nemmeno le case.
Per Marco Gatti
Secondo me, invece, non c’è nessuno che vuole comprare da Cerolini & Company, non c’è nessuno che voglia tirare fuori anche solo un euro per acquistare questa squadra, così come è stata ridotta.
Sig. Bommarito grazie del suo intervento, come ho già scritto una persona seria si era fatta avanti nei giorni scorsi, ma ancora prima di entrare nel vivo della trattativa qualcosa è capitato e si è bloccata.
Certamente non c’è la fila fuori dalla porta…
C’è solo da augurarsi che la giustizia faccia il suo corso (il più velocemente possibile) affinché noi possiamo liberarci da questa morsa.
Ovviamente il discorso non comprende solo il calcio ma anche altri aspetti della nostra città