Il maxi-emendamento del Governo al decreto terremoto per i sismi del 26 e 30 ottobre è in ritardo. Il nodo sarebbe l’elenco dei comuni da comprendere nel cratere che il commissario alla ricostruzione Vasco Errani avrebbe chiesto di modificare. Al momento è tutto fermo in commissione Bilancio al Senato. I comuni dovrebbero essere 131. Una modifica che comporta alla Ragioneria generale di dover rifare tutti i calcoli. Per quanto riguarda gli emendamenti presentati al decreto per far rientrare anche le esigenze relative ad altri terremoti (ad esempio quello de L’Aquila), sembra che l’intenzione sia quella di escluderli. «Già ora ci sono difficoltà per la copertura – si osserva sempre nella maggioranza – se ci si includessero anche le proposte di modifica relative ad altri terremoti la situazione si complicherebbe». La seduta notturna è stata sconvocata ma il presidente Giorgio Tonini si dice disponibile a riconvocarla se arrivasse il testo del governo.
Nel Maceratese sono 46 su 57 i comuni inseriti nella lista ufficiosa del cratere. La lista successiva al sisma del 24 agosto comprendeva Acquacanina, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Cessapalombo, Fiastra, Fiordimonte, Gualdo, Penna San Giovanni, Pievebovigliana, Pieve Torina, San Ginesio, Sant’Angelo in Pontano, Sarnano, Ussita, Visso. A questi si dovrebbero aggiungere: Apiro, Belforte, Caldarola, Camerino, Camporotondo, Castelraimondo, Cingoli, Colmurano, Corridonia, Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole, Loro Piceno, Macerata, Matelica, Mogliano, Monte San Martino, Montecavallo, Muccia, Petriolo, Pioraco, Poggio San Vicino, Pollenza, Ripe San Ginesio, San Severino, Sefro, Serrapetrona, Serravalle, Tolentino, Treia, Urbisaglia.
In seguito alle scosse del 26 e del 30 ottobre sono 173 le zone rosse nel Maceratese. 32 i municipi inagibili. Le persone assistite sono salite a 26.460 in regione, di cui 8.985 in palestre, capannoni, palazzetti; 9.755mila sono in autonoma sistemazione e 7.720 in albergo. Le attività produttive dichiarate inagibili sono invece 951, di cui 879 nel Maceratese. Le stalle inagibili sono 110 nella provincia di Macerata.
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Leggete bene voi che voterete No al referendum,adesso è tutto fermo al Senato!!!!!Riflettete!!!!!
Che sia tutto fermo ce ne siamo accorti….. tranne la terra che continua a tremare…..
La ragioneria di stato deve rifare i calcoli su richiesta di Errani visto che sono aumentati i comuni colpiti dal terremoto e non ci sono le coperture;il senato non c’entra nulla semmai è servito per inserire i nuovi centri colpiti che hanno bisogno urgente di fondi.Non speculare su queste disgrazie,non ti fa onore.
Ecco appunto
Per una volta che si stanno comportando bene siamo solo capaci di criticare
Chi va piano va sano e va lontano, talmente lontano che alla fine sparisce. Opterei per due quadriglie di pitbull per velocizzare i nostri solerti burocrati che non perdono mai occasione per complicare, ritardare e ostracizzare, per far si che il futuro diventi sempre più lontano. Ma perché in Italia dobbiamo sempre dar fior di quattrini a queste mezze tacche? Oggi che fa, arriva l’ennesimo modello a far passerella. Perché, in televisione le immagini non erano abbastanza chiare?
Cratere e non cratere: una scemenza. Tutti coloro che hanno avuto danni dal terremoto devono essere risarciti.
Sparito il bicameralismo paritario i crateri si formeranno facile facile. La lista dei comuni inclusi, e tutti i dettagli ragionieristici relativi alla copertura finanziaria dei ricchi premi subito pronti per i terremotati, usciranno in tempo reale insieme ai dati scientifici che già oggi sono consultabili on-line pochi minuti dopo la rilevazione d’un sisma.