La proclamazione dei neo laureati, al centro il rettore Flavio Corradini
di Sara Santacchi
Il futuro è ricominciato oggi a Camerino dove l’Università ha ripreso l’attività proclamando 24 nuovi dottori in informatica. Undici giorni dopo la terribile scossa che ha duramente colpito la città ducale, l’ateneo camerte è tornato al lavoro con una giornata di festa “da vivere a pieno anche se con qualche ferita in più – ha detto il rettore Flavio Corradini commosso dal lungo applauso con cui è stato accolto al suo arrivo – Il mio migliore augurio va a tutti gli studenti che oggi ripartono e potranno guardare al futuro, forti anche dell’esperienza che hanno vissuto. Il terremoto ci ha messo duramente alla prova, ma con grande tenacia e determinazione abbiamo cercato di superare un ostacolo grande davanti a cui ci siamo trovati”. Anche il ministro Stefania Giannini. ha salutato con su Twitter gli studenti : “Congratulazioni a nuovi laureati dell’ateneo di Camerino. Il 14 sarò lì per incontrare docenti e studenti”.
Il futuro non crolla, lo slogan pensato e diffuso proprio dal rettore, è ripartito dalle corone d’alloro, simbolo del trionfo, come si può considerare quello vissuto a pieno oggi nel Campus studentesco di Montagnano in cui sono stati spostati gli uffici amministrativi dell’università e nel quale si sono discusse le lauree. Un nuovo punto di partenza, il primo. Il 10 e l’11 novembre sono state fissate le altre sedute di laurea e, al contempo, nei prossimi giorni ripartiranno le lezioni nelle sedi distaccate Unicam di San Benedetto, Ascoli Piceno e Matelica. “Per le facoltà di Camerino Camerino ci vorrà qualche settimana in più perché ci stiamo adoperando per i moduli così da offrire l’alloggio agli studenti che abitavano nel centro storico e sono rimasti senza casa”.
Tante le soluzioni per cui l’università si sta adoperando anche per gli studenti che risiedono nelle Marche così da agevolare gli spostamenti. “Sono già programmate delle date di sessioni di esame che si ripeteranno ciclicamente” ha anticipato Corradini. Le corone d’alloro si mischiano alle lacrime, i progetti futuri al ricordo della notte del 26 ottobre che tanti studenti hanno vissuto a Camerino. “Ho varie emozioni – confida Serena Santi, una delle laureande – è un segnale di rinascita perché noi diventiamo dottori, ma l’università si rialza quindi dà un forte segnale di ottimismo. Non laurearci al centro, come dovevamo, è strano e diverso ripensando a tutto ciò che è successo”.
“L’università ci ha messi nelle condizioni di poter festeggiare in serenità e tranquillità questa giornata a poco più di una settimana di distanza – commenta Lorenzo Rossi – Camerino mi mancava, sono di Porto Recanati e non tornare per due settimane è stato strano perché ormai mi sento a casa”. “E’ un segnale forte che mi rende veramente felice visto che io sono di Camerino” aggiunge Fabio Monteneri. C’è anche chi ha voluto portare la corona d’alloro confezionata per il 27 ottobre, quando erano state programmate le lauree, come simbolo di un traguardo solo rimandato, come Teresa Angeli, mamma di uno dei neo dottori.
“Camerino non è in ginocchio – ha detto il sindaco Gianluca Pasqui – siamo stati duramente colpiti, ma stiamo lavorando per far tornare per quanto possibile la normalità. Le scuole riapriranno – ha detto il primo cittadino – Abbiamo trovato delle soluzioni per riportare sui banchi i tanti studenti della città e dei paesi limitrofi. Proprio il sindaco Gianluca Pasqui è arrivato a sorpresa insieme a Vasco Errani, il commissario per la ricostruzione post terremoto che ha parlato di “faglia dello spirito” riferendosi allo stato d’animo che le popolazioni colpite dal sisma stanno vivendo, ma che va allo stesso tempo, “ricostruita, perché bisogna ripartire dalle persone e la cultura, la giornata di oggi deve rappresentare l’inizio della rinascita”. Presenti anche Antonio Mastrovincenzo, presidente del consiglio regionale e l’arcivescovo Francesco Giovanni Brugnaro.
Lorenzo Rossi ha cinto la testa con la corona di alloro fatta in casa che era pronta per il 27 ottobre
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