Bujia e Pardip
di Federica Nardi
(foto di Andrea Petinari)
«Siamo salvi per miracolo. Ero di fronte alla porta, mio marito mi ha tirato dentro casa, un secondo e subito dopo il tetto è crollato». Bujia è indiana e viveva, prima della violentissima scossa di stamattina, nella frazione San Giuseppe di Tolentino, dove ora campeggiano le macerie di fronte alla sua abitazione. Accanto anche la chiesa è lesionata. Era in casa, Bujia, questa mattina con il marito Pardip, il figlio di 8 anni e una bimba di 7 quando il terremoto li ha colti di sorpresa. «Non ho parole – dice la donna – siamo salvi e l’importante è questo. Eravamo all’ingresso di casa io volevo scappare per fortuna mio marito mi ha tirato dentro e mi ha detto “ma dove vai”. Un secondo ed è crollato tutto. Siamo usciti da soli. Per gli altri terremoti era venuto un tecnico aveva detto che la casa era ok». Stanotte Bujia e la sua famiglia dormiranno altrove, il Comune si sta prendendo cura di loro e dei bambini «Stanno chiamando tutti i parenti dall’India – dice Bujia – anche i vicini ci hanno aiutato. Siamo tanto impauriti».
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