«Dire che Pieve Torina è in ginocchio significa volergli ancora bene». Così il sindaco Alessandro Gentilucci, nel suo comune la scossa delle 7,40 di questa mattina «si è sentita in maniera molto molto violenta. Per le persone che sono rimaste c’è bisogno di luoghi dove dormire al sicuro. Quello che ho fatto insieme alla protezione civile e ai vigili del fuoco è il massimo ottenibile. Abbiamo ottenuto il massimo numero di persone che possono andare fuori dal territorio. Come sindaco ho fatto quello che potevo, sto lavorando in una tenda, avevamo chiesto container, non sono arrivati e ne ho requisito uno ad un allevatore per metterci dei computer. Le istituzioni devono starci vicino. Su 1.500 persone che vivevano a Pieve Torina ora siamo 4-500, forse alcuni torneranno, è domenica e magari sono andati fuori per evadere mentalmente». Nella zona tra Visso e Pieve Torina a causa di una frana il torrente Nera è rimasto ostruito ed è fuoriuscito.
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