Francesco Vitali
di Federica Nardi
«Mi è stato chiesto il sacrificio, perché di questo si tratta, di candidarmi per dare continuità alla segreteria di Settimio Novelli». Così Francesco Vitali subito dopo la sua elezione a segretario provinciale del Pd di Macerata commenta il risultato dell’assemblea. Su 61 votanti presenti 56 hanno votato (50 preferenze per Vitali, 3 schede nulle e 3 bianche) e 5 invece si sono astenuti dal voto. «Gli astenuti – dice Vitali – hanno voluto dare un segnale forte. Mi rendo conto che trovare una sintesi tra queste posizioni non sarà facile ma spero nel buon senso di tutti perché abbiamo impegni al di là di queste questioni. Il referendum, il terremoto, la sanità. La mia elezione non è per far prevalere una parte rispetto all’altra. Ripartirò dal lavoro fatto da Novelli e lo farò con una maggioranza che sostanzialmente è rimasta la stessa della sua elezione». Tra gli astenuti anche l’ala renziana dei sindaci Pd del Maceratese. Si firmano “i sindaci per il cambiamento” e sono Teodori, Gentili, Catena e Messi. «La nostra – dice il portavoce del gruppo Messi – non è una presa di posizione contro Vitali ma contro il metodo di questa candidatura. La proposta è stata anticipata a qualcuno e noi lo abbiamo saputo solo ieri in assemblea».
Osvaldo Messi, sindaco di Appignano
I sindaci hanno anche firmato una lettera congiunta a commento dell’elezione di Vitali «ottenuta con 50 voti su circa 100 componenti», dicono i sindaci nella nota, definendola «l’epilogo di una vicenda che ha visto la sconfitta del Pd nelle elezioni del presidente dell’Area vasta dove le ambiguità e la mancanza di trasparenza del partito hanno finito per far cadere sotto il fuoco amico la candidatura di Ornella Formica. Stessa sorte è toccata a Settimio Novelli che, mentre lavorava per costruire un consenso forte attorno alla candidatura del Pd veniva “sfiduciato” dai componenti della sua segreteria con accuse pubbliche di accordi sottobanco con esponenti della destra (firmatario dell’atto di sfiducia lo stesso Vitali, ndr)». I sindaci definiscono la candidatura di Vitali frutto di «un accordo tra le componenti che fanno riferimento a Comi, Giannini e Sciapichetti per isolare coloro che vogliono un Partito Democratico che esca dai tatticismi, dalle ipocrisie e dall’ ossessione degli equilibri tra i capicorrente basati sulle garanzie di ruoli e collocazioni. Per questi motivi – concludono – non abbiamo sostenuto la candidatura di Francesco Vitali al quale ci auguriamo tocchi una sorte migliore di quanto accaduto a Novelli e non faremo parte con nostri rappresentanti della nuova segreteria provinciale, non riconoscendoci in questa classe dirigente».
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Applausi a coloro che non hanno votato o si sono astenuti per Vitali ,queste saranno le nuove forze del futuro PD perché, qualcuno è di mia conoscenza, ma ci vorrà tempo perché la vecchia mentalità burocratica è ancora forte.
Quello che è accaduto in questi mesi ci riporta molti anni in dietro.
Altro che gente nuova.
Non perché del Pd mi freghi qualcosa, anzi prima si autodistrugge e meglio è per tutti. Però è davvero singolare rivotare per sostituire Novelli seguendo le indicazione di due parassiti politici e non solo ( vedi assunzioni presso la Regione Pesaro ex Marche) e Sciapichetti. In pratica non si può neanche dire la sempre splendida frase ” Cambiare tutto per non cambiare niente “. Infatti non è stato modificato proprio niente. Su questo Vitali poi, le critiche che sento sono come quelle che di solito si fanno a Silenzi. La vicinanza dei due come presidente e mi sembra vice, li accomuna ancora in un discredito popolare alquanto agguerrito. Renziani sì renziani nò, puoi dir di sì puoi dir di no , ma guarda un po’ che confusion,hanno ben poco fatto finora e quello che hanno fatto sono stati solo dei bluff che in un tavolo da poker avrebbero fatto inorridire tutti i giocatori per l’ovvietà della presentazione e dei fallimenti degli stessi. Ma tutto sommato fin qui sono affari loro, interni a loro, utili per loro o per qualsiasi altro motivo compreso quello dei dissidenti renziani che mi pare fino a qualche settimana fa rappresentavano la maggioranza ed adesso perlomeno dalle nostre parti sono una minoranza oppure no, sono ancora una maggioranza o qualsiasi altra cosa che sapranno loro come districare questa matassa di nullità a cui per un misteriosa scoperta fisico-chimica riescono a dare corpo, manco avessero trovato l’antimateria o vanno a pranzo con quel busone o bosone di Higgs. Quello che ha attirato la mia attenzione e non il resto che mi interessa più o meno come una colica di reni, sono gli impegni a cui sono chiamati: il referendum, il terremoto e la sanità. Una cosa hanno in comune questi tre impegni e cioè : lo sfascio. Vado a spiegare. Il referendum vuole lo sfascio di parte della Costituzione che ci poteva anche stare se fatta in maniera per semplificare certi passaggi burocratici che si sono invece aggrovigliati, appesantiti e resi incomprensibili sia per la difficoltà d’uso che per la semplice comprensione umana. Ma quello che fa vigliaccamente il Pd è puntare il dito solo sul fatto che diminuiscono i parlamentari e ci sarà un certo risparmio. Basta, è solo di questo, per Renzi, che dobbiamo tener conto. Il resto è difficile da capire . Come è incomprensibile immaginare una mente non disturbata che abbia potuto confezionare il tutto. Ma saranno gli elettori a decidere e poi Renzi mi pare sia tornato a dire che se perde il sì, si dimette ed è ancora poco. Il terremoto è già uno sfascio totale, per i sentimenti che vengono aggrediti e per la distruzione fisica delle abitazioni, scuole e quant’altro. La politica quando ricostruisce per il terremoto spesso fa più danni dello stesso ed è inutile che ne parli, sappiamo tutti come vanno queste cose e chi vorrebbe averne una migliore visione vada all’Aquila, a vedere le nuove costruzioni per i terremotati e il centro storico e vedrà che grande impegno c’è e vi è stato!! Concludo con la Sanità oramai ridotta ad un colabrodo ed ad una roulette russa. Se ti senti male, e non vivi in prossimità di una guardia medica non ancora abolita e cerchi di farlo nell’orario ridotto ma ancora in funzione o di un ospedale provvisto di pronto soccorso hai le stesse probabilità di sopravvivere del gioco appena indicato. Se non è sfascio questo!?!?
Questo è il PD del sì?
Una riforma appoggiata da Verdini, Briatore, Marchionne, Confindustria, J. P. Morgan, Merkel, Holland, ambasciatore americano, Obama, ecc., la dice lunga a cosa c’è dietro Renzi, questo mi sembra preoccupante, La maggioranza delle forze politiche, compreso un gruppo del PD, la CGL, l’AMPI, autorevoli personaggi della Corte Costituzionale, autorevoli economisti e giornalisti, ecc., sono contrari a questa riforma che abbassa il livello democratico di rappresentanza politica tutelato dalla Costituzione ed aumenta i poteri di una minoranza, limitando fortemente i contrappesi di controllo costituzionale condizionati nella loro elezione dalla minoranza che vince le elezioni.
Questi sono i fatti, per questo voto NO. Inoltre questa riforma minaccia seriamente la sovranità dell’Italia.
La parzialità della RAI ( sull’informazione pubblica del referendum), lottizzata da Renzi nelle nomine dei vertici, vuol condizionare fortemente i cittadini in modo antidemocratico.
Questa riforma costituzionale insieme alla riforma elettorale volute da Renzi, con una maggioranza raccogliticcia e peggiore del parlamento, è contro gli interessi democratici dei cittadini italiani. Si vuol far prevalere gli interessi di pochi a scapito di molti.
Come cristiano penso che dietro la volontà di questa riforma ci siano poteri massonici interni ed esterni all’Italia, che hanno come obiettivo di distruggere la Chiesa.
Ci sarebbe ancora molto da dire, ma mi fermo qui.