All’urlo di “rottamiamo la riforma” nasce a Macerata “Noi no”comitato contro la riforma costituzionale per cui si voterà al referendum di novembre. Promotori i coordinatori regionale e provinciale del Nuovo Cdu Augusto Ciampechini e Mattia Orioli. Ieri sera la riunione per il lancio del comitato e le prime adesioni tra cui: Anna Capitani(Macerata), Marco Quadrini (Monte San Giusto), Anna Laura Verdini (Civitanova ), Domenico Pettinari (Tolentino), Francesco Medei (Treia), Franco Domizi (Corridonia), Alfredo Benedetti (Morrovalle) Paola Galassi (Macerata), Gino Ramaccioni (Macerata), Sandro Ribichini (Macerata), Roberto Ranieri (Macerata), Francesco Lanzolla (Macerata), Francesco Ranieri (Macerata). Dall’incontro è scaturito un documento che motiva la contrarietà alla riforma:
«Questa riforma che limita i poteri parlamentari accentrandoli sull’esecutivo – si legge nel documento – che riduce il senato a simulacro delle autonomie (senza peraltro vincolo di mandato regionale), che accentra a Roma potere di indirizzo e di programmazione sottraendolo alle Regioni ed ai Comuni, ci consegna uno Stato sempre più simile ad una società per azioni dove il Presidente del consiglio è l’amministratore delegato ed il parlamento l’assemblea societaria, dove i corpi intermedi sono distrutti e quelli che rimangono messi all’angolo senza potere, né decisionale né consultivo (come successo per il popolo del Family day in occasione della legge sulle unioni civili)». Tra le critiche “l’accentramento dei poteri nelle mani del presidente del Consiglio” con la riforma elettorale dell’Italicum e la “perdita di potere democratico popolare” con il nuovo senato e le province eletti non più direttamente dai cittadini
«Noi del comitato popolare “NoiNo” – continua la nota – non siamo contrari al rinnovamento e al giusto adeguamento che la Costituzione deve avere per essere al passo con i tempi ma siamo decisamente contrari a questo testo redatto e proposto dalla Boschi, esso non migliora affatto il quadro dei bisogni istituzionali, organizzativi e funzionali del nostro paese ma lo peggiora in modo forse irreversibile. L’ennesima riforma spacciata per il popolo che invece è per la casta. I sottoscrittori del documento si impegneranno nelle comunità d’appartenenza a pubblicizzare le ragioni del no, ad informare quanti più cittadini possibile, collaborando con tutti quanti sono contrari a questa riforma (singoli, associazioni, partiti e altri comitati civici).
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
La riforma nn sarà la migliore ma sicuramente sarà migliorabile! Non siamo in Birmania o nel Vietnam del Nord ! Ma votare NO solo per far dispetto a Renzi che ha avuto il torto di tentare di spezzare l immobilismo in Italia e in Europa ( sarà x questo che si è fatto tanti nemici?) insieme ad un’accozzaglia di personaggi o zombi (D’Alema in primis seguito da Bindi ecc,), che vanno dai populisti di Salvini alla pattuglia di pecore senza pastore (Brunetta non è certamente ……all’altezza) di forza Italia passando per i benaltristi di Civati and co.NO, PROPRIO NON CI STO!!!
Speriamo che arrivi presto il giorno in cui si potrà andare a votare. .. così la finiremo di vedere la nascita di gruppi di blablatori che pensano a qualcuno interessi ascoltare il loro (inutile) verbo…
A lavorare! !!
Votare no è un obbligo. Per un’Italia migliore bisogna rottamare Renzi.
Renzi se ne deve andare insieme alla Boschi e alla Cirinna’
Mi scusi tanto , signora o signorina Patrizia Lucherini da Facebook, ma se, come lei dice, la riforma costituzionale non sarà la migliore ma sicuramente migliorabile, lei non trova che persone dotate di intelligenza media e autentico senso di autocritica, prima di sottoporre a milioni di italiani il Referendum Costituzionale in questione, ABBIANO IL DOVERE DI MIGLIORARLA ? Giusto una domandina semplice semplice per menti semplici, come la mia. Grazie
Lucherini, perché gli italiani dovrebbero votare ” no ” per far dispetto a Renzi che poi più che tentato, a sentire lui l’immobilismo in Italia l’ha bello che spezzato a colpi di 0,00001. Forse l’ha spezzato troppo e non si riesce a capire come c’è ancora chi crede in lui dopo aver dimostrato la più completa inutilità di quello che ha fatto finora e che continua a bleffare sull’utilità del Job Act o come diavolo si chiama e di aver riportato la classe operaia ai tempi di ” Sciur padrun da li béli braghi bianchi, “. D’Alema si lamenta che non lo invitano più alle feste dell’Unità e fanno bene, aspettiamo con calma che anche Renzi che se lo invitano o no ” chi se ne frega ” non venga più invitato in Parlamento e che tutti i sinistroidi che si riconoscono in lui riescano a formulare una qualsiasi teoria accettabile sulle motivazioni della sua presenza negli ambienti politici italiani. Per quel che conta all’estero, ci pensano già loro a farlo sentire ” importante, decisivo, condottiero” e con le scemenze chiudo. Guardi non sto a dire che da altre parti siano meglio, prima bisogna dimostrarlo. Però, dal momento che non sono un bancario e né un banchiere e né tanto meno appartengo alla classe a cui questo vecchio democristiano (ormai pronto alla rottamazione anche lui insieme a suoi non sempreverdi ” giovani di partito “) si rivolge, non vedo che cosa possiamo avere in comune. In fondo anche lui è un abusivo che cerca di vendere oggetti ( leggi, riforme ) taroccate. Metta su una fabbrichetta ” de sole ” con qualche immigrato sotto pagato come del resto lo sono anche gli operai italiani, quelli che fra poco verranno discriminati per il colore della pelle e poi aspirare a diventare presidente di Confindustria con cui alle riunioni, lui compreso, parlano tutti la stessa lingua. Io non so lei, ma al Pd, esclusi quelli che lo votano per abitudine, quelli che lo votano perché pensano che sia ancora il Pci, quelli che lo votano per votare un amico o un familiare che vuol tentare l’affascinante mondo della politica, quelli che lo votano per avere un beneficio ( come si è sempre usato ), quelli che lo votano perché sentono così di appartenere ad un gruppo anche se non sanno di che cosa e quelli che si votano, gli altri, lo votano per motivi misteriosi.