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Sisma, Ceriscioli in consiglio:
“Via dalle tende in poche settimane”
Luca Marconi propone assessori ad hoc

ASSEMBLEA MARCHE - Il presidente della Regione espone la situazione del dopo terremoto e conferma i sette mesi per le casette stimati da Errani: "La ricostruzione richiederà 3-4 anni, serve trasparenza e rimanere vicini alle popolazioni di territori bellissimi ma fragili". Sull'edilizia scolastica: "27 scuole inagibili, 23 ricollocate. Per la ricostruzione ". Il consigliere Udc: "Basta una leggina per allargare la giunta". Mille euro dai consiglieri per il fondo promosso dalle Regioni

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Il minuto di silenzio

Il minuto di silenzio in consiglio

 

di Gabriele Censi

Via dalle tende in poche settimane, 27 scuole inagibili e nuovi assessori ad hoc dopo l’emergenza terremoto. Si apre così il Consiglio regionale straordinario convocato sul sisma che ha piegato le Marche e anche il Maceratese,  in  particolare le sue aree interne.  Luca Ceriscioli ha ripercorso gli eventi dalle 3,30 del 24 agosto ringraziando tutti coloro che hanno lavorato per salvare numerose vite umane: “Abbiamo dimostrato capacità di reazione, fornendo un’immagine di forte presenza, coesione e solidarietà. La risposta alla prima fase è stata ineccepibile, ora c’è quella dell’assistenza e poi quella della ricostruzione”. Il presidente della Regione ha fatto riferimento soprattutto agli sfollati, sottolineando che le tende dovranno essere abbandonate in poche settimane e le casette potranno trovare una realizzazione concreta, come prefigurato anche dal commissario Vasco Errani, entro un tempo credibile di sette mesi.

Luca Ceriscioli in consiglio

Luca Ceriscioli in consiglio

“Il percorso importantissimo della ricostruzione , che richiederà tre o 4 anni – – dice Ceriscioli – avrà bisogno di molti contributi. In questo senso voglio fare riferimento all’incontro con gli europarlamentari, che hanno fornito elementi necessari di riflessione su tutti gli strumenti da attivare nell’ambito di questo stesso percorso”. Si sofferma sul tema delle scuole: “Ne sono inagibili 27 e di queste 23 hanno trovato una collocazione alternativa mentre per 4 servono dei moduli provvisori”. Poi il tema delle seconde case: “Non parliamo di case di lusso ma delle case dei nonni, di gente che ripopola in estate le nostre aree interne e rappresentano una risorsa turistica, quindi uno strumento di economia e vanno considerate come le fabbriche in Emilia”. Il presidente ha fatto riferimento anche alla necessità di lavorare con estrema trasparenza, massima collaborazione fra le istituzioni, evitando inutili equivoci sul fronte della comunicazione: “Nei nostri report c’è tutto anche se in tv si parla comprensibilmente solo di Arquata. Comprendo la preoccupazione dei sindaci ma ad esempio nessuno ha mai detto di voler chiudere l’ospedale di Amandola”.   

Sandro Bisonni

Sandro Bisonni

“Con la finanziaria – ha proseguito – arriveranno le vere risorse ed il nostro obiettivo dovrà essere quello di garantire il ripristino dei luoghi nel pieno rispetto, per quanto possibile, della loro storia e delle loro tradizioni. Paesi bellissimi, ma con molte fragilità”. Sul fronte tecnico, è stato evidenziato che non è ancora stato identificato un cratere preciso e questo rende più difficili le azioni da intraprendere. Riferimenti anche sull’attività della magistratura riferita ad alcuni edifici che non hanno retto all’urto del sisma. Ceriscioli, in questa direzione, si è soffermato sul discorso della prevenzione, dell’adeguamento, dell’adozione di nuove tecnologie. Focus particolare sulla sanità: “Si è agito con celerità e qualità su diversi versanti. Attenzione all’aspetto psicologico e anche al servizio veterinario per gli allevamenti e anche per gli animali da affezione. Riconoscimento delle scelte personali per quanto riguarda la polemica sui farmaci omeopatici donati dall’ospedale di Pitigliano”.  Infine, un appello a tutti consiglieri: “C’è ancora tanto lavoro da fare e non bisogna lasciare sole le popolazioni colpite dal terremoto, una volta conclusa la fase dell’emergenza e spenti i riflettori. E’ la prima richiesta di chi abita e vuole continuare ad abitare luoghi bellissimi ma fragili”.

Luca Marconi

Luca Marconi

Dopo Ceriscioli sono intervenuti i capigruppo. Mirco Carloni (Area popolare) che sulla ricostruzione chiede di “accelerare l’iter della legge urbanistica”. Per Sandro Bisonni (Gruppo misto) l’aspetto principale è quello della “prevenzione, con l’immediata messa a norma di alcune importanti strutture, in primo luogo ospedali e scuole”. Proposta l’istituzione di un tavolo permanente con i parlamentari, anche per seguire da vicino l’iter dei finanziamenti. Luigi Zura Puntaroni (Lega Nord) ha illustrato alcune difficoltà strutturali palesatesi in provincia di Macerata, la diga di Cingoli e la scuola Muzio di San Severino e ha risposto alla richiesta di vicinanza proponendo consigli itineranti nei luoghi colpiti. Luca Marconi (Udc) propone l’allargamento della giunta: “E’ necessario avere punti di riferimento certi ed in questo senso si potrebbe con una leggina procedere alla nomina di uno o due assessori perché sette componenti non sono sufficienti per far fronte a tutte le complesse esigenze che si presenteranno”.

Anche per Jessica Marcozzi (Forza Italia) “le tende vanno tolte al più presto ed è dovere della politica riportare le famiglie nel loro habitat naturale, nel pieno rispetto dei luoghi e delle tradizioni”. Chiesti investimenti sulla prevenzione. Gianluca Busilacchi (Pd) ha espresso due esigenze: “La prima è quella di condividere con l’aula uno spirito di serietà, che sia da modello per i cittadini, mentre la seconda riguarda quello che potremo fare per rendere possibile il ritorno alla normalità”. Per Elena Leonardi (Fdi) va riconosciuto “l’impegno concreto profuso ai diversi livelli e va compiuta una riflessione sulle risorse spese fino ad oggi per quanto riguarda la prevenzione”. Secondo Boris Rapa (Uniti per le Marche) va appoggiata la proposta di una carta d’dentità delle strutture edilizie. “Come consiglio – ha detto – dobbiamo avere la consapevolezza che i nostri programmi andranno modificati, a partire dal bilancio”. Gianni Maggi (M5s) ritiene che quella del commissario straordinario, Vasco Errani, debba essere un’azione complessiva di coordinamento, ma che il vero laboratorio propositivo debba concretizzarsi nelle Marche, Regione non seconda a nessuno per capacità d’azione. Intervento anche da parte del consigliere Giuseppe Giorgini (M5s) che ha raccomandato una “vigilanza attenta e partecipata” e si è soffermato anche su aspetti squisitamente tecnici. L’assessore Fabrizio Cesetti ha proposto l’istituzione di una giornata del ricordo per non dimenticare le vittime. “Questa è la giornata della serietà e della verità. Un grande ringraziamento alla nostra Protezione civile per la tempestività, la competenza e l’efficacia messe in campo.” Ha concluso l’assessore Angelo Sciapichetti. L’appello rivolto all’esterno è quello di mettere a disposizione le abitazioni per ospitare gli sfollati. Alcuni numeri esposti dall’assessore alla Protezione civile: 619 volontari sul posto (118 provenienti da altre regioni), 11 i campi allestiti, 294 le tende e 3338 i posti letto (2076 effettivamente occupati). La seduta ha votato al termine una risoluzione unanime che  impegna la Giunta ad “adoperarsi affinché tutti i soggetti competenti, attori della gestione dell’emergenza e del processo di ricostruzione, operino il più celermente possibile al fine di alleviare le sofferenze e disagi” nei luoghi del sisma.  Chiede, inoltre  “di implementare sul sito web della Regione Marche un’apposita pagina dedicata al post-terremoto, dove pubblicare tutti gli atti degli organi regionali competenti, la relativa documentazione e richiamare, con collegamenti ipertestuali, la documentazione degli organi nazionali” in modo che possano, in piena trasparenza, essere visionabili da tutti i cittadini “i contributi stanziati e gli affidamenti per lavori, servizi e forniture”. L’atto impegna la Giunta regionale “affinché chieda anche al Governo di prevedere l’implementazione di una pagina simile sui siti nazionali degli enti e organi competenti, permettendo così controlli incrociati”. Con la risoluzione si intende, inoltre, promuovere “iniziative di solidarietà specifiche dei singoli consiglieri” attraverso, in particolare, il versamento “di mille euro nel conto corrente della Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome con l’obiettivo di raggiungere la cifra simbolica di un milione di euro in tutta Italia”.

La riunione dei Consigli regionali a Roma

La riunione dei Consigli regionali a Roma

La seduta si era aperta con  un minuto di silenzio per le vittime del terremoto. Poi il presidente Antonio Mastrovincenzo ha illustrato le iniziative portate avanti come Consiglio regionale nelle ultime settimane, a partire dalla riunione dello scorso 27 agosto ospitata ad Ascoli Piceno, alla quale hanno partecipato anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, il sottosegretario Riccardo Nencini ed il capo della protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio. Sarà avviato un confronto interistituzionale tra i Consigli regionali e il Parlamento per coordinare interventi legislativi nazionali relativi al post sisma. Mastrovincenzo, in tal senso, ha inviato una lettera al commissario straordinario Vasco Errani per manifestare la totale disponibilità a collaborare. Il presidente ha, quindi, delineato le decisioni adottate dalla Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, riunita ieri a Roma con la partecipazione del capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Previsto anche un comitato tecnico che si occuperà di legislazione regionale in tema di pianificazione territoriale e urbanistica, di difesa del territorio dal rischio sismico, di vigilanza e controllo in materia sismica. “In quest’ottica – ha sottolineato Mastrovincenzo – ho proposto il coinvolgimento delle nostre Università, che hanno competenze specifiche in materia. E’ importante una loro collaborazione specialistica e di qualità”. Da parte di Mastrovincenzo il ringraziamento alla protezione civile per l’importante lavoro svolto.

riunione terremoto consigli regionali

 



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