Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha firmato il decreto che sospende il pagamento dei tributi ai comuni terremotati. Sono solo i cittadini marchigiani di Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Montefortino, Montegallo e Montemonaco che al momento potranno usufruirne. L’elenco corrisponde a quello della prima comunicazione fatta dal governo che aveva suscitato proteste dei sindaci del Maceratese e del Fermano. Rassicurazioni erano giunte dalla Regione e dai parlamentari locali ma al momento non c’è l’auspicata integrazione che resta possibile con un successivo decreto (leggi). Il ministero comunica che: “A partire dal 24 agosto 2016 sono sospesi i versamenti delle imposte e gli adempimenti tributari per tutti i contribuenti (persone fisiche, imprenditori, persone giuridiche) che sono residenti o operano nei comuni colpiti dal terremoto che ha interessato il Centro Italia. La sospensione riguarda anche i versamenti e gli adempimenti derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione e quelli conseguenti ad accertamenti esecutivi. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan ha firmato il decreto di sospensione, che indica l’elenco dei Comuni delle Marche, dell’Abruzzo, del Lazio e dell’Umbria in cui si applica la misura. Il decreto è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Come prassi, il decreto prevede anche un termine per la ripresa dei versamenti (20 dicembre 2016). Con un successivo decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze possono essere individuati, sulla base delle comunicazioni della Protezione Civile, altri comuni colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 ai quali si applica la sospensione”.
Il termine potrà essere prorogato al 2017 dopo l’approvazione della legge di stabilità. Oltre ai comuni marchigiani sono esentati anche Montereale, Capitignano, Campotosto, Valle Castellana e Rocca Santa Maria in Abruzzo, Accumoli, Amatrice e Cittareale nel Lazio, Cascia, Monteleone di Spoleto,Norcia e Preci in Umbria.
Il sindaco di Castelsantangelo Mauro Falcucci, fortemente contrariato dalla decisione di escludere dalla sospensione dei tributi il proprio comune ha chiamato il presidente della Regione Luca Ceriscioli: “Mi ha dato rassicurazioni che sarà fatto un decreto correttivo a quello di ieri sera. Non mi resta che fidarmi della Regione”
***
La segreteria provinciale di Macerata di Rifondazione Comunista commenta così la notizia: “Se il buon giorno si vede dal mattino, l’esclusione dei comuni del maceratese colpiti dal terremoto, dalla sospensione degli adempimenti tributari fino alla fine di dicembre, testimonia del rischio che una gestione centralizzata dell’ emergenza e della ricostruzione può rappresentare per il territorio. Di fatto , quella che ci auguriamo sia una macroscopica, ancorché imperdonabile distrazione, dimostra però della poca autorevolezza e del poco ascolto della giunta regionale marchigiana, allude ad un modello che tenderà a dare agli enti locali, aldilà delle dichiarazioni del commissario Errani un ruolo ancillare e, funzionalmente burocratico , nelle scelte dei tempi , delle caratteristiche, dei progetti, non solo edilizi ma pure di salvaguardia e valorizzazione delle attività economiche, che dovranno segnare il percorso della ricostruzione. Eppure le Marche hanno affrontato già nel ’98 un’emergenza di questo tipo, che caratterizzata da una gestione regionale ha pur dato, nonostante tutto, buoni risultati e oggi può vantare un bagaglio di esperienze e capacità per governare questa emergenza e il futuro. Occorre che i territori , gli enti locali interessati, la regione Marche trovino quanto prima l’occasione di un progetto condiviso e la determinazione di perseguirlo in un confronto serio e autorevole con il Governo e il suo Commissario. Noi ci fidiamo solo del protagonismo dei cittadini e del cuore del popolo che in questi giorni ha con generosità e intelligenza cominciato a scavare e ricostruire”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
Il Maceratese… purtroppo è la “Cenerentola” della Regione in tutti i servizi…!!! Eppure anche noi paghiamo tasse… assicurazioni… bolli auto… etc…etc…!!! Marche Nord… “VIP”…!!! Marche Sud… “Semi-vip”…!!! Marche Centro… ci sono Vip…??? Forse…chissà… probabilmente… ci credo poco…!!! Errore di sbaglio…o… sbaglio voluto…???
Vergogna assoluta! !
E come il solito i nostri politici vanno dove possono essere in mostra. Anche se non ci sono vittime bisogna visitare tutti i paese colpiti dal sisma e fare le cose giuste per ogni città e provincia, cosa che in Italia non succede mai.
La segreteria provinciale di Macerata di Rifondazione Comunista commenta così la notizia:
“Se il buon giorno si vede dal mattino, l’esclusione dei comuni del maceratese colpiti dal terremoto, dalla sospensione degli adempimenti tributari fino alla fine di dicembre, testimonia del rischio che una gestione centralizzata dell’ emergenza e della ricostruzione può rappresentare per il territorio. Di fatto , quella che ci auguriamo sia una macroscopica, ancorché imperdonabile distrazione, dimostra però della poca autorevolezza e del poco ascolto della giunta regionale marchigiana, allude ad un modello che tenderà a dare agli enti locali, aldilà delle dichiarazioni del commissario Errani un ruolo ancillare e, funzionalmente burocratico , nelle scelte dei tempi , delle caratteristiche, dei progetti, non solo edilizi ma pure di salvaguardia e valorizzazione delle attività economiche, che dovranno segnare il percorso della ricostruzione. Eppure le Marche hanno affrontato già nel ’98 un’emergenza di questo tipo, che caratterizzata da una gestione regionale ha pur dato, nonostante tutto, buoni risultati e oggi può vantare un bagaglio di esperienze e capacità per governare questa emergenza e il futuro. Occorre che i territori , gli enti locali interessati, la regione Marche trovino quanto prima l’occasione di un progetto condiviso e la determinazione di perseguirlo in un confronto serio e autorevole con il Governo e il suo Commissario. Noi ci fidiamo solo del protagonismo dei cittadini e del cuore del popolo che in questi giorni ha con generosità e intelligenza cominciato a scavare e ricostruire”.
Perché?????
Difficile fidarsi. Il governo ha già esautorato i presidenti di regione con il supercommissario (tra l’altro del tutto estraneo ad un territorio difficile e non conoscibile semplicemente leggendo le mappe o facendosi una passeggiata qua e là). Ha emanato un decreto senza evidentemente sentire almeno telefonicamente presidenti di regione e parlamentari della zona. Se ho ben capito, ha anche indicato la necessità di dotarsi di una lista di imprenditori edili indicata dal comissario, escludendo la possibilità di rivolgersi alle imprese locali.
Considerata la fiducia che ho nei parlamentari locali e nella giunta regionale, temo che questa volta non andrà bene come nel ’97, e saremo un’altra L’Aquila.
Primi bocconi amari.
Basta non facciano come l’ultimo terremoto di Marche e Umbria che non ci hanno fatto pagare l’irpef e poi, dopo diversi anni ce li hanno richiesti.