Bivacca in un appartamento vuoto,
condannato a due anni

CIVITANOVA - Un giovane marocchino ieri era stato sorpreso in una casa di corso Umberto e aveva cercato di fuggire. Oggi la convalida e la sentenza: la pena è stata riconvertita nell'espulsione dal nostro Paese
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La refurtiva recuperata

La refurtiva recuperata

 

Beve spumante e si fa la doccia nella casa disabitata e per fuggire ai carabinieri tentata di scappare sul tetto e viene arrestato (leggi l’articolo): condannato a 2 anni un 30enne del Marocco, che ieri pomeriggio è stato sorpreso in una abitazione della palazzina al civico 186 di corso Umberto, a Civitanova. Per l’uomo, Kabir Zoubir, la pena è stata convertita con l’espulsione dal nostro Paese (che avverrà una volta completati gli atti, che sono stati trasmessi al questore). Questa mattina si è svolta la convalida dell’arresto del 30enne e il processo per direttissima (il pm Francesca D’Arienzo non ha accettato il patteggiamento, che era stato richiesto dalla difesa).

L'intervento dei carabinieri in corso Umberto I

L’intervento dei carabinieri in corso Umberto I

Zoubir, secondo quanto è stato ricostruito dai carabinieri, si era introdotto in un appartamento che i proprietari utilizzano saltuariamente. L’uomo in quella casa – dice l’accusa – aveva mangiato, bevuto vino e spumante, acceso lo scaldabagno per farsi una doccia e dormito. Aveva anche indossato gli abiti del proprietario (che aveva anche questa mattina in udienza). Ieri pomeriggio i carabinieri erano intervenuti per la segnalazione di un furto in un appartamento vicino a quello dove il marocchino aveva bivaccato. In seguito avevano poi sorpreso Zoubir che, con un trolley, aveva cercato di allontanarsi passando per il tetto. Nel fare questo il trolley gli era caduto (dentro è stata trovata refurtiva). Il giovane era invece stato bloccato dai carabinieri della Compagnia di Civitanova. Zoubir, assistito dall’avvocato Giordano Giuliani, oggi è stato condannato e si trova in carcere a Camerino in attesa dell’espulsione. Lo scorso 2 marzo il giovane era stato denunciato dopo aver imboccato contromano corso Vittorio Emanuele per sfuggire ad una pattuglia dei carabinieri. Era al volante di un’Alfa Romeo, risultata rubata tempo prima a Lido di Fermo, che aveva poi abbandonato dopo essere finito contro alcune vetture in sosta (leggi l’articolo).



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