di Sara Santacchi
“Io sono una vittima impotente di fronte a una realtà in cui, nonostante sia il sindaco, sono l’ultimo a sapere le cose”. Il primo cittadino di Ussita Marco Rinaldi commenta, rammaricato e arrabbiato, il possibile arrivo di migranti nel suo Comune, a Frontignano, nella struttura dell’ex Mark Hotel. “Per avere notizie bisogna informarsi dal Prefetto, io non sono stato avvisato di nulla. È incredibile però che io debba sapere dalla stampa certe cose o che si decidano senza che io ne sappia nulla”. Una posizione quella del sindaco più volte manifestata verso quella che non ritiene la giusta soluzione. “Non è razzismo, ma semplicemente la consapevolezza che Frontignano non è la sede adatta per il percorso di integrazione sociale di queste persone che va guidata. Non vanno collocati da una parte all’altra” continua il sindaco. Della stessa idea sono anche i residenti che si sono mossi attraverso una raccolta firme arrivata a quota 631 e stanno pensando a una mossa legale, assistiti dall’avvocato Tina Fusari, nei confronti della Prefettura. I proprietari di seconde case, in particolare, si sono detti pronti anche a staccare i servizi così da rendere inagibili le strutture.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
È ridicola questa affermazione…qualunque paese o città è adatta all’integrazione, alla solidarietà, alla generosità! I migranti non sono oggetti o cose che si possono rimandare al mittente ma sono persone con una dignità, che scappano da guerre, persecuzioni, distruzioni, umiliazioni, povertà; vanno aiutati! Non vanno maltrattati, messi da parte e soprattutto abbandonati!
Portateli a casa tua se te piacciono tanto..
…e per fortuna che siete in pochi 🙂
bravo sindacoooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
I migranti dovrebbero essere prima di tutto ospitati in quei comuni le cui amministrazioni politiche sono d’accordo con la politica governativa dell’accoglienza.
Corridonia ha votato a maggioranza schiacciante una sindaca del Partito Democratico. Quindi la maggioranza dei cittadini sarebbero d’accordo ad accogliere i migranti.
I migranti di Ussita portateli a Corridonia. I cittadini ne sarebbero felicissimi.
Tanto per dire di che tipo di operazione si tratta: l’ex rifugio, chiuso da decenni, potrebbe in teoria ospitare al massimo ventisette persone. Lo stanno trasformando legalmente da albergo in ostello, in modo da infilarcene cinquanta. Tanto, con quel freddo, penseranno di trattarli come sardine.
Per Cecarini. Come fa a saperlo? Chi gliel’ha detto?
Cecarini scrive ” I migranti non sono oggetti o cose che si possono rimandare al mittente ma sono persone con una dignità, che scappano da guerre, persecuzioni, distruzioni, umiliazioni, povertà; vanno aiutati! Non vanno maltrattati, messi da parte e soprattutto abbandonati! ”
A parte che chi scappa dalle guerre è una minoranza,inferiore al 10%, questa gente va aiutata nel loro paese. Qui non potrà mai integrarsi,sia per la loro “cultura” e tradizione ferme a secoli fa. L’unica parvenza di modernità è l’uso spasmodico degli smartphone.
L’accoglienza di facciata è solo una questione di business per chi sappiamo,mascherata dal solito buonismo boldriniano ipocrita .
Se dobbiamo aiutare qualcuno pensiamo ai milioni di italiani sotto la soglia di povertà,ignorati da questo governo in grado solo di distribuire degrado e povertà.
50 persone ammassate in un albergo da 25 posti, sembra un tentativo di massimizzazione del profitto travestito da solidarietà. Per legge l’accoglienza dovrebbe essere attività senza finalità lucrative. Questa operazione viene fatta con invadenza da un soggetto che non risiede ad Ussita, né tantomeno a Frontignano, che quindi non sarà toccato da eventuali inconvenienti che potrebbero insorgere, metre la cominità locale potrebbe subirli. Dire che potrebbero crearsi inconvenienti non è pregiudizio, poiché il villaggio non ha abitanti, ma è frequentato da famiglie in turismo domenicale. D’improvviso avrà invece 50 abitanti, tutti di sesso maschile. Ussita sta tentando da anni, con enorme dedizione e sacrificio di far rivivere Frontignano 1400. Un solo soggetto, per finalità personali, può trasformare in un sol giorno il villaggio da 0 abitanti in uno da 50 abitanti, migranti. Ma questo è lo stato di diritto nel quale viviamo.
Due notizie tra le tante:
1) Il massacratore di Nizza era ammiratore di un attivista “migrante” accolto a Macerata. Cazeneuve ha il coraggio di parlare di “radicalizzazione rapida”, quando invece ci sono segni evidenti di una diffusa e sotterranea radicalizzazione tra immigrati islamici di prima o successiva generazione.
2) Il Corriere Adriatico di oggi fotografa la situazione dello spaccio a Macerata: il mercato è in mano a pakistani, nigeriani, albanesi, tunisini e marocchini. Proprio i gruppi che accogliamo in maggior numero (nel caso dei pakistani, suppongo, perché in patria rischierebbero la pena di morte come ogni trafficante di droga). Si tratta in genere di gruppi organizzati come vere e proprie mafie, molto attivi e alla ricerca di basi tranquille. A Frontignano sembra arrivino nigeriani, tra l’altro una delle popolazioni, nelle sue varie etnie, più violente dell’Africa.
Tutto bene, tutto a posto!
E oggi c’è un altro episodio della lunga saga dei migranti integratissimi e risorsissime nelle Marche (che segue i molti episodi di protesta violenta a Borgo Pace, Fano, Loro Piceno, Porto San Giorgio): ad Ascoli un nigeriano ha aggredito un’operatrice (rischi del mestiere…) e minacciato di gettare un bambino dalla finestra. Non vedo l’ora di lasciare mia madre da sola con queste risorse che vengono in pace nei paraggi…
10 agosto, ore 21, 13 gradi. Maglioncino e giacchetta, ed è ancora freschino. Gli africani, a febbraio, saranno un sacco contenti.
Ma guarda, a Capalbio, tra le ville dei vip di sinistra, i “profughi” non li vogliono. Ma come, sono tutta brava gente, garantito, e c’è la possibilità di mostrarsi solidali con chi fugge dalla guerra in Marocco, Pachistan, Senegal, Nigeria! Tutti a Frntignano, dove i vip non mettono piede!