Colibazzi e Danny Galassi allo scoccare del record
di Laura Boccanera
(Foto Federico De Marco)
È il civitanovese Giuseppe Colibazzi il nuovo detentore del Guinness world record per la sessione di tatuaggio più lunga mai effettuata su un uomo. Per oltre 50 ore, “Peppe tattoo”, ha realizzato volti e disegni sul corpo del giovane Danny Galassi. Un’impresa titanica mai compiuta da un italiano (il record attuale appartiene ad un inglese). Ma Colibazzi non si è fermato, è andato avanti per altre 3 ore per essere certi che a conteggi fatti, sottraendo le pause ammesse per legge, il record sia suo. Da regolamento infatti poteva fare 5 minuti di pausa ogni ora. A confermare e ufficializzare se sarà Guinness world record, una giuria che dovrà visionare i filmati e il lavoro svolto. Ma allo scoccare delle 50 ore e 11 minuti nello studio di via Regina Elena, a Civitanova, è stata festa. Colibazzi aveva iniziato domenica ad affondare il suo ago.
L’abbraccio liberatorio
Il countdown è stato seguito da un gruppo di curiosi e amici fuori dalla porta e al termine del traguardo spumante e brindisi per tutti. L’unica “trasgressione” alimentare in due giorni di dieta ferrea, seguita da un nutrizionista. Danny e Giuseppe che si sono nutriti solo di integratori alimentari e barrette proteiche e una red bull in prossimità del record. Uno sforzo fisico immane testimoniato dalla fatica dei due protagonisti: «La parte inferiore del corpo è pesantissima, sento le gambe come cemento – ammette Colibazzi – sopra, invece, testa e braccia è tutto ok».
Commosso Galassi quando il tatuatore ha alzato l’ago dalla sua gamba. Da due giorni è steso sul lettino e ogni tanto la gamba destra lanciava flebili tremori per la stanchezza e il dolore. Danny si è fatto tatuare gamba destra e schiena, ma in un fuori programma anche i glutei sono stati “battezzati” da Colibazzi. Alle sua spalle, un po’ in apprensione la mamma del 22enne che ha tentato l’impresa. Ora il suo corpo è un’opera d’arte: aveva già parecchi tatuaggi, ma dopo la maratona ha la gamba con una galleria di ritratti: c’è Bob Marley e Bud Spencer, Johnny Depp e Eminem e poi il rapper Nitro Wilson e l’attore Robert Downey junior, ma anche l’autoritratto di Giuseppe e quello del papà del giovane Danny.
La mamma di Danny
Allo scoccare del record un applauso e lacrime liberatorie, anche degli amici, tutti hanno vissuto l’esperienza come qualcosa di epocale. «Siamo entrati nella storia» dice Colibazzi che tra un disegno e l’altro trova anche il modo di raccontare qualcosa di sé, come quella volta che il regista Mario Monicelli gli chiese di andare a Roma con lui e fare del cinema la sua professione. Ma “Peppe” non ha mai tradito la sua passione e anche sul set di “Panni sporchi” ha interpretato il ruolo di tatuatore. E’ lui che racconta di quella volta sul set quando proprio il padre del neorealismo lo lasciò libero di essere se stesso: «Fateje dì quello che je pare al tatuatore», ha riportato Colibazzi in un perfetto dialetto. E poi una confessione intima raccolta dal tatuatore e fatta da Monicelli: «Se dovessi invecchiare e non essere più autonomo mi ammazzo».
«Quando ho saputo – ha detto il recordman – che si era suicidato ho pensato che l’aveva fatto davvero». Ma anche quell’occasione mancata, quando disse no a Francis Ford Coppola e ad Apocalypse now: «Volevano che mi tagliassi i capelli, feci solo la comparsa».
Il brindisi
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Sei un grande pittore, grande anche a Danny , favolosi e fantastici
Se farsi tatuare è sempre la stessa persona non lo invidio x niente sicuramente si farà qualche giorno ha letto e il tatuatore dopo parecchie ore con la macchinetta che vibra che tatuaggio riesce a fare?
ci vol coraggio…..
Bravo Peppe! Campione del mondo di tatuaggi!!!