di Claudio Ricci
(foto di Lucrezia Benfatto)
«La nuova scuola non s’ha da fare». Al grido di manzoniana memoria, il M5S osteggia la variante urbanistica per la realizzazione del plesso nel quartiere Vergini di Macerata. Una battaglia già annunciata in sede di commissione Ambiente (leggi l’articolo) e consumata a colpi di emendamenti in Consiglio comunale. 27 le osservazioni presentate dal consigliere Roberto Cherubini di cui 9, discusse punto su punto, su imprecisioni grammaticali e ortografiche. La delibera presentata d’urgenza dall’amministrazione è stata comunque approvata con 18 voti a favore (maggioranza) e l’astensione proprio del M5S. La modifica al piano regolatore che prevede il ridimensionamento del crinale sud dell’area su cui sorgerà la scuola ha incontrato la resistenza dell’opposizione per le perplessità espresse Maurizio Bonotti, uno dei funzionari dell’ufficio urbanistica.
«Abbiamo ricevuto 100 mega di documenti due giorni prima della Commissione – ha detto Cherubini – e una nota del responsabile ufficio urbanistica Bonotti con parere negativo sull’atto. Chiedo il rinvio della discussione per prepararci. Ci sono cose che fanno saltare sulla sedia. Quella scuola è eccellente e per anni ci è stato promesso che sarebbe stata ristrutturata. Per la ristrutturazione c’è un progetto che abbiamo pagato tutti. Quella è una zona protetta e la viabilità non è stata per niente prevista. Ci sono piantine sbagliate con strade inesistenti».
L’urgenza della delibera e le perplessità espresse da Bonotti hanno scatenato il fuoco dell’opposizione, innescando in un secondo momento il lungo valzer degli emendamenti che si è concluso a tarda serata. «Se chi lavora per noi non è ascoltato al punto da arrivare a costruire emendamenti portati da consiglieri credo che ci sia qualcosa che non va – ha detto Deborah Pantana (Fi) – E’ una questione tutta politica su cui il presidente del Consiglio deve mettere le mani».
Dura anche Anna Menghi: «L’ufficio urbanistica da tempo soffre di problematiche. C’è un’indagine della procura molto vasta che sta passando al vaglio tutto. E’ grave che un funzionario che conosciamo tutti si rifiuti di firmare quell’atto». Secondo Andrea Marchiori (Fi) «la diatriba interna all’ufficio è tuttora in atto. Il responsabile dell’ufficio tecnico si è rifiutato di prendersi la responsabilità. A livello politico non credo che ci siano consiglieri contrari alla costruzione di una scuola al quartiere Vergini. Non vogliamo ostacolare iniziative virtuose. L’augurio però è che non si ripeta più un fatto del genere e che l’amministrazione risolva all’origine eventuali divergenze».
Presentare emendamenti su punti, spazi o virgole mancanti fa scadere l’opposizione riducendo la sua azione a mero ostruzionismo – è lo sfogo dell’assessore all’Urbanistica Paola Casoni – La variante segue uno dei punti cardine del mandato: dare un ambiente scolastico migliore rispetto al vecchio plesso. Il nuovo edificio rispetta i canoni che prevedono zone flessibili e a contatto con l’ambiente esterno. La scuola diventerà fulcro del quartiere (utilizzo della palestra o degli spazi della scuola da parte dei cittadini). Abbiamo volutamente limitato la dimensione edificabile per rispettare l’ambiente e analizzato il traffico con simulazioni. Con il provvedimento d’urgenza abbiamo voluto anticipare la delibera per non imbatterci nella trasformazione delle province».
Deciso il contrattacco del sindaco Romano Carancini che difende a spada tratta uno dei punti fondamentali del proprio mandato già inserito nel programma amministrativo del 2010. «Come mai una delibera di adozione di una variante urbanistica suscita un interesse così particolare? – è la domanda di Carancini – E’ una situazione abbastanza strana. Pantana dice che gli emendamenti glieli ha costruiti qualcuno dell’ufficio tecnico. E’ una cosa grave. Se fosse vero che qualche funzionario ha messo insieme il proprio impegno tecnico con un’opinione politica sarebbe un disastro. Sono contento che la Procura controlli, certi fatti sono anomali. Magari ci potrebbe essere qualche indagine. Ma sono sicuro che non è così. Di vero c’è che la scelta politica di realizzare una scuola nuova in un nuovo ideale per la città. C’è piena legittimità in questa adozione definitiva perché ce lo dicono gli organi competenti. Nel programma invece il M5S non dice mezza parola su quello che si vuole fare sulla scuola delle Vergini. Tante volte camminare nell’ambiguità fa comodo». Approvato con 20 voti a favore, 4 astenuti e 2 contrari (M5S) la variazione di bilancio sulla Raci. «La rassegna è andata bene – ha detto l’assessore al Bilancio Marco Caldarelli – e la valutazione di spesa si attesta su una spesa inferiore a quanto previsto e comunque in equlibrio con le entrate».
Paola Ottaviani (Pd)
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che strano! si vuol baipassare il vincolo archeologico della dorsale delle vergini, dove resti importanti affiorano, mentre si sono fatti arrestare l lavori di costruzione delle piscine per motivi archeologici
.Puzza di bruciato!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sottoscrivo tutto, Cherubini, perchè quell’area, da come era stata progettata a come è diventata: un altro mondo. E non certo per colpa del team di architetti ( che peraltro con largo anticipo sui tempi hanno pensato bene per gli edifici al risparmio energetico di classe A , con pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, energia elettrica attraverso pannelli solari ed ’impianto di riscaldamento sottopavimento alimentato da caldaia a condensazione e pompa di calore.con Isolamenti termici ed acustici al top ) come ben illustrato dall’arch. Lanciani su altro articolo in cui parla di ” stravolgimento” , ma di chi , poi, a livello amministrativo, con le sue varianti , i suoi altri progetti, i suoi accomodamenti, le variazioni di destinazione d’ uso dei seminterrati che da garage si sono trasformati in tavernette e cucinoni – con conseguente ovvio ritrovo di automobili parcheggiate in strada- ha scardinato l’intero impianto progettuale ispirato da altra ratio e altro ordine mentale rispetto quello piccolo-politico locale.
Per quel poco, inoltre , che ho potuto conoscere Maurizio Bonotti, è persona più che seria e professionalmente impeccabile. E che, sempre che io sappia, una volta la sua idea politica era di sinistra, quella però a sinistra del PD, anche se da come potrebbe sembrare per come ne parla il Sindaco, parrebbe schierato dalla parte destra dei banchi del Consiglio comunale. Se pertanto, come funzionario pubblico, non ha firmato l’atto in questione,ritengo avrà le sue fondate ragioni che andavano ascoltate da un’ altrettanto seria amministrazione comunale. Questo, trovo veramente grave, Sindaco: che maggioranza, Giunta, e Sindaco, non abbiano preso minimamente in considerazione le sue osservazioni da dirigente dell’ Ufficio urbanistica..
Something is rotten in the state of Denmark
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(Marcello a Orazio: atto I, scena IV)