Giro nelle incompiute della sanità,
la Cgil: “Defraudati dai nostri dirigenti”

LA DENUNCIA - Reportage del sindacato nelle strutture della provincia. Da Macerata, a Sarnano e Civitanova, sono stati analizzati i punti critici dell'edilizia della salute. Il segretario Daniel Taddei: "L'Area vasta rischia di venire ulteriormente depredata ed impiegata come polmone per risanare il bilancio dell'Asur"

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Gli sprechi della sanità pubblica: Cgil all’attacco con un ampio reportage fotografico che immortala le incompiute nelle strutture sanitarie della provincia. Il segretario provinciale Daniel Taddei punta il dito sui capitoli di spesa per appalti e assunzioni nell’Area vasta 3. «La nostra regione si colloca nella “zona rossa” di una specifica tabella nazionale di aziende sanitarie che non adempiono agli obblighi anti-corruzione. Il piano assunzioni presentato alle organizzazioni sindacali prevedeva circa 389 figure, di cui 200 carenze croniche strutturali, l’Asur ha stabilito per la nostra area vasta solo 12 unità (leggi l’articolo). Rischiano di saltare i piani ferie del personale, peraltro già gravato da un cospicuo monte ore in eccesso maturato negli anni e rendere le condizioni del servizio ancora più gravi sia per gli addetti che per i cittadini. L’Area vasta rischia di venire ulteriormente depredata, come già avvenuto nell’ultimo quinquennio, ed impiegata come polmone per risanare il bilancio dell’Asur. Gli stessi dirigenti provenienti dal nostro territorio hanno contribuito a defraudare la nostra area vasta, all’epoca efficiente al pari delle altre province».

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L’rsa mai completata a San Ginesio

Uno spreco di risorse, che in Italia secondo il rapporto Censis ammonta a 6 miliardi di euro e che nella nostra provincia si concentra in larga parte sulle incompiute e sulle opere sanitarie realizzate secondo criteri inadeguati, come dimostra il fotoreportage di Cgil. A Macerata «la palazzina liberty ex Cras: lavori incompiuti e struttura inutilizzata – dice Taddei -. Scuola ex-infemieri locali disponibili ma non utilizzati. All’ospedale procedono a rilento i lavori al pronto soccorso. Al sesto piano sono praticamente terminati ma la struttura è inutilizzata». A San Ginesio: «C’è una bruttura costruita adiacente all’ex ospedale, oggi sede di poliambulatori, ove già si notano le prime lesioni. Scaturita da una determina del maggio 2009, che lascia locali vuoti e mai completati, in origine adibiti ad ulteriori 20 posti letto di Rsa, residenze sanitarie assistenziali. Nella parte restante della struttura registriamo locali senza porte antincendio e privi di rilevatori antifumo, dunque fuori legge. Notiamo la carenza del parco auto per i servizi territoriali. Inoltre, un numero consistente di carrozzine ed ausili sanitari nuovi ma inutilizzati in stanze vuote». A Sarnano: «Lavori per rsa eseguiti e mai terminati. Il reparto ora è sigillato e non è stato mai più aperto. Erano previsti 20 posti letto. I locali della fisioterapia si trovano in semi-interrati fuori dai criteri di accreditamento, visibilmente pericolosi per pazienti ed operatori. Ambulatori protesici chiusi come le radiologie».

 

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I lavori al pronto soccorso di Macerata procedono a rilento da mesi

Altra tappa a Recanati: «Lavori di adeguamento dell’ ex ospedale Santa Lucia per trasferimento poliambulatori all’interno della struttura e lavori per la nuova dialisi completamente fermi. Centro salute mentale con locali non a norma». Infine, a Civitanova: «Ala nuova adiacente all’ospedale incompleta e quindi non utilizzabile. Tutto ciò ha alimentato l’inaccettabile problema delle liste d’attesa infinite. Per abbatterle si ricorre a libere professioni selvagge».

«I territori montani sono completamente sguarniti – continua Taddei – depauperati anche dalle diagnostiche, creando un inammissibile intasamento degli ospedali, che indirizzano i pazienti verso strutture private, e disagi dei pazienti soprattutto anziani per raggiungere gli ospedali.

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lo stato dei lavori per la nuova dialisi al Santa Lucia di Recanati

E la sanità privata che avanza sempre più arrogantemente per l’ingente valore della spesa pubblica. La politica nella sanità non può risparmiare su personale e farmaci, ma sui percorsi di gestione e di appalti, e nell’eccessivo numero di dirigenti amministravi. La sanità pubblica deve uscire da queste sabbie mobili dove è finita. Per salvaguardare la salute pubblica, un bene imprescindibile in una società democratica, ripartiamo dalla trasparenza».

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il reparto incompiuto a Sarnano

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Pavimenti rotti e scorpioni al centro di salute mentale di Recanati

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Il nuovo pronto soccorso di Macerata

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Il reparto incompiuto a Sarnano

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La situazione nel reparto fisoterapia di Sarnano

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Sarnano, fisioterapia

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San Ginesio soffitto danneggiato nella struttura inutilizzata

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Ausili nuovo inutilizzati a San Ginesio

S.Ginesio ausili nuovi inutilizzati (Copy)

Ausili nuovo inutilizzati a San Ginesio

 

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Recanati, dialisi

 

 

 

 



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