«Le elezioni comunali consegnano al Pd un bottino molto magro che e metterà in pericolo la capacità del maceratese di rivendicare una centralità territoriale nel governo dei principali temi regionali e di esprimere un proprio uomo al governo della nuova Provincia (intempestivamente e inopportunamente annunciata dal segretario Settimio Novelli a pochi giorni dalle amministrative)». Comunali, l’ex segretario provinciale Teresa Lambertucci e l’ex assessore all’Ambiente Alessandro Biagiola bacchettano la i vertici di partito all’indomani della debacle che fa rimpiangere “le vacche grasse” dell’elezioni 2014. Con la perdita di San Severino e Porto Recanati e la mancata conquista di Castelraimondo e Morrovalle, sommate alle passate sconfitte di Tolentino e Potenza Picena il quadro del partito governato a livello provinciale da Settimio Novelli «è ritornato in bilico» sentenziano Lambertucci e Biagiola.
«Quello che più preoccupa – continuano – è la capacità del partito provinciale (e regionale) di essere organismo propulsore delle riforme fatte dal governo Renzi e di essere interprete della battaglia per il sì al referendum costituzionale di ottobre. Negli ultimi mesi abbiamo visto una pressoché totale assenza del partito provinciale sui temi di politica nazionale, preoccupato a tutto tondo a portare avanti i principali obiettivi per i quali un anno fa si era dato vita alla segreteria Novelli, ossia quello di “garantire l’unità del partito” e ridare “slancio ai circoli”. Questi erano i mantra che il segretario regionale Francesco Comi poneva come obiettivi della sua rinnovata segreteria regionale e questi erano gli obiettivi contenuti nella relazione programmatica del segretario provinciale Settimio Novelli. Ad un anno di distanza le elezioni di domenica consegnano il quadro di un partito fortemente lacerato da lotte intestine, volute e rappresentate da chi ostacola il cambiamento e continua a rivendicare rendite di posizione che diventano sempre meno comprensibili all’elettorato».
Uno scacchiere, quello del territorio, dove i democratici stanno perdendo pedine e peso politico: «Così capita – sottolineano gli ex candidati alle regionali 2015 – che il Pd di Porto Recanati lacerato dalle diverse posizioni sul Burchio e sulla fine ingloriosa dell’amministrazione Montali si autocondanni all’isolamento al grido del “mai con Riccetti, ma neanche con la Ubaldi”. Che il Pd di Morrovalle si affretti a nascondere la polvere sotto il tappeto delle polemiche post-comunali 2011 e post-regionali 2015 per ricandidare un ex sindaco che non viene riconosciuto come proposta di rinnovamento dal corpo elettorale. Che il Pd di San Severino si affidi ad un candidato sindaco ex Forza Italia per mascherare le debolezze derivanti dalla propria incapacità di trovare un progetto di governo e di alleanze per una città governata da 10 anni». Quindi la sferzata al segretario regionale Comi: «Adesso avanti con il prossimo mantra: “restyling dei circoli” , che lascia preludere a commissariamenti e lanciafiamme con i quali il segretario regionale si avventerà nei prossimi mesi sul territorio in vista del referendum di ottobre, a suo dire, ma maliziosamente potremmo anche aggiungere in vista delle prossime politiche del 2018, che il nostro segretario non pare affatto voler perdere di vista».
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E’ inutile e dannoso scaricare sempre agli altri le responsabilità!!!!
Occorre che facciate tutti un esame di coscienza e laviate i panni sporchi nelle vostre sedi di partito!!!!!
Sì, quel che ci indispone nei confronti del PD è sicuramente il fatto che non si impegnino per la promozione della costituzione della Boschi. Non è sicuramente per l’amministrazione schifosa e l’occupazione sistematica dei posti pubblici a chiamata diretta e senza qualifiche.
Nei comuni della Provincia di Macerata, dove si è votato, le elezioni sono andate benissimo. Giusto frutto delle primarie regionali del PD.
@Paolo Tramannoni: il riferimento a chi si oppone al cambiamento e rivendica rendite di posizione sempre meno comprensibili agli elettori va inteso proprio nel senso che tu dici. Per quanto mi riguarda io non mi sono mai sottratta a denunciare incarichi e prebende elargiti senza titoli nè competenze.
Il Pd regionale va male perché è pessimamente gestito sia a livello politico che a livello istituzionale.
Ceriscioli si è presentato come un uomo nuovo, giovane e dinamico, ma sinora – e solo per fare qualche piccolo esempio – è riuscito solamente a distruggere la sanità (soprattutto nel maceratese), a garantire un lauto e scandaloso stipendio alla Giannini (che durante le primarie, insieme a Silenzi e a Fiordomo, l’aveva appoggiato), a farsi promotore tramite l’assessore competente della VIA postuma per l’allucinante vicenda del biogas speculativo.
A livello politico la segreteria di Comi è impegnata alla spasimo, certo, ma solo per cercare di garantire al giovane leader un seggio da deputato alle prossime elezioni politiche, e a tal fine sta scalzando i suoi oppositori interni, circondandosi nelle segreterie provinciali di yes men e di yes women privi di reale peso politico, messi lì solo per garantire l’ascesa in parlamento del segretario regionale.
Il tutto mentre la vita interna di partito è morta e sepolta, i gruppi clientelari e di potere piddini fanno quello che vogliono, nelle amministrazioni dove il PD governa sono frequentissime le vicende opache e tali da far pensare a situazioni di vera e propria corruzione.
Renzi ora dice che dopo il ballottaggio andrà nei circoli territoriali con il lanciafiamme. E’ una battuta, ma comunque sarebbe troppo tardi. Avrebbe dovuto farlo (ma non l’ha fatto) non appena aveva vinto le primarie del PD, cioè due anni fa.
Ceriscioli: Lottizzazione politica della sanità marchigiana, nessuna competenza personale del settore, si è fatto finanziare la propria campagna elettorale da un’azienda privata del settore con a capo CARLO DE BENEDETTI con tessera PD n.1 e, ancora più grave, dopo essere stato contestato per un evidente conflitto d’interessi, ha risposto di sentirsi orgoglioso del finanziamento!! Secondo me, se avesse rifiutato tale finanziamento allora si che il gesto sarebbe stato molto apprezzato dai cittadini indipendentemente dal loro pensiero politico.
No, Bommarito, Il PD va male oggi come ieri , come l’altro ieri, perchè fin dagli inizi è un NON -PARTITO. O meglio, tanti ex partiti di sinistra e centro sinistra insieme . non escluse le correntii di sinistra DC, e tante anime messe insieme da Veltroni per un nuovo laboratorio di sinistra al governo , post ideologico e post seconda Repubblica, che però , ha poi subito abbandonato come genitore biologico al primo ostacolo per andarsene in Africa o darsi al cinema, per cui, il suo figlio in provetta non ha neanche superato la prima prova di sussistenza politica . Non puoi essere progressista e liberale insieme: e no! E non aggiungo cavoli dopo il no.. infatti, ancora due anni fa, senza Berlusconi che gli ha dato la patente per governare col patto del Nazzareno, e finito quello poi con Verdini, Renzi stava ancora a fare il sindaco di Firenze! Senza queste stampelle di centro, e centro-destra, non c’è PD .. Direbbe qualcuno ” Fatevene una ragione”.
p.s. se non fossi stata abbastanza convincente negli argomenti, reali e pratici, fuori di ogni futura utopia piddina al di là da venire,, guardate solo il Consiglio comunale di Macerata, dove un Sindaco, PD ha una maggioranza in cui è entrato Tacconi, UDC, e fuori tutti gli altri di sinistra. Così ,ha vinto Carancini ( del PD)..
Negli ultimi 15 anni probabilmente il PD è stato l’unico partito che, bene o male, ha avuto una REALE attività politica di sezione (incontri, convegni, votazioni, ecc.).
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Altre forze politiche (penso a FI ma anche alla Lega e a tanti altri) non hanno più avuto (o non hanno MAI avuto) un dibattito interno, un Congresso, una Direzione Nazionale dove venivano eletti democraticametne i membri.
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A livello Nazionale è una differenza (di partecipazione e di democrazia) importante….
Ma fermiamoci quì perchè, per il resto (per TUTTO il resto) il Pd marchiagiano e maceratese è riuscito sempre a dare il peggio di se, in ogni possibile occasione.
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Purtroppo, se in giro ci sono solo nani, è ovvio che ballerine di terza fila possano emergere come leader… Ma restano sempre ballerinbe di terza fila, cioè quelle che in uno spettacolo serio (o in una situazione poliica seria) sono messe ben dietro, in quanto ballerinuccie che ballano male…
Cerasi,preso da nostalgie di sezione partitica di sinistra , fatti dire che così rinneghi la vera realtà dei fatti:
che il dibattito sia posticcio tra finti democratici, finte primarie, o completamente superato da un leader riconosciuto come tale dagli iscritti a un Partito, sia esso FI o Lega, questo lascia per tutti lo stesso proliferare tanti personaggetti asserviti in cambio di benefit personali diversi, pertanto, che il finto dibattito riguardi la destra o la sinistra, NON CAMBIA PROPRIO UN BEL NIENTE!.
@ Tamara Moroni
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Nessuna nostalgia.
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Il dibattito, gli incontri, le votazioni, le assemblee possono essere “lette” in diverse maniere (finte/vere, a tavolino/senza regia, tra i soliti noti/nuova classe dirigente, ecc. ecc.) e, molto della lettura, dipende da chi legge….
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Però a mio avviso non corrisponde a verità mettere sullo stesso piano il Pd o la Lega o FI.
Da quanto è sceso in campo Berlusconi Forza Italia, ad esempio, MAI ha vissuto (nemmeno lontanamente) quella che potrebbe definirsi “vita di partito” (assemblee, scelta dei candidati, elezioni, ecc.) e lo stesso dicasi della Lega o dei Fratelli d’Italia.
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Quatro amici che fanno una cena in pizzeria o in ristorante (o a Palazzo Grazioli) e scelgono le strategie ed i candidati NON fanno vita di partito.
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Che poi, sul piano locale/regionale, il Pd negli ultimi anni NON abbia mai dato il meglio di se è altra cosa.
Il sottobosco politico ci è senpre stato: se qui in Provincia/Regione è diventato foresta saranno problemi (da risolvere) per i tesserati Pd, non certo miei (smile)
Gianfranco, insist:o: ma che cambia, da quando è arrivato Renzi nel PD , l’asso pigliatutto, che però senza l’appoggio di Berlusconi prima , di Verdini poi, nonchè dell’ex PCI Napolitano, starebbe a fare il solo segretario del PD e il Sindaco di Firenze:? che ti cambia nel dibattito interno, me lo spieghi? Renzi, è il classico leader di centro-destra, che s’impone, e che infatti piace a tanti elettori di centro- destra. Il resto è fuffa.
@ Tamara Moroni
E’ una tua lettura delle cose, io (dal di fuori) la leggo diversamente.
E fai un mix di politica nazionale e locale che a mio avviso è fuorviante..
Va bèh, è una mia lettura. E la me la tengo così.Vedremo.
Io so aspettare la giustizia, divina o terrena, però, chiedo a te, Cerasi: se uno che sta in politica da anni ed anni e con ruoli importanti come tuo cugino Bruno Mandrelli, ben schierato come socialista prima e piddino poi, e che però ha un reddito annuo che sfiora i 200.000 euro , non sembra anche a te che stia lì a prendere per il di dietro a tutti quelli di sinistra che lo votano anche ? No, così,per dire, tra il dire e il fare.
Povero Pd, D’Alema a sinistra, Renzi a destra e Pollastri in mezzo!
Micucci ha nominato giusto D’Alema, altro emblema storico di uomo di sinistra che gira scalzo con in mano il vangelo secondo Marx . Ultimo acquisto,una piccola proprietà di 15 ettari tra Otricoi e Narni, di cui sette ettari di vigne e altrettanti di terreni agricoi, più gli ulivi , il casale, la cantina , i macchinari per la sua azienda vinicola e una piscina; tutto, per soli 400.000 euro. Praticamente niente. Un esproprio proletario.
Però, siccome anche i ricchi piangono, prima di investire qui ha dovuto vendersi la barca ( valore stimato sui 750.000 euro) comprata a suo tempo con leasing acceso presso la Banca Popolare di Fiorani ( quella dei ” furbetti del quartierino”) .
@ Tamara Moroni
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Secondo una certa vulgata editio (che spesso serve soltanto a delegittimare Tizio o Caio) deve sempre esserci un parallelo automatico tra “essere di sinistra” ed essere un morto di fame
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Per cui il “portafoglio” è sempre e solo a destra mentre la “casa popolare” è sempre e solo di sinistra…
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Senza scomodare Gaber (è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra) ti ricordo che (senza scomodare le masse dei disederati che “tifavano” Hitler o Mussolini) in Italia ci sono anche dei “proletari” che votavano per il MSI, così come nella Storia (italiana ed europea) ci sono stati molti uomini di “nobili” origini, oppure imprenditori o addirittura “ricchi” che “tifavano” per la sinistra.
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Voler semplificare, per cui uno deve essere “classificato” politicamente a seconda del censo, significa ritornare indietro al medioevo.
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Io faccio una classificazione molto più semplicistica: se uno onestamente guadagna e paga le tasse…. Per quale squadra di pallone tifa, quali sono i suoi cantanti preferiti, per chi vota, se gli piae più la peperonata con le cozze o il ragù di carne o quanto guadagna e (come decide di spendere i propri soldi) sono affari suoi… E solo affari suoi.
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Cerasi Gianfranco,…chi ha detto debba essere un morto di fame ? Chi discute i gusti in fatto di calcio , di cantante preferito ? Aspettarsi da un rappresentante politico o da un comune mortale uno stile di vita appropriato all’idea professata di uguaglianza economica e sociale , è per te un’idea arretrata, è voler delegittimare, o piutosto rimarcare certe incongruenze ( come hai fatto tante volte tu col precedente Vescovo di Macerata per il “ macchinone” di sua proprietà) Ma se anche Marchini, lasciava la Ferrari a casa se fosse diventato sindaco! Certo, non era consigliabile, specie di questi tempi, nemmeno andarci a fare campagna elettorale alla Garbatella.
” Sono affari suoi, e solo affari suoi”, un momento: se si chiama D’Alema o Amato o Pinco Pallo a tua scelta fra gli esponenti di sinistra che raccolgono ( hanno raccolto) milioni di consensi per la croce messa sui simboli falce e martello o garofano rosso, no, non sono più solo affari lor se è vero che sono portatori di quell’ ideale che dovrebbe riflettersi a livello personale e di scelte politiche in linea col proprio elettorato
Si può andare benissimo per mare in barca a vela senza che sia di 60 piedi come quella di D’Alema, disegnata da Roberto Starkel, costruita in lamellare di mogano e carbonio in resina epossidica, con albero in carbonio, coperta in teak, Interni in ciliegio con 4 cabine, 3 bagni”.
Per questo, e mi sembra ovvio, certi comportamenti divaricanti tra l’etica richiesta a chi fa vita pubblica e la morale privata fanno discutere fino a contribuire al sempre più forte sentimento antipolitico. Se poi a questo fare, aggiungi in alcuni anche la puzzetta sotto il naso , l’arroganza , l’incedere impettito per strada con l’aria di chi “ scansati tu che passo io”, che ne resta delle loro BBelle idee?
@ Tamara Moroni
Se Dalema o Cicchitto o Andreotti o Pinco Pallo hanno messo da parte i soldi, che ricevevano come Deputati, e poi li hanno usati per farsi un tre alberi (tra l’altro quello di Dalema mi sembra sia stato comprato in comproprietà), oppure li hano sputt@nati al casinò, oppure se li sono bruciati in auto superveloci e “olgettine” sono sempre fatti loro ed esclusivamente loro: li hanno messi da parte in modo LECITO?
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L’ugualianza ASSOLUTA, essendo gli uomini tutti diversi con diverse intelligenze e diverse capacità, non è certo sul censo, ma sulla possibilità che deve essere data a tutti.
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Poi possiamo discutere se in Italia questa possibilità, sancita dalla Costituzione, sia attuata, poco arttuata, driblata, scavalcata….
Ma non mischiare argomenti diversi e visioni politiche diverse.
Cerasi: ma ancora ? Anche se va i in giro da socialista distinto e datato ,ma con la porsche nella piccola Macerata a fare propaganda elettorale per diventare sindaco, hai voglia tu a dire le tasse, le tasche, il censo: non sei credibile!
Non piaci al tuo elettorato, non ti sceglie, vota un altro: i capito o no? e infatti…
Scusa Tamara ma lascio perdere.
Passi da un discorso generale ad uno particolare.
Poi torni al generale aggiungendo altri argomenti.
Poi ti incaponisci sul piano personale.
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Insomma un pò come parlare del Pò e tu una volta parli del fiume, un’altra degli affluenti di destra, poi fai il paragone tra il Pò e il Tevere….