E’ stato trovato morto questa mattina nella sua stanza alla Domus San Giuliano a Macerata don Pietro Parisse, 76 anni, parroco della chiesa di san Giorgio.
Il sacerdote ieri sera era andato a dormire come sempre nella sua stanza della Domus San Giuliano in via Cincinelli. Questa mattina non è sceso per la colazione ed è stato trovato senza vita nella sua camera. Da stabilire la cause della morte, che risale probabilmente alle prime ore della notte ma probabilmente a stroncarlo è stato un malore che lo ha colto nel sonno.
Don Pietro Parisse è stato ordinato sacerdote il 19 marzo 1966. Aveva studiato nel Seminario diocesano di Macerata. Da sacerdote aveva prestato servizio nella parrocchia di Santa Croce a Macerata nei primi anni ’70 finché nel 1973 fu nominato parroco a Piediripa nella chiesa di San Vincenzo Maria Strambi per poi trasferirsi nella parrocchia di Santa Maria della Pace e successivamente per un paio di anni a Santa Madre di Dio. I funerali verranno celebrati mercoledì alle 15,30 nel duomo di Macerata. La salma sarà esposta dalle 17 di oggi nella cappella dell’ex seminario di via Cincinelli.
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Brava persona e GRANDE sacerdote!!! Le mie più sentite condoglianze!!!! Mi spiace molto!!!
È stato il parroco della mia Chiesa quando era piccola…:-(
Riposa in pace!!!!!!
Mi spiace tantissimo , RIP
R.I.P. ! MI DISPIACE TANTISSIMO! il primo matrimonio che hai celebrato alla Pace è stato il mio! Abbiamo avuto tante discussioni forse perché siamo prepotenti tutte e due ! L ultima proprio un anno fa ! Ciao don Pietro riposa in pace e il SIGNORE TI ACCOLGA NEL SUO CALDO ABBRACCIO!
Era parroco a S.Croce quando ero piccola….. quanti ricordi….. riposa in pace.
Il funerale sarà celebrato mercoledì, alle 15.30 al duomo.
Un grande dispiacere per la perdita di una persona che era stata presente nella mia vita fin da bambino.
Sentitissime condoglianze.
sabato sono stato a Messa da Lui, era una persona eccezionale, mi dispiace tantissimp
Riposa in pace
Don Pietro Parisse non era il solito prete. La prima volta che lo vidi, ero bambino, mi colpi’ la scia di dopobarba, gli occhiali scuri, la risata, quel piglio un po’ sfrontato… Aveva una profondita’ spirituale e una capacita’ di sguardo sulle persone che certe sue asprezze caratteriali non avrebbero fatto immaginare. Sapeva farsi ascoltare e le sue omelie non erano banali. Da parroco faceva sentire la sua impronta e talvolta si formavano i favorevoli e i contrari. Grande viaggiatore, d’estate amava scendere al mare, spesso appoggiandosi alle suore di Porto Potenza. Leggeva e sosteneva l’Avvenire, seguiva e approfondiva i temi del dibattito politico e culturale. Soffri’ per la cattiveria delle malelingue ma cercava di non darlo a vedere. Quando era il caso sapeva dosare le arti diplomatiche. Presente Giuliodori, durante una messa per la festa di Santa Maria della Pace si fece valere cosi’: “Il vescovo passando in auto qui alla Pace si e’ rammaricato di trovare la chiesa chiusa ma in questa parrocchia ci sono tanti anziani e tanti malati da andare a trovare…”.