Un momento della conferenza stampa di questa mattina. Da sinistra Giulia Cester, Aldo Grassini, il sovrintendente Luciano Messi, il sindaco Romano Carancini, il presidente Antonio Pettinari, Elena di Giovanni e Francesca Raffi
Il sovrintendente Luciano Messi con il sindaco Romano Carancini e il presidente della Provincia Antonio Pettinari
di Maria Stefania Gelsomini
(Foto di Lucrezia Benfatto)
«Non solo luci della ribalta, ma un progetto di tutti e per tutti». Questa, in sintesi, la definizione che il sindaco Romano Carancini ha dato questa mattina del Macerata Opera Festival 2016, durante la presentazione dei progetti di accessibilità che fanno dello Sferisterio un teatro unico in Italia e fra i primi a livello europeo.
Partiti forse un po’ in sordina già nove anni fa, i progetti di fruizione dell’opera lirica legati alle persone non-vedenti e ipovedenti si rinnovano, continuando ad avvalersi della collaborazione dell’Università di Macerata e del Museo Tattile Omero di Ancona. «Quest’anno poi, le iniziative già sperimentate negli anni scorsi si arricchiscono di ulteriori novità, che rendono possibile l’accesso in arena a tutti – ha sottolineato anche il presidente della Provincia Antonio Pettinari, ricordando come il progetto sia cresciuto e migliorato nel tempo – e permettono di godere dell’opera ad occhi chiusi, in platea e dietro le quinte».
Oltre alla proiezione dei sopratitoli sul muro di fondo ai lati della scena, così tanto apprezzati da chi non conosce bene trama e libretto, sarà di nuovo disponibile la dotazione di un servizio di audio descrizione gratuito in lingua italiana e in lingua inglese, offerto dall’Università di Macerata e dall’Uici regionale (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus). Il servizio sarà attivo nelle date del 5, 6 e 7 agosto per le opere Otello, Il trovatore e Norma, in circa 60 postazioni riservate e dotate di cuffie. E che non siano iniziative estemporanee ma progetti in cui lo Sferisterio crede in prospettiva, lo dimostra ad esempio il fatto che l’anno scorso sia stata cablata un’area appositamente dedicata per le audio descrizioni, come ha ricordato il sovrintendente Luciano Messi. Dal sito internet dello Sferisterio sarà inoltre possibile scaricare in anticipo, e sempre gratuitamente, in qualunque parte del mondo ci si trovi, le audio introduzioni con tutte le informazioni relative agli spettacoli, le interviste ai protagonisti, una breve sinossi, la spiegazione delle scelte registiche, la descrizione di scene e costumi.
Antonio Pettinari con Elena Di Giovanni di Unimc
Inoltre, sono previsti tre diversi percorsi tattili, o sensoriali, alla scoperta del backstage, curati dal Museo Tattile Omero, che tanto successo hanno riscosso lo scorso anno, non solo fra le persone non vedenti (previa prenotazione, i percorsi sono infatti aperti a tutti). «Nel 2015 – rivela Elena Di Giovanni dell’Università di Macerata – su tre spettacoli abbiamo avuto 130 spettatori non vedenti, e i numeri sono in crescita». Talmente grande il successo, che pare siano arrivate richieste da parte di alcuni spettatori di esportare questo format anche all’Arena di Verona e al Teatro dell’Opera di Roma.
Il primo percorso è quello che da quattro anni viene riservato ai bambini, vedenti e non vedenti, con visita alla sartoria e alla magia dei costumi di scena, anche da indossare e da provare. Il secondo è il percorso, organizzato per il terzo anno e previsto a ridosso dello spettacolo, alla scoperta degli strumenti musicali, dove i professori d’orchestra si mettono a disposizione per far toccare e suonare i loro preziosi “attrezzi del mestiere”. Il terzo percorso è quello fra i meandri del palcoscenico e delle scenografie, col coinvolgimento di tutte le maestranze tecniche che lavorano in arena.
Fra le novità di quest’anno, un modellino tattile in 3D dello Sferisterio ma, soprattutto, dei pacchetti turistici studiati specificatamente per persone non vedenti e ipovedenti, promossi dal Museo Tattile di Ancona, dallo Sferisterio e dal Consiglio regionale dell’Uici Onlus. Un tour nelle Marche che unisce opera, arte e mare: dal 5 all’8 agosto si potrà assistere alle opere in programma allo Sferisterio e partecipare alle visite guidate in arena, visitare il Museo della Carrozza a Macerata e il Museo Omero ad Ancona, trascorrere una mattina al mare a Civitanova. I posti disponibili sono trenta, e le adesioni saranno raccolte fino al 12 giugno. Per informazioni si può contattare Giulia Cester del Museo Tattile Omero allo 071-2811935, o ci si può rivolgere al Conero Tour srl di Ancona. Per prenotarsi invece ai vari percorsi e alle audio descrizioni, occorre scrivere all’indirizzo arte.accessibile@unimc.it
Grande soddisfazione da parte del presidente del Museo Tattile Omero Aldo Grassini: «Questo è l’unico caso al mondo in cui un teatro si impegna in maniera organica a garantire l’accessibilità totale per persone con disabilità visiva. L’opera è uno spettacolo, perciò è importante che si cerchi di farcela anche vedere, oltre che sentire. Un altro merito è quello di farci capire cosa c’è dietro uno spettacolo lirico, visitando i camerini, il palco, toccando strumenti, attrezzi, costumi. È un lavoro completo, che consente di vivere dal di dentro l’opera prima ancora di vederla dalla platea».
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