Il Pievebovigliana è arrivato terzo nel girone F di Terza categoria
di Sara Santacchi
I play off persi all’ultima giornata del campionato di Terza categoria hanno lasciato l’amaro in bocca al Pievebovigliana che stenta ancora a digerire la beffa. Resta un ottimo torneo, nel girone F, che ha visto la squadra allenata da Fabio Fede assoluta protagonista nel girone di ritorno con ben 9 vittorie e un pareggio nelle ultime 10 giornate e un terzo posto di tutto rispetto dietro a Real Tolentino e Belfortese. L’1-1 col Libertas Chiesanuova negli ultimi 90’ della stagione ha fatto sfumare gli spareggi per il salto di categoria facendo finire i biancoverdi con più di dieci punti di distacco dalla Belfortese seconda in classifica.
Mister Fede, passata la delusione?
«Devo ammettere che brucia ancora un po’, però abbiamo fatto tutto quello che potevamo e i ragazzi sono stati fantastici. Sono riusciti a fare un percorso importante con solo tre sconfitte in una stagione e con Real Tolentino e Belfortese, che sono arrivate davanti a noi. Loro erano superiori quindi penso che siano arrivate a quei traguardi giustamente, ma credo che anche noi meritassimo la soddisfazione di andarcela a giocare ai play off».
La cosa più bella di questa stagione?
«Il gruppo che si è formato. Una squadra composta da amici. Usciamo anche insieme e i nostri rapporti continuano fuori dal campo. Questo è stato bello. Sentirsi tutti partecipi di un obiettivo, da chi gioca di più a chi ha giocato meno, da chi è arrivato per ultimo a chi c’è da 10 anni».
Resta l’ottima stagione…
«Un aspetto da cui ripartire. Nel girone di ritorno soprattutto siamo cresciuti tanto. La nostra è una squadra formata per lo più da giovani e tutti di Pievebovigliana a al massimo Pievetorina e Muccia, quindi la soddisfazione è anche doppia».
Quali progetti ha in futuro?
«Dobbiamo parlare con la società e vedremo. Per me c’è l’intenzione di andare avanti. Ho anche avuto già qualche contatto con altre squadre, ma la mia priorità resta Pievebovigliana perché ho il sogno di portarla in Seconda, dov’era quando ci ho giocato».
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